Sommario

  • Nell’editoriale di Nautica di dicembre, Lucio Petrone ci parla dell’attenzione attuale del mondo politico nei confronti della nautica. Rispetto al passato l’interesse dei partiti è molto elevato, ognuno intende occuparsi della materia, si auspica l’arrivo di una nuova legge che renda la nautica da diporto accessibile a tutti, miliardari e nullatenenti. Alla base della riflessione dell’editorialista di Nautica, la mancanza del mercato interno, ovviabile forse, solo con l’incentivazione fiscale.
  • Aree marine protette. Sei riserve sotto l’albero. Asinara e Capo Caccia in Sardegna, Capo Gallo e Isole Pelagie in Sicilia, Baia e Gaiola a Napoli. Natale porta quattro nuove riserve marine e due parchi sommersi. In anteprima le future norme, le novità positive e qualche follia, a cominciare dalle vedette della polizia municipale.
  • L’utenza. Franco Bechini analizza i risultati del Salone di Genova e suggerisce ai lettori alcune riflessioni sullo stato di salute della nautica italiana, in particolare per quanto riguarda i natanti. La vela da 0 a 10 metri è commercialmente morta. Ma allora perché, si chiede Bechini, le scuole di vela sono piene di allievi e le agenzie di charter fanno affari in crescita? Il Bechini in questo articolo cerca di rispondere a questa domanda e ad altre domande legate al potenziale e mancato sviluppo della piccola nautica nel nostro paese.
  • Vela libera di dicembre è dedicata alle strategie della Coppa America. In un mondo, quello della Coppa, sempre all’avanguardia e paragonabile alla Formula 1, ogni team ha la barca con cui partecipa alle regate e il muletto con cui allenarsi, ma le regole limitano a due le barche nuove che ogni sindacato può utilizzare nel corso delle regate. Proprio per questa limitazione si è reso necessario modificare le barche tra una regata e l’altra, questa strategia è stata presa in prestito ancora una volta dall’automobilismo. Paolo Venanzangeli ci parla del caso Prada, dell’allontanamento di Peterson e delle modifiche alla prua di Luna Rossa.
  • Sul numero di Nautica di dicembre troverete il resoconto del salone di Barcellona. Salone che con il passare degli anni rappresenta sempre più, insieme a Cannes e a Genova, l’èlite dei saloni nautici europei. Numerose le novità proposte durante la kermesse spagnola, all’interno dell’articolo troverete fotografie e schede tecniche di ognuna.
  • Fort Lauderdale Boat Show, il salone che si tiene in Florida ogni anno continua a espandersi. Nautica è andata a visitarlo e offre ai suoi lettori una panoramica sulle novità proposte alla kermesse statunitense, dove i cantieri italiani erano presenti in forze.
  • Nella rubrica dedicata allo sport Dag Pike ci svela i segreti dell’idroplano di Fabio Buzzi, che si è aggiudicato il raid Pavia-Venezia all’incredibile velocità media di 120 miglia orarie
  • L’arte della sopravvivenza in mare. Silvio dell’Accio ci racconta la grande impresa di Alain Bombard, riesaminando la vita e la storia di quest’innovatore geniale e coraggioso.
  • Tra arte e sport, Coppa America dipinta. I centocinquanta anni della più famosa regata del mondo, raccontati dalle opere dei migliori interpreti della Yachting Art.
  • Le inchieste di Nautica: la portualità turistica in Calabria. Calabria Ionica: da Marina di rocca Imperiale a Reggio Calabria. L’elenco completo di porti, approdi e punti d’ormeggio in acqua, porti a secco e scivoli pubblici, con le loro caratteristiche e i serviszi offerti, della costa ionica della Calabria.
  • Attrezzature e tecniche di ancoraggio. E la nave… non va. In mare, l’arte del restare fermi è importante quanto quella del navigare. Ecco una panoramica sulle principali ancore destinate al diporto.
  • La vetroresina nella costruzione navale. L’evoluzione dei materiali. La vetroresina è un composito, duro e leggero al contempo, che già al suo primo apparire, subito dopo il secondo conflitto mondiale, ebbe un enorme successo nella cantieristica navale, tanto che le prime produzioni industriali di scafi realizzati con questo materiale iniziarono negli Stati Uniti nel 1959 e già nel 1961 oltre la metà delle barche presentate all’Esposizione di New York erano realizzate in vetroresina.
  • Nautica è andata per i suoi lettori alla scoperta della navigazione fluviale sul Murray River. Tra Canyon e vigneti. Un viaggio in house boat lungo il più grande fiume australiano, alla scoperta di scenari inconsueti, ricchi di flora e fauna esotiche. Oltre 650 chilometri lungo una via d’acqua che è stata, fino alla comparsa di strade e ferrovie, l’unico modo per congiungere l’Est e il Sud dell’Australia.
  • Nautica è andata alla scoperta delle Isole Vergini, l’incanto dei Caraibi. Il paradiso della vela. Sessanta isole tropicali disposte ad anello attorno a un mare placido come un lago: lo straordinario teatro di una settimana di vela, mare, sole, regate e divertimento.
  • Nella rubrica dedicata allo sport il resoconto Paolo Venanzangeli ci parla dell’onorevole uscita di Mascalzone Latino dalle sfide della Louis Vuitton Cup e delle potenzialità di Prada. Inoltre, Nautica è stata a bordo di Mascalzone Latino, non capita tutti i giorni di poter regatare in Coppa America. Ci si deve allenare per anni, avendo dimostrato già precedentemente di essere tra i migliori nel ruolo affidato. Ma per fare il 17° uomo basta essere giornalisti. Venanzangeli ci racconta la sua esperienza a bordo della barca italiana. Sempre nello sport, troviamo un affascinante articolo sulla Route du Rhum, la transatlantica in solitario teatro di numerosi ritiri a causa delle condizioni meteo avverse e di rotture a scafi e attrezzature.
  • La rubrica “Una barca per tutti”, che comprende i piccoli annunci, affronta i seguenti argomenti: il charter: agenzie e proposte di noleggio e itinerario in barca scuole e patenti: indirizzi; Il Consulente l’usato: consigli e suggerimenti sulla manutenzione delle barche, le schede delle barche di una volta e intervista ad un broker; pagine blu.

