Sommario

  • In regalo una carta nautica
  • Progettare una barca è desiderio di molti appassionati, che magari hanno delle idee, ma non sanno come materializzarle sulla carta. In questo quarto articolo si esamina come rilevare e rappresentare imbarcazioni esistenti.
  • Seconda parte sull’argomento “osmosi”, il tumore della vetroresina, esaminando sintomi e dove effettuare i controlli.
  • Alcuni elementi di base utili ad identificare il tipo di carena più idoneo alle necessità di utilizzo richieste al vostro futuro battello pneumatico.
  • Fai da te: storia della ristrutturazione in navetta da crociera di un vecchio rimorchiatore. Tutte le fasi descritte e fotografate punto per punto.
  • La guida esauriente di un esperto per pescare le spigole a traina.
  • Il mondiale ILC 40 di Atene e le conquiste di Brava Q8, la Baltic Cup, la Settimana delle Bocche, la Giraglia, la “Cinquecentoperdue” e la “Venezia-Montecarlo”.
  • Nautica ha provato in mare per voi, scoprendone pregi e difetti, le seguenti barche: Mochi Craft 19 Sonic, Princess 56, Albemarle 305, Silverton 312, Nibani 31, Calafuria 7, Bénéteau Flyer 780, Boston Whaler Outrage 24, Manò 19, Pursuit 2470 Center Console, Zodiac Futura Mark 3
  • I pittori del mare: Turner e le sue navi. Opere di grande suggestione, che si potrebbe affermare abbiano preceduto l’impressionismo.
  • Tropea e Capo Vaticano: un tratto di costa tirrenica idale per un suggestivo itinerario nautico in acque poco affollate.
  • In cerca degli angoli più belli e sconosciuti della Grecia, tra isole disabitate e ancoraggi poco frequentati.
  • Nella rubrica del charter tutto sul noleggio di una barca alle isole Egadi.

Editoriale

Approvato il D.L. Burlando

SI, FINALMENTE UNA POLITICA NUOVA!

Nell’editoriale del precedente fascicolo della rivista ci chiedevamo, già con il titolo, se finalmente fosse iniziata una nuova politica nei confronti della nautica. E ora che alle parole sono seguiti i fatti possiamo rispondere affermativamente. Si, Burlando fa sul serio!. Come promesso, non solo egli è riuscito a sottoporre e far approvare dal Consiglio dei Ministri il decreto legislativo delegato per il recepimento della Direttiva europea 94/25, che contiene nuove norme sulla navigazione da diporto, ma ha anche diramato una circolare con direttive per lo sviluppo degli scivoli e dell’accesso al mare per la nautica minore e agevolazioni per le unità in transito in porti turistici o in darsene in concessione. Merito a Burlando, ma che trionfo per gli anni di battaglia di «Nautica», del nostro Franco Bechini, di chi scrive e di altri nostri valenti collaboratori.

Ma andiamo per ordine. Parliamo prima del D.L. che ora deve essere firmato dal Capo dello Stato ed entrerà in vigore il giorno dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Se non vi saranno intoppi o sorprese, entro la seconda metà d’agosto, quando «Nautica» sarà in edicola, le nuove norme dovrebbero già essere vigenti. Per ristrettezza di tempo e di spazio, siamo costretti a rimandare la pubblicazione del testo integrale del provvedimento sul fascicolo d’ottobre. Frattanto, sintetizziamo le novità in esso contenute.

Finalmente c’è stato un atto politico che è andato nettamente contro il sistema: è stato abolito l’obbligo del canone per il VHF anche per le imbarcazioni da diporto, quando non si utilizza l’apparato per traffico di corrispondenza pubblica, recependo pienamente il parere del Cosiglio di Stato. Per compensare l’Erario del mancato introito della percentuale di canone corrisposta dalle Concessionarie, dovrà essere pagata una tassa di L. 10.000 per il rilascio della licenza di esercizio di impianto radiotelefonico.

Si tratta di una grossa vittoria di Burlando, che miracolosamente ha fatto cambiare idea anche ai dirigenti del Ministero Poste e Telecomunicazioni. Nell’ultima delle numerose riunioni interministeriali tenutesi alla Presidenza del Consiglio per concertare il testo definitivo del D.L., finalmente l’Ufficio competente ha dato il via libera, quasi attribuendosi il merito della soluzione.

Che differenza rispetto a una riunione tenutasi presso la Direzione Generale del Traffico, a viale Asia, dove gli stessi parlavano di visita ispettiva annuale obbligatoria per verificare l’efficienza degli apparati, di oscuramento di tutti i canali tranne che il 16, insomma di provvedimenti che il Ministero sarebbe stato costretto ad adottare per garantire comunque la sicurezza, in caso di recepimento del parere del Consiglio di Stato. Di fatto sarebbero costati più dell’abbonamento alle concessionarie. I commenti li lasciamo ai lettori.

Fortunatamente, a semplificare e accelerare le cose, è arrivato Burlando. Di contro, il paventato danno alle Concessionarie tutto sommato dovrebbe essere contenuto, perchè sicuramente non perderanno gli abbonamenti di quei diportisti che a mare vogliono disporre di tutte le possibilità di comunicazione e che alla fine sono la maggioranza. Ma si trattava di una questione di principio e andava affrontata nel giusto modo. Comunque, l’effetto di tale provvedimento si avrà in pratica con la stagione ’97.

Superato questo ostacolo, dovrebbe cambiare anche l’atteggiamento della Direzione Centrale Servizi Radioelettrici sul collaudo degli apparati palmari, che aveva costretto a uno sconcertante dietro front alcuni uffici circoscrizionali provinciali PT, più disponibili nei confronti dei diportisti. In proposito pubblichiamo nel box l’interrogazione presentata dal sen. Pino Arlacchi, proprio in base ai fatti indicati negli articoli della nostra rivista.

Questa la manifestazione della volontà politica di Burlando che però si esprime anche con le innovazioni che seguono. Prima di tutto il recepimento della Direttiva Comunitaria 94/25, che consentirà ai nostri cantieri di produrre barche con marchio CE senza restare penalizzate dalla concorrenza estera.

Poi, è stato introdotto un principio importantissimo riguardante sia le dotazioni di sicurezza che le patenti: da ora in poi saranno legati al tipo di navigazione effettivamente svolta. Per le dotazioni, in caso di controllo, dovranno essere esibite soltanto quelle previste per la distanza dalla costa in cui si naviga: niente entro 300 metri; solo il giubbotto di salvataggio per ogni persona a bordo entro un miglio; senza autogonfiabile entro le 3 miglia; oltre il suddetto limite, tutte le dotazioni previste per i natanti entro le 6 miglia; oltre le 6 miglia, tutte le dotazioni previste per la navigazione senza limiti. Invece, come avevamo anticipato, l’apparato radiotelefonico SSB è obbligatorio solo sulle unità oltre 24 metri.

Lo stesso concetto si applica alle patenti. Se uno si troverà a navigare entro 6 miglia con un’imbarcazione abilitata oltre le sei miglia e motorizzata con più di 40.8 HP, potrà condurla con la sola abilitazione entro le 6 miglia. Se tale imbarcazione sarà motorizzata con meno di 40.8 HP sarà conducibile senza patente, come un qualsiasi natante. È evidente che tale normativa, che recepisce un orientamento giurisprudenziale accettato con circolare 18.7.87 dall’allora Ministero della Marina Mercantile, dovrà condurre a un aggiornamento, ma forse sarebbe meglio dire a una revisione, del Regolamento di Sicurezza, mentre per le patenti lo stesso D.L. conferisce una delega al Ministero dei Trasporti e della Navigazione, nell’ottica di un’adeguamento alle fasce di navigazione previste per le costruzioni marcate CE e della semplificazione delle procedure amministrative per il rilascio e il rinnovo del documento e per il contenuto delle prove d’esame.

Poiché parliamo di patenti, ci sia consentito un inciso. La Camera ha chiuso per ferie senza che la Commissione Trasporti abbia approvato il D.L. 322, già reiterato tante volte. Per accordo tra tutti i partiti, il provvedimento sarà reiterato il 18 agosto nel testo attuale, nella speranza che sia approvato in tempo per il Salone Nautico di Genova. Quindi, ci dicono di stare tranquilli, il limite senza patente di 40.8 HP e 750 cc rimarrà inalterato, fornendo così al mercato della nautica minore quelle certezze che sono mancate nel ’95 e ’96.

Infine, la possibilità per i natanti di navigare fino a 12 miglia. L’innovazione riguarda solo «quelli riconosciuti idonei dall’Ente tecnico per la navigazione senza alcun limite e muniti di certificato di omologazione e della dichiarazione di conformità del prototipo e, se a motore, spinti da apparati di potenza superiore». a 40.8 HP e 750 cc, cioé motori per i quali è richiesta la patente. Quindi, ribadiamo, per navigare oltre le 6 miglia sono obbligatori, anche con i suddetti natanti, l’obbligo della patente e delle dotazioni.

Infine, l’importantissima circolare 517 dell’1.8.96.

Essa, anticipando nuove normative, vuol «favorire l’installazione di scivoli, preferibilmente di facile rimozione», che agevolino l’accesso al mare alla nautica minore, specie carrellata. «Tali installazioni saranno favorite sia nell’ambito di porti pubblici, con esclusione di quelli gestiti dalle Autorità portuali le quali potranno adottare autonome iniziative, sia in aree opportunamente ridossate, come all’interno delle foci dei fiumi, dei canali navigabili e dei bacini d’acqua demaniali, con esclusione delle aree la cui gestione è delegata alle Regioni». Inoltre, sollecita il coordinamento con i Comuni, nella fase istruttoria, sulle aree di parcheggio connesse.

La circolare, nella seconda parte, indica che alle unità in transito negli approdi in concessione sia destinato non meno del 10% degli ormeggi. Ma, quel che più interessa i diportisti: «La utilizzazione di tali posti sarà assoggettata ad una specifica regolamentazione tariffaria, sottoposta ad approvazione da parte dell’autorità marittima, con la previsione della gratuità dell’ormeggio per le unità da diporto per un tempo inferiore alle 12 ore giornaliere, nella fascia oraria dalle ore 8,00 alle 20,00 e per non più di tre ormeggi nell’arco di ciascun mese. Per i rapporti concessori già in vigore saranno attivate dalle autorità concedenti procedure intese a pervenire ad analoga disciplina ovvero ad una congrua riduzione della voce tariffaria di ormeggio per le unità in transito, con eventuale ritocco compensativo delle altre voci tariffarie». Il mancato rispetto della circolare potrà comportare la decadenza della concessione.

Sembra quasi che Burlando, o chi per lui, abbia partecipato ai convegni del Thalas, recependo tutti i suggerimenti e le richieste prospettate in quella sede.

Questo testo, se non si riferisce al numero di Nautica correntemente in edicola, viene pubblicato esclusivamente a fini storici e le opinioni espresse potrebbero non coincidere più con quelle della Direzione e/o della Redazione di Nautica Editrice Srl

Indice articoli presenti in questo numero

1
Inchiesta: Rimessaggi di Romagna
rubrica: Approdi e residenze | annata: 1996 | numero: 413 | pagina: 147

2
Lavagna: Il porto si è ammalato ma il medico non c’è
rubrica: Approdi e residenze | annata: 1996 | numero: 413 | pagina: 147

3
Progetto Etrusca Marina: Il porto del 2000
rubrica: Approdi e residenze | annata: 1996 | numero: 413 | pagina: 146

4
S. Margherita Ligure: Un nuovo approdo al cantiere S. Orsola
rubrica: Approdi e residenze | annata: 1996 | numero: 413 | pagina: 147

5
Si, finalmente una politica nuova
rubrica: Attualità | annata: 1996 | numero: 413 | pagina: 52

6
Opel Tigra: Il possibile oggetto del desiderio
rubrica: Autonautica | annata: 1996 | numero: 413 | pagina: 156

7
Charter alle Egadi: Tra tonni e graffiti
rubrica: Broker & Charter | annata: 1996 | numero: 413 | pagina: 210

8
D.M. 12 aprile 1996 n. 202: Professione Skipper: una svolta
rubrica: Broker & Charter | annata: 1996 | numero: 413 | pagina: 214

9
Il delta del Po a portata di House Boat
rubrica: Broker & Charter | annata: 1996 | numero: 413 | pagina: 212

10
Mostra nautica permanente alla darsena Netter
rubrica: Broker & Charter | annata: 1996 | numero: 413 | pagina: 209

11
Fai da te/1: Il rimorchiatore trasformato
rubrica: Didattica e tecnica | annata: 1996 | numero: 413 | pagina: 74

12
Il battello pneumatico: Una carena per navigare
rubrica: Didattica e tecnica | annata: 1996 | numero: 413 | pagina: 66

Scritto da: