Sommario

  • Nell’editoriale di Nautica di marzo, Lucio Petrone ci offre una panoramica sulla nuova legge sulla nautica da diporto, che ha superato con successo l’esame della Camera. Il nostro editorialista si augura che sia approvata in tempo per l’estate, siamo certi che insieme a lui siamo in molti a sperare la stessa cosa. Nella speranza che l’estate porti con sé le tanto attese novità, Lucio Petrone ce ne svela i contenuti e ci spiega quali saranno i vantaggi per diportisti e forze di polizia marittima.
  • L’Utenza. Franco Bechini ci parla dei costi, spesso onerosi, che un diportista deve sostenere per avere cura della sua barca. L’analisi prende spunto dall’osservazione del degrado di alcuni accessori, in particolare di quelli che essendo in acciaio inox dovrebbero assicurare durata e assenza di ruggine. La ruggine è la base di partenza del discorso del Bechini, il quale giustamente osserva che oltre a rappresentare un limite nella resistenza meccanica richiesta all’accessorio in questione, è anche fonte di danni a tutti i materiali circostanti.
  • Mare Nostrum. Roberto Neglia esamina la situazione del tonno rosso, a rischi di estinzione anche a causa della crescente richiesta delle sue carni sui mercati orientali, che hanno determinato l’insorgere di un certo numero di allevamenti, che però, si rivelano fonte di ulteriore danno ambientale. Neglia ne ha parlato con un esperto dell’ICRAM e ci illustra la situazione di un animale da proteggere.
  • 34° Boot a Dusseldorf. Lucio e Fabio Petrone sono andati a visitare il salone della nautica tedesco, un salone riflessivo ma sempre importante per le numerose novità che il mercato della nautica internazionale propone in questa occasione. Tra i momenti importanti della kermesse tedesca, anche la conferenza stampa del Gruppo Ferretti, nel corso della quale sono state presentate alcune importanti novità.
  • Le frontiere della ricerca. Medicina del mare. Un’unità scintifico operativa che si propone di studiare le reazioni e l’adattamento dell’uomo all’ambiente marino, per aumentare il comfort e la sicurezza dei naviganti. Questo è il lavoro quotidiano dellaScuola del Mare del Comando Generale della Guardia di Finanza. Nautica è andata a curiosare tra i laboratori di ricerca scoprendo gli attuali studi.
  • La telefonia satellitare avanza. L’ultima Frontiera. Eolo Attilio Pratella ci spiega che è definitivamente tramontata l’era in cui i naviganti, uscendo dai porti, sapevano che per giorni e giorni non avrebbero più avuto contatti con la terra. Oggi, con le comunicazioni satellitari, le distanze si sono annullate e, grazie alla diffusione e ai costi contenuti, queste tecnologie sono alla portata di tutti.
  • I segreti delle vele. Materiali e costruzione. Poliestere, polietilene, vectran, technora, twaron, kevlar, dyneema, spectra e carbonio. Abbiamo interpellato quattro velerie, diverse per vocazione, clientela, prodotti, diffusione e dislocazione geografica, per conoscere i tessuti, laminati, costi, metodi di lavorazione. Per aiutarvi veramente a capire e scegliere la vela giusta.
  • Navigare navigando. Il Nera F77. Guglielmo Mammucari ci spiega che la connessione continua a internet da bordo di imbarcazioni piccole e medie è una realtà. I nuovi apparati e le nuove tecniche di trasmissione hanno abbattuto le barriere che fino a qualche mese fa, rendevano questa possibilità un appannaggio delle sole grandi navi commerciali o dei megayacht da nababbi.
  • Otto open a confronto. Una barca per mille esigenze. Corradino Corbò ci propone un confronto tra otto imbarcazioni open di produzione italiana e ha messo a confronto i risultati. Una vera guida all’acquisto per chi intende acquistare questo tipo d’imbarcazioni.
  • Il gioco delle forme. Paolo Venanzangeli ci parla della continua ricerca di quel pizzico di velocità in più che ha portato i progettisti delle barche di Coppa America ad adottare forme e accorgimenti molto particolari. Venanzangeli ci svela i segreti delle due barche contendenti la famosa “brocca”, segreti che interessano sia le parti immerse che quelle sopra la linea di galleggiamento.
  • Procida, l’isola gentile. Procida, che insieme a Capri e Ischia racchiude il Golfo di Napoli, è la più piccola di queste splendide isole. Seppur ambìta meta turistica, per il suo mare e i suoi fondali, ha mantenuto pressochè intatte le sue caratteristiche di isola di pescatori, tanto che ogni famiglia ha un proprio gozzo per andare a pesca, ed è stata scelta da molti registi cinematografici quale scenario per le proprie opere.
  • Nautica è andata alla scoperta di Venezia e delle numerose isole della sua Laguna, a bordo di una House Boat a fondo piatto. Certamente l’unico sistema per navigare senza problemi sui fondali bassi e insidiosi di queste acque e ammirare, da una prospettiva diversa, angoli nascosti e suggestivi che solitamente sfuggono ai tantissimi visitatori che affollano piazza San Marco e dintorni.
  • Vela libera di marzo ci parla ancora di Coppa America, svelandoci i retroscena delle modifiche apportate agli scafi per affrontare le battute finali della regata più famosa del mondo. Nessuna modifica alla poppa di Alinghi ma evidenti ritocchi al ginocchio di prua, in risposta alla Hula dei nezoelandesi.
  • Nella rubrica dedicata allo sport i nostri lettori troveranno come sempre il resoconto delle più importanti regate in corso o appena concluse, questo mese si parla dell’Around Alone e del timoniere di Tiscali, l’italiano Simone Bianchetti, del Trofeo Jules Verne e la Terra Nova Tradin Key West.
  • La rubrica “Una barca per tutti”, che comprende i piccoli annunci, affronta i seguenti argomenti: il charter: agenzie e proposte di noleggio e itinerario in barca scuole e patenti: indirizzi; Il Consulente l’usato: consigli e suggerimenti sulla manutenzione delle barche, le schede delle barche di una volta e intervista ad un broker; pagine blu

Editoriale

La nuova legge sulla nautica da diporto ha superato con successo l’esame della camera

SPERIAMO SIA APPROVATA IN TEMPO PER L’ESTATE

La nuova legge sulla nautica da diporto è stata approvata il 23 gennaio scorso dalla Camera, in Aula – con 339 voti favorevoli e solo 10 astenuti – ed è ora all’esame della VIII Commissione, Lavori Pubblici e Comunicazioni del Senato.
L’avevamo preannunciato nel precedente editoriale e ne parliamo ampiamente, su questo numero, a pag. 242-243, nel Nautimondo, riferendo dell’incontro con stampa e operatori tenuto, al Nauticshow di Verona, dall’on. Luigi Muratori. Il consenso così plebiscitario, praticamente unanime, trasversale, manifestato dalla Camera a favore della nautica non può che indurci a ottimismo sui prossimi passi del provvedimento.

Ora, sul suo iter, ci sono però due ipotesi. La prima, che il sen. Luigi Grillo, presidente della Commissione e presentatore egli stesso al Senato di un disegno di legge in merito (743), riesca a bloccare il testo approvato dalla Camera senza emendamenti, e sarebbe la strada più breve per la legge, sempre però che l’Aula di Palazzo Madama non apporti modifiche che rimanderebbero il tutto a Montecitorio (in Commissione referente e in Aula).

Col testo bloccato, i tempi di approvazione sarebbero veramente brevi e tutto sommato, considerato che i contenuti del DDL Cutrufo-Perlini, quello dell’Associazione dei Parlamentari Amici del Mare e della nautica, molto mirati ai problemi degli utenti, sono stati quasi completamente recepiti nell’esame congiunto alla Camera, ci si potrebbe anche stare. Rimangono però sul tappeto due richieste importanti, per le quali forse varrebbe la pena di tornare a Montecitorio. La prima riguarda l’abolizione della tassa di stazionamento.

Com’è ora nel testo dell’art. 13, di fatto entrerebbe in vigore dal gennaio 2004 e non, come previsto dalla copertura finanziaria approvata a Montecitorio, dal 2003. Ciò perché, com’è noto, la tassa è dovuta per l’anno solare e anche se il DDL diventasse legge tra qualche mese, andrebbe comunque pagata per l’intero 2003.

L’altro problema importante – riuscire a sbloccarlo potrebbe significare un grosso contributo allo sviluppo della portualità turistica e all’occupazione – è quello degli escavi di darsene in terreni privati.

Una volta messi in comunicazione con acque pubbliche, divengono di proprietà pubblica, mentre, come abbiamo già pubblicato, esiste una vasta giurisprudenza ai massimi livelli di giudizio che dà ragione ai proprietari e torto allo Stato.

Tuttavia, affrontare tre livelli di giudizio è lungo e costoso, anche se con prospettive di successo. Sarebbe auspicabile che la Commissione dedicasse un’audizione a un consigliere della Suprema Corte di Cassazione che abbia partecipato all’udienza a Sezioni Unite del 5.2.2002 ove è stata adottata la decisione n. 15521 favorevole ai proprietari dei terreni.

Ma riaprire la discussione sul testo del DDL nel suo complesso potrebbe essere pericoloso, perché c’è da prevedere un ritorno di quelle strutture amministrative di cui il provvedimento ha fatto quasi piazza pulita.

È stata soppressa, ad esempio, la distinzione delle unità da diporto in relazione al mezzo di propulsione, con ciò che ne consegue per le patenti, cioè con la patente motore si potrà condurre qualsiasi unità, anche a vela (il che nella pratica non avverrà mai, perché nessuno si sogna di andare a vela senza saperlo fare, al massimo usa il motore ausiliario di bordo).

Tutti i natanti crescono a m 10 (secondo gli standard armonizzati) e non c’è più l’esenzione dell’assicurazione per i motori di potenza inferiore ai 3 cavalli fiscali, parametro ormai scomparso. Con le unità marcate CE si potrà, in pratica, navigare ovunque, non essendoci più come punto di riferimento la distanza di navigazione massima dalla costa, sostituito dalla forza del vento e dall’altezza delle onde della categoria di costruzione CE, in contrasto con la Convenzione di Montego Bay del 1982, che non prevede l’uscita dalle acque territoriali di un’unità senza documenti di bordo come il nostro natante.

Lo skipper rimane unico responsabile nella scelta delle dotazioni da tenere a bordo, delle rotte e dell’equipaggio. A tale proposito, visto che il diportista è responsabile, per proprietà o per patente, di ogni scelta di bordo, non sarebbe opportuno, stabilire a questo punto che i controlli delle dotazioni di sicurezza a bordo vadano fatti solo in presenza di sinistro o di infrazioni alle norme di navigazione?

In un colpo solo avremmo spazzato via l’oggetto del contendere, liberando CP, Guardia Costiera e altre forze di polizia dal tormento dell’omissione di atti d’ufficio e il diportista dall’ossessione delle dotazioni, che anche quando ce l’hai non riesci mai a trovarle tutte. Di contro, andrebbe stabilito che quando il diportista sbaglia, paghi.

Anche i soccorsi. Ma avremmo raggiunto quella libertà della navigazione che è uno dei principi della filosofia anglosassone dell’andar per mare.

Ormai anche i nautici italiani sono maturi per tale conquista. E non parliamo di matti e incoscienti.

Ad essi non si possono imporre leggi, tanto non le rispettano. Considerato, che lo sciatore e lo scalatore sono liberi di andare in montagna senza alcun tipo di controllo o patente, non vediamo perché il diportista nautico non possa fare altrettanto. Perché due pesi e due misure?

Se rapportiamo il numero dei sinistri e dei morti (fortunatamente rarissimi, perché il mare incute più timore della montagna), la nautica ne esce assolta a pieni voti.

Né le forze di polizia possono pagare per i matti. Cambiando nel senso liberista da noi indicato, ci sarebbe il boom della nautica, con grande vantaggio di tante località economicamente depresse.

Ma, man mano che diminuirà la miopia, ci arriveremo. Tra le altre, non sono state accolte le seguenti proposte, che potrebbero anche in piccola parte essere ripescate: rinviare al direttore marittimo il giudizio sul merito delle contravvenzioni e le conseguenti sanzioni, che oggi sono esaminate dai superiori degli accertatori; poter rottamare le imbarcazioni da diporto fino a 14 metri, sulla falsariga delle unità della pesca professionale; istituire, come richiesto dalla federazione, campi di regata e di allenamento per la motonautica; affidare alle sole direzioni marittime la disciplina della navigazione da diporto, che avrebbe ridotto a 13 le ordinanze estive (comunque, tale compito sarà dei capi di Compartimento e dalle attuali cento e più si scenderà a 50); la decadenza delle concessioni demaniali nei casi di fallimento del concessionario; stabilire chiaramente la cessione in uso degli ormeggi nei porti turistici (il Demanio non si può vendere); imporre l’installazione di impianti ecologici per la nautica negli approdi turistici; istituire un servizio meteorologico specifico per la nautica e la pesca; istituire le imprese del turismo nautico; disciplinare la sosta delle unità da diporto in banchina.

Frattanto, al Senato sono cominciate le audizioni per approfondire i problemi più dibattuti, a partire da quello degli escavi.

Col prossimo editoriale speriamo di darvi buone notizie, mentre non è così per il mercato internazionale dove, a Miami, si è registrato un notevole fermo e non poteva essere diversamente, considerata la delicata situazione internazionale.

Ne riparleremo.

Questo testo, se non si riferisce al numero di Nautica correntemente in edicola, viene pubblicato esclusivamente a fini storici e le opinioni espresse potrebbero non coincidere più con quelle della Direzione e/o della Redazione di Nautica Editrice Srl

Indice articoli presenti in questo numero

1
Bocca di Puglia
rubrica: Approdi e residenze | annata: 2003 | numero: 491 | pagina: 202

2
La nuova legge sulla nautica da diporto: Speriamo sia approvata in tempo per l’estate
rubrica: Attualità | annata: 2003 | numero: 491 | pagina: 88
3
La borsa dell’usato: I prezzi dell’usato
rubrica: Borsa nautica | annata: 2003 | numero: 491 | pagina: 299
4
Coppa America: Il gioco delle forme
rubrica: Didattica e tecnica | annata: 2003 | numero: 491 | pagina: 98
5
I segreti delle vele: Materiali e costruzione
rubrica: Didattica e tecnica | annata: 2003 | numero: 491 | pagina: 114
6
La telefonia satellitare avanza: L’ultima frontiera
rubrica: Didattica e tecnica | annata: 2003 | numero: 491 | pagina: 106
7
Le frontiere della ricerca: Medicina del mare
rubrica: Didattica e tecnica | annata: 2003 | numero: 491 | pagina: 104
8
Navigare navigando: Il nera F77
rubrica: Didattica e tecnica | annata: 2003 | numero: 491 | pagina: 112
9
Otto Open a confronto: Una barca per mille esigenze
rubrica: Didattica e tecnica | annata: 2003 | numero: 491 | pagina: 122
10
Addio muffe, acari e batteri con Steril Boat
rubrica: Giri di bussola | annata: 2003 | numero: 491 | pagina: 198
11
Antivegetativa durevole e a buon mercato
rubrica: Giri di bussola | annata: 2003 | numero: 491 | pagina: 196
12
Caldo e freddo da Australian Dream
rubrica: Giri di bussola | annata: 2003 | numero: 491 | pagina: 200

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