Sommario

  • Il Salone di Parigi riconferma la sua supremazia nel settore della vela: resconto delle barche presenti
  • Le novità del Salone di Barcellona
  • Pubblichiamo i progetti di barche, premiati in occasione del Concorso “Una vela per l’Europa”
  • Abbiamo testato e messo a confronto 12 tender: ne riportiamo tutte le caratteristiche, evidenziando pregi e particolarità
  • Settima puntata sull’impianto elettrico che tratta, questa volta, l’argomento dei dispositivi di sicurezza di bordo
  • Seconda puntata del corso di regata: vi spieghiamo come mettere a punto una precisa strategia per vincere, tenendo conto anche delle condizioni meteo
  • Seconda puntata della scuola di vela, illustrata da disegni di immediata comprensione: orientamento e andatura
  • Prima puntata dell’inchiesta sulla portualità della Sicilia: tutti i porti agibili con le relative tariffe di ormeggio
  • Nautica ha provato in mare per voi, scoprendone pregi e difetti, le seguenti barche: Bavaria 50, Camuffo M/Y C55 Flybridge, Marine Projects Princess 52, Tiara 3500 open, Cantieri del Golfo/Italcraft Sarima, Sessa Marine Oyster 34, Resincolor Fisherman Fly 25, Soremar Spitze 21 Pro, Bombard AX Compact 3001
  • Il “Dory”, una barca tradizionale, idonea all’autocostruzione, che viene riproposta anche ai giorni nostri
  • Viaggio alle Isole Marchesi, 750 miglia a nord-est di Tahiti, il mitico cuore dei Mari del Sud: sono le prime terre che si incontrano navigando verso lo smisurato mondo insulare polinesiano dalla costa ovest degli Stati Uniti d’America
  • Viaggio nel misterioso Oman: un dedalo di baie e di fiordi, attraverso il quale transita il traffico mondiale del petrolio
  • Sport, servizio e foto delle seguenti regate: Around Alone e Campionati invernali
  • Nella rubrica del charter informazioni sulla navigazione e il noleggio di barche alle isole Los Roques

Editoriale

Già al lavoro la nuova Giunta Ucina e il neopresidente Vitelli, mentre…

SONO POSITIVI I SALONI EUROPEI

Parigi, Londra, Dusseldorf… la stagione dei grandi saloni nautici internazionali si concluderà a Miami a metà febbraio, ma già si possono trarre alcune considerazioni utili a interpretare il momento. La nautica va sempre bene, pur se con un pò più di riflessione, anche per il momento stagionale.

Parigi si conferma sempre più il salone della vela, mentre gli stessi operatori transalpini e gli esteri preferiscono esporre le barche a motore, almeno le medie e le grandi a Cannes. Gli appassionati di vela sono tanti, ma ad essi non corrisponde un adeguato mercato del nuovo. A soddisfare le loro esigenze basta l’usato. E ciò accade in tutta Europa. Se non ci fosse stato la valvola di sfogo del leasing francese molti cantieri non ci sarebbero più. Anche altre nazioni vorrebbero dar vita alla medesima agevolazione, ma la Commissione Europea dell’UE, ha minacciato di abolirlo, se qualche altro Stato dovesse varare una normativa analoga. Allora, come si dice, meglio quello che niente. Ma in Francia è anche in atto, come scriviamo da qualche anno, la concentrazione dei costruttori in gruppi e ciò ha fatto diminuire il numero dei cantieri, lasciando spazio alle aziende europee e specialmente italiane, nelle barche aperte a motore e nei semicabinati che continuano ad avere un mercato favorevole. Questo anche per una diminuzione delle importazioni dagli Usa, che abbiamo riscontrato anche a Dusseldorf.

Per quanto riguarda il Boat Show di Londra, sempre in calo la vela britannica di fronte alla concorrenza francese. La parte del leone la fa il motore, ma con cantieri che di anno in anno presentano barche sempre più mediterranee. Furoreggia la Sunseeker, che in Europa, e non solo, attualmente sembra essere tra i cantieri più gettonati, ma tutti i costruttori inglesi sono molto attivi nonostante la sterlina valga quasi tremila lire. Una volta Londra era il Salone dell’accessorio elettronico e del motore fuoribordo, ora anche in questi settori ha ceduto lo scettro al Mets, a Genova e a Dusseldorf. Sintetizzando, Londra rimane un Salone dal particolare folclore, ma interessante da vedersi più per l’aspetto di costume che per le novità. Infatti, le barche inglesi sono visibili prima e dopo il Boat Show negli altri saloni nautici europei. Anche dal punto di vista del costo, andare a Londra e soggiornarvi è diventato troppo oneroso.

Dusseldorf rimane, invece, il principale salone europeo e non solo per dimensioni, anche se nel `98 Genova sembra l’abbia superato in mq complessivi. Come lo scorso anno, abbiamo notato qualche spazio non occupato all’ultimo momento e, nei giorni di nostra presenza, anche un calo nel numero dei visitatori, impressione questa condivisa anche da molti espositori italiani. Siamo certi che, comunque, alla conclusione, i risultati saranno più che soddisfacenti per gli organizzatori. Affollatissime le aree dedicate agli accessori, al surf e alla vela con derive e poliscafi aperti. Ma anche i responsabili del Boot si sono resi conto che è necessario trovare nuovi spazi, specialmente verso l’Est, così quest’anno prenderà il via, dall’8 al 12 settembre, il primo Salone Nautico di Kiel, la città della vela tedesca, dove ogni anno si svolgono regate preolimpiche che richiamano velisti da tutto il mondo. Sia chiaro, il mercato tedesco rimane sempre il più importante d’Europa, ma, dicono molti nostri operatori, non è più come prima ed è meglio aspettare i clienti tedeschi in cantiere piuttosto che affrontare le alte spese per il trasporto e l’esposizione anche di una sola barca che non si è certi di non riportare indietro. Di contro, ci sono però anche quelli che già ipotizzano maggiori spazi per l’anno prossimo e altri che, venuti solo con un piccolo stand tecnico di rappresenza, già pensano alla necessità di ritornare con almeno una barca. Una delle due “halle” della Messe, dedicate in passato ai cabinati a vela, quest’anno ha ospitato in parte del suo spazio anche progettisti e stand del motore. Evidentissima anche la diminuita presenza delle barche importate dagli Usa, a tutto vantaggio dei nostri cantieri, che ormai hanno una clientela consolidata. Mentre scriviamo queste note, non conosciamo ancora i dati consuntivi della manifestazione, ma l’acquirente tedesco è sempre alla ricerca del prezzo più basso, almeno nelle piccole barche, anche a scapito della qualità, mentre diventa molto esigente, anche se sempre parsimonioso, sulle barche di lusso. Naturalmente, come ci aspettavamo, tutti i prezzi delle barche sono stati dati anche in Euro. Questo è l’inizio di un confronto che avrà i suoi effetti anche nelle scelte tra i modelli sul mercato. Anche a Dusseldorf la prova tangibile che le concentrazioni di cantieri in gruppi sono sempre più necessarie. Emblematica era la presenza di Pershing, Ferretti e Custom Line con un unica area espositiva, mentre la Bertram era ancora in uno spazio separato, anche se vicino. Il Gruppo va a gonfie vele, non ci sono sovrapposizioni di modelli e tutto ne lascia prevedere un ulteriore sviluppo. La Merchant Bank Schroder deve essere molto soddisfatta di questo suo investimento, tant’è vero che è e sarà ancora più presente nel settore nautico finanziando alcune iniziative nella portualità turistica italiana.

Abbiamo anche colto al volo l’anteprima di un accordo tra Aprea Mare e i Cantieri di Sarnico, che vogliono avviare una comune politica produttiva e forse anche di più, in Italia, Francia e Usa.

Infine, a Dusseldorf c’è stata la prima uscita della nuova Giunta dell’Ucina, che ha riunito stampa e operatori nel suo stand. Il neoeletto Presidente, Paolo Vitelli, ha così avuto modo di presentarsi ed esporre per grandi linee quelli che saranno gli obiettivi dell’Unione nel periodo del suo mandato.

Noi abbiamo colto con vivo piacere l’avvento di Vitelli, che ha dimostrato grandi capacità imprenditoriali e ha il carisma necessario per far raggiungere all’Ucina traguardi lusinghieri. Prima di tutto, va recuperato e rinsaldato il rapporto con l’Ente Fiera di Genova, che ha conosciuto momenti di crisi prima e durante l’ultimo Nautico.

Ma non siamo certo noi a dover suggerire a Vitelli e alla nuova Giunta le cose da fare. “Nautica” può soltanto svolgere il suo ruolo di mezzo di informazione che crea opinione, osservando e indicando i problemi. La nostra azione è a favore sia degli utenti sia degli operatori e un ulteriore sviluppo della nautica in Italia sarà un successo per noi come per l’Ucina. Ci sono delle sinergie tra le nostre azioni, non sprechiamole.

Questo testo, se non si riferisce al numero di Nautica correntemente in edicola, viene pubblicato esclusivamente a fini storici e le opinioni espresse potrebbero non coincidere più con quelle della Direzione e/o della Redazione di Nautica Editrice Srl

Indice articoli presenti in questo numero

1
Catania e il 2000
rubrica: Approdi e residenze | annata: 1999 | numero: 442 | pagina: 170

2
Frangionde galleggianti sperimentali a Rio Marina
rubrica: Approdi e residenze | annata: 1999 | numero: 442 | pagina: 168

3
Sono positivi i saloni europei
rubrica: Attualità | annata: 1999 | numero: 442 | pagina: 68

4
Land Rover Freelander: Scalatore di città
rubrica: Autonautica | annata: 1999 | numero: 442 | pagina: 184

5
Approfondimento: Disciplina del lavoro a bordo delle unità da diporto/2
rubrica: Broker & Charter | annata: 1999 | numero: 442 | pagina: 235

6
Charter a Los Roques: Atolli e pescatori
rubrica: Broker & Charter | annata: 1999 | numero: 442 | pagina: 236

7
Charter a Los Roques: Runaway nell’acquario
rubrica: Broker & Charter | annata: 1999 | numero: 442 | pagina: 238

8
Charter a Los Roques: Sinfonia sulle rocce
rubrica: Broker & Charter | annata: 1999 | numero: 442 | pagina: 238

9
Charter a Los Roques: Villaggio Galleggiante
rubrica: Broker & Charter | annata: 1999 | numero: 442 | pagina: 239

10
Corso di vela/2: Orientamento e andature
rubrica: Didattica e tecnica | annata: 1999 | numero: 442 | pagina: 98

11
La regata per tutti: 2 – Prima della partenza
rubrica: Didattica e tecnica | annata: 1999 | numero: 442 | pagina: 102

12
L’impianto elettrico partendo da zero/7: Dispositivi di sicurezza di bordo
rubrica: Didattica e tecnica | annata: 1999 | numero: 442 | pagina: 94

Scritto da: