Sommario

  • L’Utenza. Franco Bechini ci parla di portualità nel meridione prendendo spunto da un articolo apparso sul Corriere della Sera il 21 febbraio scorso, titolato “Il Censis: senza mafia il Sud ricco come il Nord”. Da qui parte l’analisi del Bechini sulle potenzialità del mezzogiorno e sulla zavorra che ne limita lo sviluppo, la mafia. Proprio a causa della malavita I costi degli ormeggi al Sud non sono competitivi, inoltre I servizi non sono sempre adeguati e questo si traduce in mancanza di competitività.
  • Mare Nostrum. Roberto Neglia ci illustra I temi della sicurezza e della tutela del mare affrontati quotidianamente dalla Capitaneria di Porto. L’autore ci parla dei corsi universitari dell’Accademia Navale di Livorno a favore degli ufficiali delle Capitanerie di Porto, tra I quali la laurea specialistica in Scienze del governo e dell’amministrazione del mare. L’articolo illustra ai lettori le novità relative alla preparazione professionale del personale CP e alla normativa sulla sicurezza.
  • Miami Boat Show 2003. Fabio Petrone è andato a visitare il salone più importante del mondo registrando che anche in questo caso l’incertezza ha condizionato l’esito della manifestazione. Ciò nonostante, le novità proposte in questa occasione erano comunque molte e Fabio Petrone ce le illustra nel dettaglio in questo articolo.
  • 34° Nauticsud. Un buon inizio. Nuova gestione e nuova organizzazione hanno caratterizzato l’ultima edizione del Nauticsud. Come inizio è buono e I risultati si sono apprezzati. Numerose le proposte dei cantieri e dei distributori, I quali hanno esposto barche e accessori che Fabio Petrone ci illustra nel dettaglio in questo articolo.
  • Salone Nautico di Venezia. Antonio Bignami ha visitato per voi il Salone Nautico di Venezia. L’autore nel suo resoconto ci illustra le novità presentate alla seconda edizione del salone veneziano, con fotografie e descrizione di ogni singolo modello.
  • Direttamente dagli anni ’60. Runabout: un mito che resiste. Meno versatile, meno pratico, talvolta più delicato, rispetto a un open di moderna concezione, l’intramontabile runabout è, per la nautica, quello che la spider è per il mondo dell’automobile: un segno distintivo d’innegabile fascino. Corradino Corbò ci offre una panoramica sulle attuali offerte d’imbarcazioni di questo tipo e ce ne racconta in parte la storia.
  • L’arte del fai da te. Costruirsi la barca. Freddman Worth dopo aver acquistato uno scafo abbandonato per l’esigua cifra di 1.500 sterline inglesi, si è costruito completamente da solo, un piccolo yacht da crociera. Vediamo come è riuscito a portare a compimento la sua opera.
  • Attrezzature di coperta – 9. Il bompresso. La soluzione di estendere l’attrezzatura fuori bordo al fine di portare più tela risale a tempi antichissimi e trova ancora oggi, specie in alcuni esemplari dalle linee classiche, dei veri estimatori. Più d’un progettista, da vari anni, ha rilanciato l’idea del bompresso anche su barche impegnate in regate in regate ai più alti livelli mondiali. Molti moderni diportisti, specie fra quelli amanti della velocità, stanno riscoprendo, sia pure con destinazioni e finalità più aggiornate, l’utilità di questo elemento.
  • Motori fuoribordo. I magnifici sette. Un confronto tra il mercato attuale dei motori fuoribordo e quello di quattro anni fa rivela tendenze e prospettive preoccupanti: le regole imposte dalla direttiva proposta dalla Commissione Europea hanno infatti finito per danneggiare irreversibilmente I due tempi tradizionali e l’unica casa europea costruttrice di fuoribordo. Tutti I prezzi e gli elementi per una scelta in questo articolo di Alfredo Gennaro.
  • I dipinti votivi marinari. Per grazia ricevuta. Sono le più consistenti quadrerie di pittura marinista. Visibilli in quasi tutti I santuari costieri in Italia, in Europa e in alcune località oltreoceano, documentano più di seicento anni di storia dell’uomo e il mare.
  • L’isola di Lampedusa. Ai confini del Sud. Nel centro del Mediterraneo, più vicino al continente africano che a quello europeo, si trova l’arcipelago delle Pelagie. Fuori dalle rotte più battute, a causa della grande distanza che le separa dalle terre emerse più vicine, queste isole hanno vissuto per anni in uno splendido isolamento mantenendo pressochè intatti gli originari habitat naturali.
  • Vela libera di aprile ci parla dello sviluppo delle attrezzature di coperta delle barche da crociera, derivato da quello delle barche da regata come alcune soluzioni prese direttamente dalle barche di Coppa America. Paolo Venanzangeli ci illustra alcune innovazioni presenti sulle barche da crociera, nate per barche decisamente più tirate ma che alla fine si sono rivelate idonee per offrire maggior comfort e sicurezza ai naviganti comuni.
  • Nella rubrica dedicata allo sport i nostri lettori troveranno come sempre il resoconto delle più importanti regate in corso o appena concluse, questo mese si parla della Southern Ocean Racing Conference, della regata dei monotipi di Alassio, dei campionati invernali, dei risultati di Bianchetti all’Around Alone, Mumm 30 a Genova.
  • Sul numero di Nautica di Aprile troverete lo Speciale Charter, una guida per organizzare la vacanza in barca con la famiglia o gli amici. Roberto Neglia guida I nostri lettori nel vasto panorama delle offerte per crociere in Mediterraneo e in mari lontani. Lo speciale si completa con gli indirizzi e le offerte più significative di numerosi operatori nazionali I quali offrono barche sia a vela sia a motore.
  • Su questo numero troverete la borsa del nuovo. Nautica presenta la produzione e l’importazione di cabinati e semicabinati a motore, cabinati a vela, derive e multiscafi. Uno strumento importante per chi intende acquistare un’imbarcazione nuova e vuole fare dei confronti tra le numerose proposte dei cantieri.
  • La rubrica “Una barca per tutti”, che comprende i piccoli annunci, affronta i seguenti argomenti: il charter: agenzie e proposte di noleggio e itinerario in barca scuole e patenti: indirizzi; Il Consulente l’usato: consigli e suggerimenti sulla manutenzione delle barche, le schede delle barche di una volta e intervista ad un broker; pagine blu.

Editoriale

La tassa di stazionamento sarà abolita dal 2003

COPPA AMERICA: UN’OCCASIONE DA NON PERDERE

In un momento di crisi mondiale come l’attuale, sembra quasi assurdo occuparsi di nautica da diporto. A parte ogni altra considerazione, sicuramente vi saranno dei riflessi anche per il nostro settore, che dalla pace trae le sue più positive prospettive, come del resto l’economia mondiale. Tutto dipenderà dalla durata e dai risultati della guerra appena iniziata contro l’Iraq di Saddam.
Chi, come alcuni di noi, ha provato gli orrori della seconda guerra mondiale sulla sua pelle di adolescente, sta con il Papa nel rifiutarla, ma, memore del passato, è anche convinto che dare spazio ai dittatori non paghi mai.

Ora, tutti preghiamo che sia una guerra rapida e con poche vittime sui due fronti. Il nostro non è cinismo. Dobbiamo guardare al domani. La vita continua e nella nautica c’è il lavoro di decine di migliaia di persone, il futuro delle loro famiglie e di tutto il settore.

Il nostro dovere, nei limiti del possibile, è di tirar su il morale. Non vogliamo andare contro corrente, ma, al momento, c’è già abbastanza gente che pensa pessimista. Invece bisogna guardare avanti e fare tesoro dell’esperienza.

Se questo accadrà, si riavvierà anche l’economia mondiale e quindi anche la possibilità di andare sereni in barca nel nostro tempo libero. Ripartirà anche la vendita dei nostri megayacht ai paperoni di tutto il mondo, che si è affievolita in questi ultimi mesi, proprio per il problema della guerra. Anche i miliardari ne hanno timore, pur se in misura minore di noi poveri diavoli, perché le conseguenze di una guerra, una volta scatenata, sono imprevedibili.

Del resto, le risultanze dei saloni nautici internazionali di fine e inizio d’anno, la crisi economica che si fa sentire principalmente in Francia e Germania, due tradizionali acquirenti delle nostre barche, i saloni italiani cosiddetti di primavera, tutti hanno testimoniato un fermo generalizzato dei mercati (anche negli Usa), pure se in tutti c’è stato grande interesse per le novità proposte. E ciò è importantissimo per il futuro. Siamo convinti che più mostre nautiche si svolgono e maggiore è la promozione che ne viene al settore, ma in Italia ve ne sono troppe che si accavallano, danneggiandosi reciprocamente. Vanno segnalati comunque, in particolare, il successo del Nauticshow di Verona e il rilancio del Nauticsud.

Frattanto, l’iter della nuova legge sulla nautica prosegue. L’esame in Commissione al Senato è terminato e sono stati apportati solo due emendamenti. Uno per abolire la tassa di stazionamento già dal 2003 e non dal 2004, come erroneamente scaturiva dal testo precedente; l’altro per compensare la copertura finanziaria della legge scaricandone gli oneri sul Fondo speciale di alcuni ministeri. Adesso il provvedimento passerà all’approvazione dell’Aula di Palazzo Madama, per poi tornare alla Camera, ma solo per eventuali emendamenti alle modifiche apportate dal Senato. Rimane così irrisolto il problema della proprietà del porti scavati su aree private.

Per gli imprenditori delle darsene a secco dell’Alto Adriatico sarà una grossa delusione, ma nulla vieta che sia proposto immediatamente un disegno di legge specifico per il problema, sulla base della tante sentenze della magistratura di ogni livello, che giocano a favore della richiesta.

Passiamo ora a parlare di Coppa America.

Com’è noto, la prossima edizione, vinta dal consorzio svizzero del patron Ernesto Bertarelli – elvetico di adozione, ma di nascita e formazione velica romana – si dovrebbe disputare in Mediterraneo. Questa volta, qualsiasi sia la zona che sarà prescelta, la vela italiana ed europea potrà essere presente in forze. Tutti auspicano che i team di “Luna Rossa” e “Mascalzone Latino” siano in regata. Chi segue, su questa rivista, le cronache sportive del nostro Paolone Venanzangeli sa tutto, di ciò che è successo e delle ipotesi che si prospettano. In questa sede, vogliamo solo ringraziare Patrizio Bertelli e Prada per la bella avventura che ci hanno fatto vivere per molti mesi. Il team guidato da Francesco De Angelis è stato eccezionale.

Anche questa volta, manovre perfette, impegno adeguato, ma la “Luna Rossa” non poteva dare di più. Nelle regate decisive per entrare nelle semifinali degli sfidanti, gli avversari avevano quell’andatura in più per vincere.

In proposito è stato detto tutto e di più, comunque siamo orgogliosi di voi. Ora vogliamo sperare che Bertelli non demorda e ripresenti la sfida di “Luna Rossa” con orgogliosa baldanza. Ci è piaciuta anche l’allegra partecipazione di “Mascalzone Latino”, sfrontato nel confronto con tanti mostri sacri, ma proprio per questo simpatico a tutti. Paolo Cian aveva un equipaggio da mettere a punto, come la barca. Ha fatto preziosa esperienza.

Noi tutti abbiamo poi tifato “Alinghi”.

Tanto di cappello a Russell Coutts, bravissimo, ma nella nostra scelta hanno giocato anche la romanità di cuore di Ernesto Bertarelli e la prospettiva di avere la disputa della prossima Coppa America in Italia o quanto meno in Mediterraneo. La scelta sta ora al Consorzio di Bertarelli, che tutti corteggiano senza pudore. Liguria, Toscana, Lazio, Campania, Veneto: tutti cercano di convincere il patron svizzero ad andare da loro. Allora noi lanciamo un’idea.

Parliamo ampiamente, nel Nautimondo di questo fascicolo, dei programmi di Sviluppo Italia nella portualità turistica attraverso la società Italia Navigando, sua emanazione. Considerato che i suoi programmi sono tesi alla ristrutturazione e al rilancio dei porti pubblici esistenti, da adeguare alle necessità del diporto; considerato che tutti i team partecipanti alla Coppa America dovranno allenarsi in Mediterraneo e specialmente nelle acque dell’area prescelta; considerato il giro vorticoso di miliardi creato da questa manifestazione di grande interesse mondiale, addirittura in grado di influire positivamente sul PIL del paese ospitante: perché non far diventare protagonisti i porti italiani, organizzando come si deve la presenza di tutti i team degli sfidanti e del difensore in una rete di approdi messa a punto per allenamenti e regate?

Qualsiasi sarà la scelta del Consorzio di “Alinghi”, i porti italiani possono svolgere un ruolo importantissimo, dimostrando con la loro efficienza e organizzazione di meritare non solo di divenire base d’allenamento dei team, ma anche la visita di sportivi e turisti appassionati di vela da tutto il mondo. C’è da fare una grossa operazione di marketing e offrire sostanza, con la stessa quasi perfezione neozelandese. Da tale iniziativa, i nostri approdi godrebbero di un lancio promozionale eccezionale, in una situazione ottimale, proprio quando tutto il mondo della vela sarà costretto a guardarci.

Fallire l’appuntamento sarebbe stupido e dannoso.

Attualmente è solo un’idea, forse emozionale, in un momento che richiede ottimismo. Ma Massimo Caputi, amministratore delegato di Sviluppo Italia e presidente di Italia Navigando, è un uomo di marketing e un organizzatore.

È certamente in grado di raccogliere la sfida: lavorare tutti insieme è sicuramente meglio che cercare di prevalere l’uno sull’altro. Quel che ci vuole è un sistema di porti. Esattamente il pensiero di Caputi.

Questo testo, se non si riferisce al numero di Nautica correntemente in edicola, viene pubblicato esclusivamente a fini storici e le opinioni espresse potrebbero non coincidere più con quelle della Direzione e/o della Redazione di Nautica Editrice Srl

Indice articoli presenti in questo numero

1
Lago d’Iseo: Porto di Lovere
rubrica: Approdi e residenze | annata: 2003 | numero: 492 | pagina: 214

2
Marina di Torre Olevola
rubrica: Approdi e residenze | annata: 2003 | numero: 492 | pagina: 214
3
Coppa America: Finalmente Europea
rubrica: Attualità | annata: 2003 | numero: 492 | pagina: 100
4
La tassa di stazionamento sarà abolita dal 2003 – Coppa America: un’occasione da non perdere
rubrica: Attualità | annata: 2003 | numero: 492 | pagina: 98
5
La borsa del nuovo: Il mercato del 2003
rubrica: Borsa nautica | annata: 2003 | numero: 492 | pagina: 281
6
Attrezzature di coperta – 9: Il bompresso
rubrica: Didattica e tecnica | annata: 2003 | numero: 492 | pagina: 136
7
Direttamente dagli anni ’60: Runabout: un mito che resiste
rubrica: Didattica e tecnica | annata: 2003 | numero: 492 | pagina: 126
8
L’arte del fai-da-te: Costruirsi la barca
rubrica: Didattica e tecnica | annata: 2003 | numero: 492 | pagina: 130
9
Motori fuoribordo: I magnifici sette
rubrica: Didattica e tecnica | annata: 2003 | numero: 492 | pagina: 140
10
Barca usata? Ora anche in leasing
rubrica: Giri di bussola | annata: 2003 | numero: 492 | pagina: 212
11
Cartello e Jolly Drive: nuove trasmissioni per i motori Yanmar
rubrica: Giri di bussola | annata: 2003 | numero: 492 | pagina: 206
12
Conam: nel 2002 aumento di produzione del 25%
rubrica: Giri di bussola | annata: 2003 | numero: 492 | pagina: 202

Scritto da: