Sommario

  • Nell’editoriale di Nautica di agosto, Lucio Petrone affronta il tema dell’evoluzione del settore della nautica da diporto nel nostro paese. I movimenti finanziari che interessano il settore nautico italiano sono numerosi in questo periodo, Lucio Petrone li analizza e conclude augurandosi che non si tratti di una bolla di grandi dimensioni destinata a sgonfiarsi.
  • L’utenza. Franco Bechini sul numero di agosto ci suggerisce una riflessione: “Alle prossime elezioni scegliamo le persone, non i partiti”. L’analisi scaturisce da una lettera inviata al Bechini da un diportista che frequenta abitualmente Porto Azzurro ma che quest’anno si è visto aumentare la tariffa d’ormeggio del 117%. Come sempre Franco Bechini offre una risposta pungente al problema e ne analizza le ragioni.
  • Nella rubrica Vela Libera Paolo Venanzangeli ci parla del grande sviluppo che sta vivendo il settore della vela. Una stagione felice che sta per superare quella degli anni ’70. Aumentano le barche e le regate sono affollatissime, tra i protagonisti di questo sviluppo la Spagna.
  • Evitare i nuovi pericoli della navigazione. Mare sereno. Con questo articolo Roberto Neglia ci parla delle insidie per la navigazione. In questo caso anziché prendere in considerazione quelle rappresentate da scogli, secche, imboccature dei porti troppo affollate, si riferisce alla moltitudine di norme e regole, spesso impossibili da conoscere. Ecco una guida a questo e a qualche altro tipo di emergenze.
  • Saper vivere… il mare: Bon ton a bordo. Estate, vacanza, ovvero mare, barca, libertà. Ma perché il navigare resti un piacereè necessario lasciare in banchina il nostro carico di stress e seguire le regole del bon ton marinaro. In questo articolo Stefano Navarrini ci offre una panoramica su alcune regole da seguire nel corso delle vacanze con la barca.
  • Attrezzatura di coperta/5. Un’altra avvincente puntata degli articoli dedicati alle attrezzature di coperta. Sul numero di Nautica di agosto Angelo Masia ci parla di verricelli. Veri e forzuti amici del velista, nelle più svariate configurazioni dimensionali, di potenza e di comando, sono di grande aiuto nell’affrontare sforzi a portata elevata e precise messe a punto delle manovre. Si propongono come contenitori di una tecnologia semplice e raffinata, del tutto simile a quella dei più comuni riduttori meccanici. La gamma dei modelli disponi bili sul mercato soddisfa ogni necessità: dal più piccolo scafo al più grande yacht. Scopriamo insieme le proprietà fondamentali di questi utilissimi… compagni di viaggio.
  • I miraggi in mare, a terra e nello spazio. I miraggi non sono curiosi frutti della nostra immaginazione, ma reali fenomeni ottici, fotografabili e spiegabili, con l’aiuto della fisica. Silvio dell’Accio ci parla di questi fenomeni in un affascinante viaggio attraverso alcuni fenomeni apparentemente inspiegabili.
  • Idrogeno in mare. L’energia del futuro. Antonio Neumann ci spiega che quello delle emissioni inquinanti è un problema primario per l’umanità e, per questo motivo, la scienza è impegnata nella ricerca di fonti di energia alternativa, a basso impatto ambientale e a costi contenuti.
  • Quaderni di tecnica: la ventilazione. Questione di aria. Roberto Neglia ci parla della ventilazione della barca, elemento fondamentale per il comfort della vacanza e per una buona conservazione dello scafo e del suo allestimento. La circolazione dell’aria è strettamente connessa alla temperatura sottocoperta, ma oltre al calore rimuove anche gli odori e contiene l’umidità.
  • Nella nuova rubrica dedicata ai super yacht, Nautica presenta altri tre maxi dell’affascinante mondo delle grandi barche.
  • La traina in sintesi. Le regole del gioco. In questo articolo Fabrizio Bonanni elenca una serie di consigli e accorgimenti basilari, validi per qualsiasi tipo di traina e condizione meteo, da tenere sempre ben presenti se si vuol tornare in bancina con il carniere pieno.
  • Il risveglio della Signora. Giunta alla 50° edizione, la Giraglia, regina delle regate mediterranee, è tornata ad essere la preferita, battendo ogni record di partecipazione con ben 156 imbarcazioni schierate al via.
  • Nautica ha provato per voi, scoprendone pregi e difetti, le seguenti imbarcazioni: Event Yachting, Event 34; Azimut, Azimut 74; Uniesse Marine, Uniesse 55 M.Y.; Fratelli Marchi, Super Alfa 52; Sea Ray International, 335 Sundancer.
  • Nautica è andata alla scoperta delle sette isole vulcaniche che compongono l’arcipelago delle Canarie, situato nell’oceano Atlantico, a poche miglia dalla costa del Marocco. Fuerteventura si caratterizza per la presenza costante degli Alisei e per questo è meta prediletta dagli amanti di ogni genere di attività velica.
  • Nautica è andata a Capri, perla del Mediterraneo. L’isola degli imperatori. Conosciuta e apprezzata fin dai tempi dell’antica Roma, tanto che Augusto affascinato dalla sua bellezza, vi fece costruire una splendida villa e Tiberio la elesse a propria residenza, nonostante la massiccia presenza di turisti, Capri, oltre a offrire scenari romantici e di grande suggestione, conserva, pressochè intatti, fondali di incomparabile bellezza.
  • Ancora i viaggi di Nautica, questa volta vi portano in Norvegia, il regno del sole di mezzanotte. La terra dei Vichinghi. Visitando la Norvegia viene da pensare che l’uomo ha letteralmente strappato alla natura questo lembo di terra situato a latitudini riservate agli animali artici, abituati a sopportare il freddo più intenso, non a insediamenti umani. Una terra avara, che ha forgiato uomini d’acciaio, in grado di resistere a qualsiasi avversità. Questi sono gli eredi dei Vichinghi.
  • Nautica è andata a visitare i musei navali di Oslo. Barche norvegesi. In una nazione di uomini di mare, non potevano certo mancare musei ad essi dedicati. Da quello delle Navi Vichinghe, nel quale sono conservate tre navi del IX secolo, che vennero utilizzate come sepolcro di capi, al Museo Kon-Tiki, dove si possono ammirare gli originali delle imbarcazioni del mitico esploratore Thor Heyerdhal, fino alla “Gioia”, la nave con la quale il grande Amundsen violò il passaggio a Nord-Ovest.
  • Nella rubrica dedicata allo sport il resoconto del Deutsche Bank Farr 40 Mediterranean Trophy, del XXII Trofeo Bracciano Star, del campionato di classe Dinghy 12P e della storica in doppio, la XXVIII 500×2. Per la motonautica il resoconto della prima gara del Trofeo Super Classic svoltasi a Gaeta. Nella sezione Giri di boa, come ogni mese potrete trovare sportive dei principali eventi agonistici.
  • La rubrica “Una barca per tutti”, che comprende i piccoli annunci, affronta i seguenti argomenti: il charter: agenzie e proposte di noleggio e itinerario in barca scuole e patenti: indirizzi; Il Consulente l’usato: consigli e suggerimenti sulla manutenzione delle barche, le schede delle barche di una volta e intervista ad un broker; pagine blu.

Editoriale

Investire nella nautica

UNA PROSPETTIVA ALLETTANTE

Alcune notizie dell’ultim’ora sono importanti per comprendere come si stia evolvendo il settore della nautica da diporto nel nostro paese. La prima, di cui riferiamo a parte, più avanti, nella rubrica Nautimondo, riguarda l’Opa (offerta pubblica di acquisto) amichevole lanciata dalla banca d’affari Schroder Venture sul 100% della Ferretti. La seconda concerne uno dei nomi più prestigiosi del settore, i Cantieri di Pisa (fondati nel ’56 da Gino Bini e da Antonio Sostegni), acquisiti al 51% dalla tedesca Dresdner Kleinwort Capital – una divisione del gruppo bancario e assicurativo Allianz-Dresdner – che tra gli obiettivi ha anche quello di portare il cantiere alla quotazione in Borsa entro tre anni.
Da parte sua, Ferragamo riparte alla grande, con un nuovo cantiere in Finlandia, per costruire più Swan, e aprendo quattro nuovi centri di servizio e assistenza negli Usa e in Europa.

Baglietto, infine, sta creando a La Spezia – dove, grazie alla lungimiranza politica degli amministratori locali, sta nascendo un polo nautico di rilevanza europea – un cantiere, già operativo per barche oltre i 30 metri, dove sarà possibile costruire al coperto navi da diporto in lega e in acciaio fino a 140 metri.

Senza dire dell’attività della Fipa a Viareggio, di Rizzardi nel Lazio, di Ferretti a La Spezia (dov’è arrivata anche l’Azimut) e a Castellammare di Stabia, mentre già si parla di ulteriori nuove acquisizioni di cantieri, forse imminenti, nei progetti di Schroder Venture per il Gruppo di Forlì.

Ma un ulteriore contributo positivo al mercato è prevedibile possa venire anche dalla disponibilità, entro il 2003-2004, di circa 20.000 e più nuovi posti barca, costruiti o in costruzione grazie al decreto Burlando (stanno partendo anche i lavori del porto turistico di Varazze dell’Azimut), mentre, pur senza una nuova legge, numerosi altri sono in via di definizione. Insomma, un quadro certamente incoraggiante per una stagione nella quale il lavoro alle nostre aziende di settore non è mancato.

Si può perciò azzardare che, mai come in questo periodo, il mondo della nautica da diporto è stato pieno di iniziative, che ne dimostrano la vitalità e la crescita.

Infatti, è stato superato, almeno in parte, l’handicap politico con la legge in discussione alla Camera, per la quale sembra che il Governo, almeno per il momento, voglia lasciare via libera al Parlamento, anche se una nuova proposta dei DS con Carlo Carli, che richiederà l’esame di numerosi emendamenti (in Commissione Trasporti, a Montecitorio), rischia di allungarne i tempi.