Editoriale

Incontro a Roma

PER UNA BUONA LEGGE SULLA NAUTICA

Un “incontro-confronto” tra i presentatori dei vari disegni di legge sulla nautica – di cui molto si è parlato in questi ultimi mesi – e un vasto auditorio di giornalisti specializzati e rappresentanti del mondo associativo e imprenditoriale, si è svolto il 14 novembre u.s. a Roma. È stata una meritevole iniziativa dell’Associazione Parlamentari Amici del Mare e della Nautica – trasversale a tutti i partiti politici e presieduta, com’è noto, dal sen. Mauro Cutrufo – per uscire dalla situazione di “impasse” venutasi a creare alla IX Commissione Permanente della Camera dei Deputati, dove il testo messo a punto dal Comitato ristretto, non ha adeguatamente recepito le innovazioni, ritenute indispensabili, delle altre componenti del Polo e dell’opposizione.
Ogni proponente ha cercato e cerca di far prevalere i suoi contenuti e tutto si è bloccato. A questo punto, un accordo è più che auspicabile, a meno che non prevalga in Forza Italia l’idea di una “prova di forza” in Aula, che in genere viene riservata a problematiche più vitali per il Paese.

Un accordo preventivo tra tutti i presentatori, appoggiato trasversalmente da rappresentanti di tutti i partiti, potrebbe invece consentire il raggiungimento di due importanti obiettivi: l’esame in sede legislativa del provvedimento direttamente in Commissione, evitando l’Aula di Montecitorio; il successivo passaggio del disegno di legge all’omologa Commissione del Senato, senza che siano apportate ulteriori modifiche per recepire anche le proposte di legge presentate sul medesimo argomento a Palazzo Madama. Il che significherebbe: nuova legge già in vigore per la prossima stagione nautica.

Fortunatamente, tale volontà d’accordo è sembrata emergere dalla riunione romana, anche se qualcuno dei più importanti interlocutori non era presente. L’occasione ha consentito a molti di esprimere pareri e giudizi, ma anche di proporre ulteriori obiettivi. Insomma, una riunione democratica, alla quale Paolo Mammola, sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, ha assicurato un futuro: sarà lui a portare all’attenzione della Commissione gli argomenti da recepire e/o modificare, secondo le volontà politiche espresse dai vari proponenti parlamentari.

Naturalmente a qualcuno la legge sta bene anche così com’è, pur se per strada sono cadute molte delle aperture iniziali a favore di una più serena attività nautica dell’utenza.

Per fortuna Mammola, come grande appassionato di pesca sportiva e quindi utente egli stesso, forte del mandato ricevuto dal superministro Lunardi e dalla Presidenza del Consiglio, sta svolgendo una preziosa opera di mediazione che sicuramente darà i suoi frutti. Addirittura, egli sta già pensando a una successiva legge quadro che renda la materia più accessibile a tutti.

Purtroppo, tutti i partiti vogliono dimostrare la loro attenzione verso la nautica e da una quasi totale inesistenza politica si è passati a un eccesso d’attenzione. Comunque, preferiamo questa nuova situazione, certamente più positiva, anche se spesso tocchiamo con mano i limiti di molti, poi in realtà attratti solo dagli aspetti più esteriori e di immagine della nautica o dalla costruzione di porti turistici, che fanno girare vorticosamente nelle “pupille paperoniche” l’immagine dei dollari.

Invece, noi ci battiamo per la nautica della gente qualunque, che vive la barca non come status symbol ma come piacere di vivere il mare. Gente non interessata alle gare o a primeggiare, ma a conquistarsi un pezzetto di mare e uno spicchio di cielo nel quale, possibilmente senza clamorose compagnie, sentirsi in pace e beatitudine con Dio o comunque un supremo creatore. E questo spirito appartiene senza discriminazioni a ogni vero appassionato, sia esso nullatenente o miliardario: andiamo in barca solo per il piacere di andarci e in pace con tutti. Non facciamo male a nessuno ma non accettiamo neanche di essere assurdamente calpestati.

Perciò vogliamo leggi giuste e non create per opprimerci. Per questo desideriamo migliori normative, per questo speravamo nella legge che si è fermata, forse perché troppo attenta agli utenti e meno ai padroni del vapore. Ora l’Ucina piange: “Ci manca il mercato interno!”. Sono anni che lo scriviamo, deprecando che tutti corressero dietro al totem della barca più grande, trascurando pazzescamente l’utente iniziale, denunciando che i prezzi anche delle barchette erano troppo alti.

Ora, all’improvviso, c’è poco da fare, o meglio, forse c’è solo una strada, l’incentivazione fiscale, che può avvicinare il prodotto barca all’acquirente. Perciò si renda più facile e serena la vita all’utenza con semplificazioni, segnalazione dei divieti, abolizione delle multe inique, creando scivoli e posti barca a basso costo (grazie agli escavi in terreni privati che restino privati) ecc, ma soprattutto… IVA ridotta per le barche della nautica popolare, un investimento per il futuro, perché il ritorno fiscale diretto e indiretto sarà immediato.

L’INCONTRO-CONFRONTO
Hanno partecipato: il sottosegretario al Ministero delle infrastrutture e trasporti, Paolo Mammola; i componenti della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati on. Eugenio Duca e on. Giorgio Pasetto; i presentatori dei disegni di legge con rispettivo nome: sen. Mauro Cutrufo e on. Carlo Carli.

Sono intervenuti al dibattito l’ing. Massimo Caputi, Amministratore Delegato Sviluppo Italia, l’ing. Lorenzo Pollicardo, Segretario Generale dell’UCINA, l’ing. Renato Marconi, Amministratore Delegato Italia Navigando, il dott. Tommaso Affinita, Presidente Assoporti, il dott. Salvatore Foti, Presidente Assopat Sicilia, l’Ammiraglio Eugenio Sicurezza, Comandante Generale delle Capitanerie di Porto e molti altri imprenditori e rappresentanti di associazioni e della stampa specializzata. Ad aprire l’incontro è stato il Segretario dell’Associazione, nonché moderatore del dibattito, il giornalista parlamentare Carlo E. Bazzani. È poi intervenuto l’on. Eugenio Duca e di seguito il Presidente dell’Associazione sen. Mauro Cutrufo che ha illustrato le linee principali del suo disegno di legge presentato in Senato e nel contempo ha evidenziato alcune lacune del Testo Unificato, attualmente all’esame della IX Commissione Permanente della Camera dei Deputati. “Abbiamo ritenuto necessario, e questa è un’esigenza condivisa da tutte le forze politiche, di semplificare e razionalizzare la normativa in vigore che, com’è oggi, non facilita la comprensione da parte dell’utente, data la complessità delle norme. Va considerato, infatti, che la nautica da diporto non è più prerogativa di una ristretta élite, ma interessa un numero sempre maggiore di persone che la praticano: solo in Italia, infatti, i diportisti sono circa quattro milioni, e auspichiamo, grazie anche al nostro operato, di vedere aumentare presto questo numero”. Occorre, quindi, recepire le buone proposte di modifica, ossia quelle che mirano ad accrescere il numero degli utenti, rendendo possibile un’attività che fino ad oggi è stata riservata solo a poche persone.

Il sen. Cutrufo si augura, insomma, una nautica sempre più sociale e diffusa, nel rispetto dell’ecosistema marino. Egli ricorda, inoltre, che la navigazione da diporto è fonte di lavoro e di benessere per tante famiglie. “Si tratta di un settore molto produttivo che può avere un ruolo rilevante per l’economia del Paese. Considerate le caratteristiche geografiche dell’Italia, non si può ignorare l’aspetto nautico all’interno del panorama economico”.

Hanno poi preso la parola il Sottosegretario Mammola, che ha dato la piena disponibilità, quale rappresentante del Governo, ad accogliere qualsiasi proposta migliorativa del settore nautico, l’ing. Caputi, che tra le altre cose ha sottolineato la necessità di rendere più semplice l’iter per assumere personale a bordo: “oggi, tra un’attesa ed un’altra, una fila ad uno sportello e poi ad un altro ancora, occorrono mesi per definire un contratto”.

L’ing. Pollicardo ha portato un messaggio di saluto del Presidente dell’UCINA, dott. Paolo Vitelli: “…a nome dei 12.000 operatori della nautica che rappresento e degli 80.000 che traggono sussistenza da questa attività, rivolgo a tutti il più caloroso appello affinché l’iter legislativo sia completato nel più breve tempo possibile. L’urgenza di questa legge deriva dal fatto che anche la nautica, che sino ad ora ha dato così brillante prova su tutti i mercati del mondo, ora sta rallentando e solo un mercato interno forte può evitare la recessione…”.

E così via al dibattito, cui ha partecipato anche il nostro Alfredo Gennaro, da cui è emersa, in definitiva, la comune esigenza di addivenire a una normativa più comprensibile, più snella e meno onerosa per l’utenza.

Questo testo, se non si riferisce al numero di Nautica correntemente in edicola, viene pubblicato esclusivamente a fini storici e le opinioni espresse potrebbero non coincidere più con quelle della Direzione e/o della Redazione di Nautica Editrice Srl

Indice articoli presenti in questo numero

1
Strategie
rubrica: Vela libera | annata: 2003 | numero: 488 | pagina: 187

2
I porti turistici al 42° Salone Nautico di Genova: Quanto costa affittare l’ormeggio o acquisirne la disponibilità esclusiva per 30 o 50 anni
rubrica: Approdi e residenze | annata: 2002 | numero: 488 | pagina: 162
3
Aree marine protette: Sei riserve sotto l’albero
rubrica: Attualità | annata: 2002 | numero: 488 | pagina: 66
4
Incontro a Roma: Per una buona legge sulla nautica
rubrica: Attualità | annata: 2002 | numero: 488 | pagina: 60
5
Charter alle Isole Vergini: Paradiso velico
rubrica: Broker & Charter | annata: 2002 | numero: 488 | pagina: 242
6
Nautilia 2002: Dalla sicurezza in mare alla grande kermesse nautica
rubrica: Broker & Charter | annata: 2002 | numero: 488 | pagina: 254
7
Nautilia 2002: La grande occasione
rubrica: Broker & Charter | annata: 2002 | numero: 488 | pagina: 255
8
Stima dell’assetto di un satellite basata su GPS differenziale
rubrica: Broker & Charter | annata: 2002 | numero: 488 | pagina: 254
9
Attrezzature e tecniche di ancoraggio: E la nave…non va
rubrica: Didattica e tecnica | annata: 2002 | numero: 488 | pagina: 84
10
La vetroresina nella costruzione navale: L’evoluzione dei materiali
rubrica: Didattica e tecnica | annata: 2002 | numero: 488 | pagina: 90
11
Amel sempre più presente in Italia
rubrica: Giri di bussola | annata: 2002 | numero: 488 | pagina: 154
12
Antivegetative: l’abolizione dello stagno
rubrica: Giri di bussola | annata: 2002 | numero: 488 | pagina: 154

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