Sommario

  • Nell’editoriale del numero di novembre, Lucio Petrone ci offre un’analisi del Salone di Genova, descritto come positivo sotto tutti gli aspetti. La speranza che la nautica potesse contare su un trend positivo del mercato e una crescita dell’utenza a Genova sono state pienamente soddisfatte. L’esposizione è stata un success di pubblico, ha ottenuto un ampio consenso politico, economico e sociale. La nuova legge sulla nautica è forse la base di questo momento di ripresa, Lucio Petrone ci svela le ragioni di tale risposta alla nuova normativa e soprattutto ci offre un’analisi delle probabili reazioni future. Nell’editoriale di Novembre i nostri lettori troveranno anche alcune riflessioni dedicate al mercato nautico italiano, per il quale il Salone di Genova è la cartina tornasole.
  • L’Utenza. Franco Bechini, di rientro da un soggiorno in Albania, ci offre una riflessione sulle prospettive legate al condono edilizio per quanto riguarda tutte quelle costruzioni abusive realizzate sul demanio marittimo. Perché dopo un soggiorno in Albania? Perché in quel paese le costruzioni abusive sul demanio marittimo sono demolite e lasciate in mostra per scoraggiare nuovi abusivi. Il messaggio Bechini lo indirizza al nostro Presidente del Consiglio, ma in realtà le sue riflessioni sono come sempre preziose per tutti noi.
  • Sul numero di Nautica di novembre Nautica offre ai suoi lettori il resoconto del salone internazionale di Genova, con foto e schede tecniche di tutte le novità esposte da cantieri, importatori e aziende del settore, divise per categoria.
  • Paolo Venanzangeli ci racconta il Campionato Mondiale Classi Olimpiche. L’oro del Tevere. Chiusura trionfale dei mondiali di vela olimpica a Cadice per la vela azzurra, con il titolo nella classe 470 di Gabrio Zandonà e Andrea Trani e la qualifica olimpica delle classi Tornado, 49er, Star, Mistral maschile e Yngling.
  • Preparazione invernale. Il letargo del fuoribordo. In questo periodo, tra i tanti ricordi legati al mare della scorsa estate, può pure nascondersi qualche insidiosa dimenticanza. Per esempio, quella che il motore fuoribordo deve essere messo in condizioni di affrontare la lunga sosta invernale nel migliore dei modi. Vediamo insieme come attraverso questo accattivante articolo di Corradino Corbò.
  • I pulitori per la nautica. Occhio all’etichetta. Mantenere la barca pulita non è solamente questione di estetica, al contrario, è essenziale per una migliore conservazione di tutte le componenti della barca stessa. Una buona manutenzione e un’accurata pulizia periodica posono garantire alla nostra imbarcazione, spesso frutto di grandi sacrifici, di rimanere pressochè inalterata nel tempo. Analizziamo alcuni pulitori specifici per la nautica e la legge che regolamenti questi prodotti con la valida guida di Franco Bechini.
  • “Bona Fide”. Una farfalla a Parigi. Paolo Venanzangeli ci parla di “Bona Fide”, progettata da Charles Sibbick e costruita sull’isola di Wight nel 1899, dopo uno splendido restauro eseguito dal Cantiere Navale dell’Argentario, per l’Associazione Cerida Yachting Club è tornata a navigare.
  • Un cantiere nautico in Kenya. Barche e leopardi. Luca Sonnino Sorisio accompagna i nostri lettori in un viaggio in Kenya, precisamente a Diani, per conoscere Mario Scianna, un nostro connazionale che, senza alcuna preparazione specifica, ha impiantato un cantiere nautico per realizzare imbarcazioni per diving center, attività alla quale si dedica attivamente da circa vent’anni. Oggi, grazie all’esperienza acquisita, il cantiere è in grado di realizzare “one off” di ogni tipo.
  • Nella rubrica Vela Libera, Paolo Venanzangeli ci parla delle grandi regate intorno al mondo, ma in particolare dell’annuncio che Tracy Edwards ha lanciato di recente, nel quale si evince che organizzerà nel 2005 due regate in equipaggio intorno al mondo riservate a multiscafi. Naturalmente la notizia ha sollevato l’indignazione di Peyron, organizzatore e fondatore di The Race.
  • Paolo Venanzangeli ci propone il resoconto dei seguenti eventi sportivi: 35° Barcolana, Campionato Mondiale Mumm 30, Mondiale J22, Motor Yacht d’Epoca a Imperia, Saint Tropez Prada Challenge for Classic Yachts 2003, Italiano Este 24, Grand Soleil Cup, Moby Cup, Little America’s Cup, Moet Cup a San Francisco, Centomiglia Junior- Sail Parade, Campionato Europeo UFO 22, Minitransat.
  • Nautica ha provato per voi, scoprendone pregi e difetti, le seguenti imbarcazioni: Lagoon Lagoon 380, Cantiere Navale Camuffo Camuffo M/Y C 60, Albemarle Boats Albemarle 410 EX, Cantieri di Sarnico Sarnico 43, Sciallino Sciallino 34 Fisherman, Cantiere Navale Patrone Moreno Patrone 30.
  • La rubrica “Una barca per tutti”, che comprende i piccoli annunci, affronta i seguenti argomenti: il charter: agenzie e proposte di noleggio e itinerario in barca scuole e patenti: indirizzi; Il Consulente l’usato: consigli e suggerimenti sulla manutenzione delle barche, le schede delle barche di una volta e intervista ad un broker; pagine blu.

Editoriale

43° Salone Nautico Internazionale di Genova

UN SALONE POSITIVO SOTTO TUTTI GLI ASPETTI

La speranza della nautica in un trend positivo del mercato e in una crescita dell’utenza sono state pienamente soddisfatte dalle risultanze del Nautico di Genova. L’esposizione non solo è stata un successo di pubblico (350.000 visitatori, +12% rispetto al 2002), ma ha ottenuto un vasto consenso politico, economico e sociale anche più importante in prospettiva.
La base sarà la nuova legge sulla nautica (Muratori-Germanà, Perlini-Cutrufo), n. 172, 8 luglio 2003, entrata in vigore il 29 luglio scorso, con delega al Governo di emanare alcuni decreti attuativi, entro 180 giorni, e il definitivo Codice, entro un anno. Approvata in tutte le votazioni all’unanimità, cioè col favore di tutte le forze politiche, è volta alla semplificazione, al rispetto del diportista e dovrebbe assicurare al settore un buon futuro. Oltre a tradurre in un unico testo le nuove e le precedenti norme rimaste in vigore (e ad aggiustare alcuni evidenti errori di scrittura dei testi, vedi moto d’acqua), sarà, infatti, l’occasione per armonizzarle con il quadro normativo comunitario, per revisionare le patenti, per rafforzare i controlli sul mercato, migliorare l’informazione verso l’utenza, dare spazio in sede scolastica alla cultura e all’educazione marinara.

Tutto bene, purché la volontà parlamentare di semplificazione e progresso, così chiaramente espressa nell’articolato, non sia immolata sull’altare di interessi mascherati dalle parole sicurezza e responsabilità, facendo rientrare dalla finestra assurdi adempimenti spazzati via dal D. L.vo n. 436 del ’96.

Il cordone ombelicale con il Codice della navigazione è stato tagliato, ma rimangono alcune convenzioni internazionali da rispettare. Né va dimenticato l’obbligo, che scaturisce dalla vigente legge quadro sul turismo, di riconoscere a gran parte delle aziende e servizi della nautica la loro figura di operatore turistico. L’importante è che le norme siano eguali per tutti, chiare, ragionevoli, e per quanto ci interessa rispettose dei diritti dei cittadini diportisti e degli operatori nautici. Noi italiani siamo perfetti nel teorizzare, così, molto spesso, non teniamo conto di ciò che avverrà dopo, in fase di applicazione, dove sovente si vengono a creare attività o poteri parassitari a danno della gente, dell’utenza.

Ci siamo lasciati trasportare dalla foga e ce ne scusiamo. Non dobbiamo certo insegnare nulla agli ottimi funzionari ministeriali che già stanno lavorando a questo scopo, ma vogliamo solo ricordare, a titolo d’esempio, ciò che è successo trentadue anni or sono, con la legge n. 50/71. Furono varate, allora, norme molto fiscali per la navigazione da diporto, sancendo l’obbligo di avere a bordo le dotazioni di sicurezza.

Questo fu l’indirizzo del Ministero e delle CP, poi tradotto nel Regolamento di sicurezza per il diporto. Forse voleva essere un mezzo per rafforzare il Corpo, ma questo, non disponendo né di uomini né di mezzi adeguati, non poté svolgere i necessari controlli.

Così, a parte la Finanza, preesistente, con lo spiraglio dell’intervento “in concorso”, si inserirono molti altri corpi di polizia a mare, che ora dispongono di vere e proprie flotte, con grande azione di disturbo sul diporto.

Se, invece, avvalendosi della discrezionalità lasciata agli Stati sottoscrittori dalle convenzioni internazionali, si fosse stati più morbidi sul diporto, consigliando e non imponendo le dotazioni, secondo la filosofia anglosassone, la più intelligente, ma non per questo meno severa ed efficace, il conduttore si sarebbe assunto tutte le responsabilità, con tutte le conseguenze civili, penali e assicurative. Al momento di un’infrazione si controlla tutto. Allora sarebbe nata la cultura della sicurezza, che ai nostri giorni manca totalmente o quasi. Non sarebbe il caso di riparare, nelle maglie del nuovo Codice?

“La legge è il frutto di un’iniziativa parlamentare – ha sottolineato il Viceministro ai Trasporti Tassone – e assume un significato particolare, che supera le norme tecniche e apre a una nuova filosofia di cultura del mare”. Lo speriamo vivamente e confidiamo in lui, essendo sua la delega per la Navigazione.

Frattanto, il Salone di Genova crescerà, diventerà più grande e affascinante, grazie ai previsti nuovi spazi a mare, con investimenti per circa 43 milioni di euro della Fiera di Genova S.p.A., più numerosi altri interventi di adeguamento espositivo, come ha illustrato il suo presidente Gattorno. Mentre sono già stati stanziati dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, altri 22 milioni di euro “a testimonianza – ha detto il Ministro Lunardi – della credibilità degli impegni che il Governo e il Dicastero competente stanno assumendo per l’immediato futuro”.

Avremmo voluto maggiori dettagli sull’attuazione del piano dei cento porti, a suo tempo annunciato da Berlusconi.

A quanto sembra, sarà compito di Italia Navigando, braccio operativo nel settore di Sviluppo Italia, che ha già stipulato convenzioni con numerose Regioni e singole realtà portuali sparse un pò dovunque in Italia. Resta da sapere se I.N. è aperta a collaborazioni con altri enti che già avevano presentato progetti di rete, come l’Ucina.

Il Ministro per l’attuazione del programma di Governo, Scaiola, si è domandato, al Salone, se non sia il caso di ripensare a un Ministero del Mare, che forse meglio potrebbe seguire e agevolare tutte le attività del settore. “Nautica” lo sostiene da quando c’era ancora il Ministero della Marina Mercantile e ci sembra assurdo che un paese immerso e condizionato dal mare come il nostro, abbia potuto dimenticarlo.

Anche i DS hanno detto la loro, attraverso il Presidente D’Alema: “La nautica non è più vista come un’attività di élite, deve essere un’opportunità per tutti”. Con lui il settore, da qualche anno, ha infranto un pesante tabù, ricordiamolo.

Per quanto riguarda l’attività produttiva, ne ha parlato Paolo Vitelli: registra un ulteriore incremento, con un contributo al Prodotto Interno Lordo di oltre 2 miliardi e 150 milioni di euro. Rispetto al 2002, il turn over ha registrato un incremento del 10%, restiamo secondi al mondo per giro d’affari dopo gli Stati Uniti, siamo primi in Europa. La leadership nelle grandi barche rimane saldamente nelle nostre mani.

Che accadrà, l’anno prossimo, quando l’Ucina dovrà rinnovare la sua presidenza? Se lo chiedono in molti, perché, ed è anche il nostro pensiero, sostituire Paolo Vitelli non sarà facile e per riconfermarlo andrebbe ridimodificato lo statuto associativo.

Anche in questa elezione i giochi sono già cominciati, tuttavia è presto per parlarne.

Le risultanze pratiche della Mostra? Sicuramente positive e per scaramanzia non diciamo “molto”, anche perché, come in tutti i saloni, c’è stato qualche cantiere deluso, che avrà modo di riflettere per avviare una ripresa. Quali barche sono andate di più? Un pò tutte, fortunatamente, e quindi non solo quelle grandi, considerando che circa il 70% delle unità esposte non superava i 10 metri di lunghezza. Ce n’era per tutte le borse, da gommoncini o barchette aperte iniziali, che costavano tra i 500 e i 1.000 euro (e altrettanti per il necessario motorino), a barche miliardarie, con motorizzazioni mostruose. Perciò vi si potevano comprare anche scafi economici, specie dai cantieri che costruiscono nel Mezzogiorno, al Sud, dove l’offerta di vetroresina risulta più a buon mercato. E molti di questi erano esposti nel padiglione esterno, quello ricavato sull’area dei posteggi, a Piazzale Kennedy, che però risultavano un pò avulsi dal resto della mostra e penalizzati nel numero dei visitatori. È stata un’ottima soluzione per creare più spazio espositivo, ma va ottimizzata.

Le barche costano troppo? Forse sì, ma molto dipende anche dal prodotto che si pretende, dalla qualità, dalla garanzia del nome, dalla tipologia più o meno di moda.

Da un punto di vista tecnico, invece, questo si può definire il Salone degli open. Ci riferiamo ovviamente ai grandi motorcruiser, ai superyacht, che abbandonando le sovrastrutture del fly offrono oggi scafi egualmente grandi, confortevoli e più sportivi. Sono unità che consentono una maggiore socializzazione a bordo, pur conservando sottocoperta quella privacy che sta particolarmente a cuore agli armatori. Alcune nuove linee open di cantieri famosi sono state lanciate in questa occasione e altri modelli saranno presentati al prossimo Boot di Dusseldorf.

Questo testo, se non si riferisce al numero di Nautica correntemente in edicola, viene pubblicato esclusivamente a fini storici e le opinioni espresse potrebbero non coincidere più con quelle della Direzione e/o della Redazione di Nautica Editrice Srl

Indice articoli presenti in questo numero

1
Porto Rossi a Catania
rubrica: Approdi e residenze | annata: 2003 | numero: 499 | pagina: 268

2
43° Salone Nautico Internazionale di Genova: Un Salone positivo sotto tutti gli aspetti
rubrica: Attualità | annata: 2003 | numero: 499 | pagina: 100
3
Chrysler PT Cruiser: Originalità made in USA
rubrica: Autonautica | annata: 2003 | numero: 499 | pagina: 270
4
A vela sul lago
rubrica: Broker & Charter | annata: 2003 | numero: 499 | pagina: 370
5
Charter alle Galapagos: Incontri ravvicinati
rubrica: Broker & Charter | annata: 2003 | numero: 499 | pagina: 368
6
Regata per tutti
rubrica: Broker & Charter | annata: 2003 | numero: 499 | pagina: 371
7
Speciale fine anno
rubrica: Broker & Charter | annata: 2003 | numero: 499 | pagina: 371
8
Timonare ai Caraibi
rubrica: Broker & Charter | annata: 2003 | numero: 499 | pagina: 370
9
Week end invernali
rubrica: Broker & Charter | annata: 2003 | numero: 499 | pagina: 370
10
I pulitori per la nautica: Occhio all’etichetta
rubrica: Didattica e tecnica | annata: 2003 | numero: 499 | pagina: 192
11
Preparazione invernale: Il letargo del fuoribordo
rubrica: Didattica e tecnica | annata: 2003 | numero: 499 | pagina: 186
12
Chaparral Boats: una gamma per tutti i gusti
rubrica: Giri di bussola | annata: 2003 | numero: 499 | pagina: 264

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