Stanno crescendo i costruttori, stimolati dall’ottimo andamento del mercato di questi ultimi anni, a investimenti produttivi.

Sta aumentando la professionalità di dirigenti e addetti, con aziende finalmente competitive – su un mercato produttivo ormai livellato dall’Euro, ma in continuo ampliamento europeo e globale e agevolato dall’ulteriore diffusione del leasing – non solo sullo stile ma nella progettazione e nella qualità intrinseca del prodotto.

Abbiamo conquistato, grazie ad alcune importanti aziende, quella credibilità internazionale che una volta era il nostro tallone d’Achille, a causa dello scarso rispetto delle date di consegna e per la carenza o totale mancanza d’assistenza post vendita (agli occhi statunitensi finora bagaglio solo dei loro cantieri nazionali e nordeuropei).

Fin qui la parte positiva, tuttavia, in questi mesi il mercato è diventato riflessivo, troppo riflessivo. Com’è noto, i problemi hanno investito prima il settore delle barche piccole, poi le medie e ora proiettano timori sul futuro anche dei megayacht.

Allora, si chiedono in molti, i 170 maxi costruiti o ancora in costruzione quest’anno in Italia, sono l’apice di una bolla di grande mercato destinata rapidamente a sgonfiarsi? Oppure ci sarà un ulteriore sviluppo, al quale, a quanto sembra, un pò tutti i costruttori stanno cercando di prepararsi, acquistando o costruendo nuovi cantieri, nuovi porticcioli o darsene, arricchendo i loro staff di professionisti?

Ma è giusto, in questo momento, investire nella nautica da diporto?

Secondo noi, la risposta, senza eventi di particolare drammaticità, dovrebbe essere positiva e lo stesso possono rispondere coloro che tanto proficuamente hanno investito in azioni Ferretti (+76,1% sul prezzo di collocamento del giugno 2000). Tuttavia occorre buonsenso, sia per gli operatori sia per gli investitori. Per i primi valgano le esperienze di precedenti momenti di euforia poi non supportati dal mercato, che hanno punito il passo più lungo del dovuto. Per i risparmiatori il consiglio è di non superare mai il 15-20% del capitale da investire.

Fattori negativi restano, purtroppo: il protrarsi della recessione americana; l’Euro troppo forte e il conseguente contrarsi delle esportazioni europee negli Usa; il pericoloso effetto di gravi atti di terrorismo internazionale.

Secondo noi, i benefici degli aspetti positivi dovrebbero per lo meno compensare i danni dei negativi.

Ma una prima indicazione del mercato l’avremo tra poco, al prossimo Festival de la Plaisance di Cannes.

Frattanto, in molti ci hanno chiesto: il fatto che importanti operatori finanziari si interessino alla nautica e investano capitali in partecipazioni azionarie in cantieri di un certo nome va visto come un fatto positivo? È un indice di crescita oppure di pericoli, dai quali si cerca di uscire attraverso un azionariato più diffuso, alla caccia di plusvalori che pareggino i conti?

Noi propendiamo certamente per la prima ipotesi.

Questo testo, se non si riferisce al numero di Nautica correntemente in edicola, viene pubblicato esclusivamente a fini storici e le opinioni espresse potrebbero non coincidere più con quelle della Direzione e/o della Redazione di Nautica Editrice Srl

Indice articoli presenti in questo numero

1
A Santa Teresa Gallura c’è “il porto”
rubrica: Approdi e residenze | annata: 2002 | numero: 484 | pagina: 198

2
Il diporto nautico nel futuro di Milazzo
rubrica: Approdi e residenze | annata: 2002 | numero: 484 | pagina: 194
3
Il porto turistico di Dusano
rubrica: Approdi e residenze | annata: 2002 | numero: 484 | pagina: 198
4
Un porto da 500 posti barca per Ischia
rubrica: Approdi e residenze | annata: 2002 | numero: 484 | pagina: 198
5
Investire nellla nautica: Una prospettiva allettante
rubrica: Attualità | annata: 2002 | numero: 484 | pagina: 84
6
La nuova Range Rover: Lunga vita alla regina
rubrica: Autonautica | annata: 2002 | numero: 484 | pagina: 202
7
BluWave: A Genova BluWave
rubrica: Broker & Charter | annata: 2002 | numero: 484 | pagina: 272
8
Charter in Corsica: La patria di Napoleone
rubrica: Broker & Charter | annata: 2002 | numero: 484 | pagina: 268
9
Genova Charter: Genova Charter
rubrica: Broker & Charter | annata: 2002 | numero: 484 | pagina: 271
10
Light House: La flotta del faro
rubrica: Broker & Charter | annata: 2002 | numero: 484 | pagina: 271
11
Sunsicily: La Sicilia in barca
rubrica: Broker & Charter | annata: 2002 | numero: 484 | pagina: 270
12
Viacolvento Charter: Elegante goletta
rubrica: Broker & Charter | annata: 2002 | numero: 484 | pagina: 270

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