Sommario

  • In regalo una carta nautica
  • Compatibilità elettromagnetica a bordo. Tra emissioni, disturbi e immunità vediamo come convivono gli strumenti che operano in un ambiente elettromagnetico senza dover interferire, in un primo articolo redatto per “Nautica” dal Centro Ricerche Fiat.
  • Consigli di navigazione: come prepararsi ad affrontare una tempesta.
  • Un aggiornamento degli studi sugli aquiloni e le loro possibili applicazioni nel mondo della nautica.
  • Presentiamo un motore interessante per la meccanica ma ancor più per il sistema di propulsione a jet che risolve molti problemi di sicurezza e di utilizzo: sarà la strada del futuro?
  • Progettazioni di ricerca: il natante Holiday-pilot e le nuove architetture possibili con le nuove leggi.
  • È finita l’era del premistoppa? Vediamo in dettaglio l’invenzione di un ingegnere appassionato di nautica che ha brevettato una soluzione che sostituisce il premistoppa e risolve problemi di infiltrazioni e sicurezza.
  • Continua la rassega sui plotter cartografici. Esaminiamo questa volta sei videoplotter con lo standard C-Map.
  • Nautica ha provato in mare per voi, scoprendone pregi e difetti, le seguenti barche: Fipa Maiora 25 DP, Ferretti 70, Azimut 70 Sea Jet, Guy Couach 185 Fly, Cantieri Navali di Roma Itama 56, Conam Chorum 54, American Marine East Bay 40 Sedan, Innovazioni e Progetti 256 Flares, Nuova Intermare Intermare 800; Chaparral Signature 260; Sessa Marine Oyster 22, Bat International Artic B 745, Rascala Boats FM 20
  • Ricordiamo le “bisquines” di Cancale e Granville, le imbarcazioni tradizionali da pesca tra le più spettacolari che navigavano in Europa e scomparse verso la fine degli anni ’30.
  • L’isola di Réunion, nell’Oceano Indiano, tra rocce vulcaniche, mare e profumo di vaniglia. Per una vacanza tropicale indimenticabile.
  • Sport: le ultime notizie sul Vendee Globe e i Campionati invernali di vela
  • Nella rubrica del charter tutto sul noleggio di una barca in Indonesia.

Editoriale

E’ finalmente legge ordinaria dello Stato il D.L. sul limite della potenza senza patente e sulla locazione e il noleggio

DEFINITIVO: PATENTE OLTRE 40.8 HP

Come avevamo auspicato sul precedente fascicolo di “Nautica”, grazie all’impegno del Ministro dei Trasporti e della Navigazione, Claudio Burlando, e della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, il decreto legge che tanto interessava il nostro settore è stato finalmente trasformato in legge ordinaria dello Stato. Approvato al Senato, nel testo trasmesso dalla Camera, il 23 dicembre u.s., ha preso il n. 647 ed è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 28.12.96.

Gli articoli che in esso interessano la nautica sono seri. L’art. 2 aggiunge agli altri compiti del Comando Generale delle Capitanerie di Porto: “esercita altresì le competenze in materia di sicurezza della navigazione attribuite al Ministero dei trasporti e della navigazione”. Ciò sinteticamente significa che il nuovo Regolamento di Sicurezza e l’emanazione dei decreti sulle caratteristiche delle dotazioni di bordo obbligatorie dovranno essere emanati da quel Comando Generale. Su questo argomento ritorneremo appena saranno più chiare l’organizzazione e l’ubicazione di questo nuovo ufficio. Per quanto ci riguarda, se da una parte ci fa piacere che alle CP sia assicurato un ruolo sempre più importante nella sicurezza – considerando anche le capacità e il carisma dell’ammiraglio Renato Ferraro, oltre tutto molto aperto nei confronti dei problemi dei diportisti – non possiamo non ricordare l’atteggiamento favorevole alla nautica più volte espresso del Direttore della Divisione Sicurezza, Federico Lasco, e dal Direttore Generale della Navigazione e Traffico, Giovanni Leardi. La loro posizione ha consentito di risolvere molte scottanti questioni sul tappeto e di avviare a soluzione quella del VHF. Anche se manca la definizione dei dettagli, molto importante nella pratica per decidere se disdire o meno l’abbonamento, la vittoria di fondo, cioè il diritto dell’utente alla libera scelta è anche merito loro.

L’art. 6 della legge invece esenta le unità da diporto del volontariato, usate esclusivamente per il soccorso in mare, dal pagamento della tassa di stazionamento.

Invece l’art. 10 ha radicalmente modificato quanto previsto originariamente dal decreto in materia di skipper professionali per le imbarcazioni da diporto adibite al noleggio e su questo argomento, essendo troppi gli aspetti da esaminare, ci soffermeremo e commenteremo sul prossimo numero di “Nautica”.

L’art. 11 finalmente recita: “Per il comando e la condotta di natanti da diporto, a bordo dei quali sia stato installato un motore avente una cilindrata superiore a 750 cc se a carburazione a due tempi, o a 1000 cc. se a carburazione a quattro tempi fuori bordo, o a 1300 cc se a carburazione a quattro tempi entro bordo, o a 2000 cc se a motore diesel, comunque con potenza superiore a 30 kW o a 40,8 CV, è necessario essere in possesso di una delle abilitazioni previste dall’articolo 20”.

Gli articoli 15 e 17 si armonizzano con procedure già in atto e che non modificano di fatto la normativa vigente

A questo punto, speriamo che tali provvedimenti possano riuscire a rianimare il mercato nei prossimi mesi. Ma la notizia è troppo recente e poco conosciuta per avere già effetto e contiamo proprio sui saloni di primavera per stimolare un rilancio della nautica popolare. Purtroppo l’incertezza sulla potenza massima senza patente ha fermato il mercato del fuoribordo per quasi tre anni, e ora la conferma dei 40.8 HP non potrà avere gli effetti di stimolo che si speravano a suo tempo. La classe media è quella a cui il Governo sta chiedendo i maggiori sacrifici per entrare nella moneta unica europea prevista dal trattato di Maastricht e in questo momento pensa di meno alla nautica. I costruttori e gli importatori hanno così già tirato le somme, orientando le offerte sulle dimensioni al limite del natante, per saltare poi alla barca da charter e a quella di rappresentanza. Non c’è ripresa, ma si continua ad andare avanti con impegno e una grande passione, la vera motivazione che ne giustifica la sopravvivenza.

Da un paio di anni, la valvola di salvezza per molti costruttori italiani è rappresentata dalle esportazioni e abbiamo potuto constatare che diversi cantieri sono molto attivi nella loro presenza all’estero. La svolgono direttamente o appoggiando i loro dealer con stand di rappresentanza molto importanti. Come si potrà leggere anche nel resoconto di DŸsseldorf sul prossimo numero, da parte dei nostri costruttori e dell’Ucina c’è la volontà di affrontare la lotta commerciale in Europa col massimo impegno. Addirittura un paio di grandi cantieri guardano con buone possibilità anche al grande mercato americano.

Ma anche Düsseldorf è stato tutt’altro che brillante, con un’attività di vendita di tipo fisiologico, ancora lontana da una ripresa a causa di un’utenza molto restia a comprare. Anche qui, in genere, ci sono stati solo contatti, con qualche promessa di visita in cantiere e molte speranze.

Però, anche in questo periodo di recessione, sia in Europa che in Italia nascono nuove iniziative costruttive e commerciali, molti cantieri passano di mano ma continuano la loro attività, evidentemente più forti sul piano finanziario, mentre quelli in sofferenza dal punto di vista economico non hanno chiaro quale potrà essere il loro futuro. Molti sono i cantieri che pensano di superare i loro problemi ampliando verso l’alto la loro gamma, pochi, anzi pochissimi in proporzione, sono quelli che si dedicano alle piccole imbarcazioni.

In Italia, tanto per citare qualcuno, ripartono nel Lazio il vecchio Punto Rosso (open e motoryacht di top) e una nuova Comar (sulla base degli stampi delle barche a vela del vecchio cantiere di Forlì); ha avviato l’attività il nuovo cantiere di Fano della Ferretti Custom Line (una nuova società del Gruppo per unità tra 28 e 50 metri, con Moschini e l’industriale Cascina) con prime consegne nell’estate ’98; nuovi capitali stanno dando maggior corpo alla Mochi (in piena ripresa con le nuove linee e soluzioni di interni conferitegli dallo studio Nuvolari e & Lenard).

E naturalmente sono molti i cantieri che pensano di costruire o già stanno costruendo barche attorno o sopra i 20 metri, da offrire a un pubblico internazionale

In Italia un ostacolo quasi insuperabile è costituito dalle difficoltà di accesso al mare e dalla carenza di posti barca.

Dopo le anticipazioni di Genova, il ministro Burlando deve impegnarsi proprio in questo settore. Faccia seguire i fatti alle parole, perché la gente è stufa di promesse. Allo stesso modo chiudiamo una volta per tutte il problema del VHF. Il Governo e il ministro Burlando, lasciando migliaia di diportisti nel dilemma se disdire o meno l’abbonamento con le concessionarie, non hanno certo fatto una bella figura. Per la disdetta c’era tempo fino al 31 gennaio e non avendo informazioni, alcuni hanno preferito rinnovare l’abbonamento, ma altri, più battaglieri e coerenti con il loro desiderio di giustizia, hanno disdetto. Comunque al momento di chiudere queste note siamo in grado di rassicurare ancora una volta l’utenza. Anche se il provvedimento si materializzerà dopo gennaio, i ministri Burlando e Maccanico terranno fede a quanto anticipato, compresa l’abolizione del collaudo e dell’ispezione, avvalendosi della possibilità offerta al Ministro delle Poste dall’ultimo comma dell’art. 365 del Codice Postale di esentare dal suddetto obbligo le imbarcazioni da diporto. Ma pensiamo che un’altra decisione sia sacrosanta – considerata anche l’impossibilità materiale degli uffici delle Poste competenti di provvedere rapidamente al rilascio di nuove documentazioni – stabilire che l’utente possa conservare, perfettamente validi, sia la licenza di esercizio che il nominativo internazionale, in quanto le concessionarie hanno agito in nome e per conto dell’ente pubblico. Non è assolutamente giusto che si paghi due volte per il rilascio di uno stesso documento pubblico.

Questo testo, se non si riferisce al numero di Nautica correntemente in edicola, viene pubblicato esclusivamente a fini storici e le opinioni espresse potrebbero non coincidere più con quelle della Direzione e/o della Redazione di Nautica Editrice Srl

Indice articoli presenti in questo numero

1
Imperia Mare: Porto verde
rubrica: Approdi e residenze | annata: 1997 | numero: 418 | pagina: 168

2
Rinasce il porto di Baia?
rubrica: Approdi e residenze | annata: 1997 | numero: 418 | pagina: 168

3
Definitivo: patente oltre 40.8
rubrica: Attualità | annata: 1997 | numero: 418 | pagina: 68

4
Ford: Una Mondeo per Soldini
rubrica: Autonautica | annata: 1997 | numero: 418 | pagina: 186

5
I carrelli portabarche: finalmente legge
rubrica: Autonautica | annata: 1997 | numero: 418 | pagina: 186

6
Maserati Ghibli Primatist: Figlia della Dama del Lago
rubrica: Autonautica | annata: 1997 | numero: 418 | pagina: 184

7
Triumph Adventurer 900
rubrica: Autonautica | annata: 1997 | numero: 418 | pagina: 186

8
Charter in Indonesia: Isole d’incanto
rubrica: Broker & Charter | annata: 1997 | numero: 418 | pagina: 222

9
Charter: Il mare dell’Indonesia navigando con Targa
rubrica: Broker & Charter | annata: 1997 | numero: 418 | pagina: 224

10
Salone del Mare: Charter in borsa
rubrica: Broker & Charter | annata: 1997 | numero: 418 | pagina: 221

11
Sardinia Cat Service: Catamarani in charter
rubrica: Broker & Charter | annata: 1997 | numero: 418 | pagina: 225

12
SAS Yachtcarter: Croazia a vela
rubrica: Broker & Charter | annata: 1997 | numero: 418 | pagina: 226

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