Sommario

  • Nell’editoriale di maggio Lucio Petrone analizza lo stato del mercato nautico, il quale rivela sicuramente una fase di stasi, ma che nonostante tutto non si rivela un quadro del tutto negativo. Il nostro editorialista ci parla dei programmi di sviluppo attualmente in atto per favorire la crescita del mercato di nostro interesse, come per esempio, gli importanti investimenti in infrastrutture per impianti e portualità turistica. Molte le iniziative locali, mentre i cantieri lavorano a pieno ritmo per le consegne di fine primavera. Lucio Petrone non perde l’occasione per ricordare che la crescita del nostro settore passa inevitabilmente per l’adeguamento della normativa e per l’incremento dei posti barca disponibili.
  • Nautica presenta un’iniziativa editoriale di sicuro interesse per tutti gli appassionati, infatti, dal prossimo numero i nostri lettori potranno scegliere tra la normale copia che acquistano abitualmente, e la copia con un DVD, primo numero di una collana dedicata al mare e alla navigazione. Un prezioso strumento per approfondire le proprie conoscenze tecniche che sarà disponibile dal prossimo numero a 15,00 Euro compresa la rivista.
  • L’Utenza. Franco Bechini sul numero di maggio ci parla della nuova redazione mobile di Nautica. Si tratta di un nuovo furgone che permetterà al nostro inviato di spostarsi più agevolmente sulle città rivierasche italiane e non, per portare a termine le sue preziose inchieste. Bechini ne approfitta per ripercorrere anche la storia degli inviati di Nautica a bordo di furgoni, a cominciare da Mauro Mancini e il suo pulmino Volkswagen.
  • Free Life’s Log. Il diario del nostro inviato tra i vagabondi del mare. Silvio Dell’Accio, attualmente in transito da Cipro in Grecia, ci racconta le sue avventure da vagabondo del mare, nelle quali si inseriscono sempre una gran quantità di personaggi interessanti e tutti con storie da raccontare.
  • Confronto all’americana. Fisherman alla sbarra. Sotto la lente, dieci nuove imbarcazioni concepite per la pesca d’altura, capaci tuttavia di rivaleggiare autorevolmente con i più blasonati cruiser della stessa fascia di lunghezza.
  • Nuove leggi, nuove economie, nuove architetture – 2. Il Family- Cruiser. Dopo aver presentato su Nautica 501 la versione open del Caber 33, Vittorio Lombardi ci mostra come sia possibile trasformare il “natantone” esente in una vera e propria casa al mare, di ben 45 metri quadrati di superficie e altrettanti di terrazza, utilizzabile tutto l’anno e in ogni condizione.
  • Tecnica di governo. Il timoniere invisibile. Se correttamente usati, tutti gli strumenti elettronici offrono un notevole aiuto al navigante. Ma pochi si rivelano utili come l’autopilota, soprattutto quando questo è parte di un sistema integrato.
  • Media traina d’altura. Predatori vari spada compresi. Non si smette mai di imparare: anche per la pesca vale questa regola. L’autore, Fabrizio Bonanni, ci illustra una nuova tecnica di traina per ovviare alle apparenti mutate abitudini dei predatori presenti nei nostri mari.
  • Expert Olimpyc Garda 2004. Prova d’autore. L’appuntamento olimpico è stato il filo conduttore di questa edizione delle regate del Garda, che ai cinque cerchi sono legate quest’anno, sia dall’imminenza dei giochi di Atene, che dalla speranza di esserne un futuro palcoscenico.
  • Il Lago Maggiore in gommone. Il Giardino dei Borromeo. Un gommone, un fine settimana a disposizione e la voglia di andare a scoprire uno dei laghi più grandi – il secondo per estensione dopo quello di Garda – della nostra bella Italia: il Lago Maggiore. È bastato ciò per spingerci a navigare in questo specchio acqueo, una volta chiamato Verbano, il più a occidente dei bacini subalpini, attorniato da piccoli laghi talvolta molto vicini come quelli d’Orta e Mergozzo. Le sue sponde appartengono alla Lombardia, al Piemonte e, nella parte settentrionale, alla Svizzera.
  • Ischia. Sole, mare e salute. Conosciuta e apprezzata già in epoca Romana per la bellezza delle sue coste e le capacità terapeutiche delle numerose terme sparse sul suo territorio, nel corso degli anni Ischia ha incrementato le proprie capacità ricettive, divenendo una delle mete più ambite ed economiche per gli amanti del mare, per i subacquei e per chi vuole rilassarsi seguendo un programma di cure termali.
  • Albania. Un paese che cambia. Un Paese tutto da scoprire, che dispone di potenzialità enormi per una nautica tutta nuova e per il turismo nautico. Che ancora debbono nascere e sono da inventare.
  • Dubai Boat Show 2004. Il futuro sul mare. Cuore commerciale degli Emirati Arabi Uniti, capitale mediorientale dell’hi-tec, crocevia degli affari legati al petrolio ecc., Dubai si appresta ora a divenire anche un importante polo turistico, il cui sviluppo sarà indissolubilmente legato a quello del diporto nautico, con risvolti oltremodo interessanti.
  • Vela libera. Paolo Venanzangeli ci parla delle Sfide, o meglio dei primi passi verso la prossima edizione della Coppa America che sono stati fatti proprio dai sindacati italiani. La prima mossa è stata quella di Francesco De Angelis, che pur sorridente aveva annunciato la mancata partecipazione di Prada alla prossima edizione della Coppa, sapendo però che per lui certo non sarebbe mancata l’occasione per gareggiare ancora. Venanzangeli ci svela i retroscena dei preparativi della prossima Coppa America e i giochi di sindacati e uomini coinvolti in questa splendida avventura.
  • La rubrica dello sport è dedicata alla settimana internazionale Audi Vela D’altura. Senza vento. La tradizionale manifestazione d’apertura della vela d’altura, tornata nelle acque di Alassio, non è stata allietata dal solito vento, caratteristica saliente della baia ligure. Sempre nelle pagine dedicate allo sport, il resoconto delle seguenti regate: Pasquavela, il tradizionale appuntamento all’Argentario è stato caratterizzato da vento e grande competizione. Inoltre, Venanzangeli ci segnala le regate da seguire con maggiore attenzione, tra le quali troviamo il Circuito Italiano Audi Mumm 30. Nella rubrica Giri di Boa notizie dal mondo dello sport e dalla vela in particolare, incontri e meeting sportivi e il resoconto della Bank Farr 40 Euromed.
  • Nautica ha provato per voi, scoprendone pregi e difetti, le seguenti imbarcazioni: Fratelli Marchi Sloop Marchi 168, Fipa Italiana Yachts Maiora 23, Bavaria Yachtbau Bavaria 37, Linssen Yachts Linssen 380 Aft Cabin, Regal Marine Industries Commodore 3060 Express, Quicksilver Commander 630 WA. La rubrica “Una barca per tutti”, che comprende i piccoli annunci, affronta i seguenti argomenti: scuole e patenti: indirizzi; Il Consulente l’usato: consigli e suggerimenti sulla manutenzione delle barche, le schede delle barche di una volta e intervista ad un broker; pagine blu.

Editoriale

Un momento di stasi nel mercato, ma nonostante tutto

IL QUADRO NON E’ NEGATIVO

Sarà perché la stagione è in ritardo o ancor più per il difficile momento politico ed economico nazionale e mondiale, fatto sta che, quasi a fine aprile, quando scriviamo queste note, il tradizionale risveglio di primavera del mercato nautico ancora non c’è stato.
E quindi l’utente nautico rimane guardingo, in attesa, anche se il settore, malgrado tutto, continua a progredire. Ci sono, infatti, in atto, tutta una serie di importanti investimenti in infrastrutture per impianti e portualità turistica, dalla Liguria alla Toscana, alla Campania, alla Sicilia, al Nord Est dell’Adriatico.

A livello locale, un pò ovunque, nascono iniziative, dirette e indotte, e quasi tutti i nostri cantieri lavorano a pieno ritmo per l’imminente consegna degli ordini acquisiti nel 2003 e 2004. Tutti sono convinti che se si avesse un adeguato numero di nuovi posti barca assisteremmo a un boom delle costruzioni.

Quello degli ormeggi resta il nostro tallone d’Achille, il problema più importante da risolvere.

Ai saloni del prossimo anno, ancor più che in passato, chi potrà assicurare il posto d’ormeggio venderà anche la barca, specie nella fascia delle grandi barche. E questo sarà un momento di confronto anche per i broker, con tanti nuovi operatori aggressivi e determinati, presenti in prima persona un pò ovunque, alla caccia, non all’attesa del cliente.

Distratti da tanti eventi, non tutti hanno ben recepito che da qualche giorno i paesi aderenti all’UE sono divenuti 25 e, per quanto riguarda la nautica, i loro cittadini, ma anche molti operatori, sono tutti nostri potenziali clienti: molti di loro si rivolgeranno al Mediterraneo e specie all’Adriatico. Fare dell’Italia, adesso, la darsena dell’Europa sta solo alla nostra capacità e intelligenza, anche se dubitiamo che la lotta politica, aspra oltre ogni logica, possa trovare spazi per interessarsene.

Ancora una volta sarà l’imprenditoria privata a doversene far carico e già in molti ci stanno pensando.

Il quadro complessivo è perciò tutt’altro che negativo, anche se la preoccupazione per la situazione economica italiana e generale resta notevole e non potrebbe essere diversamente.

Come dicevamo, per il momento, a fine aprile, è tutto fermo, ma siamo certi che a giugno non ci saranno più barche o motori disponibili sul mercato.

A questo punto dell’anno l’invenduto è costituito più che altro da ordini che sono decaduti e sono quelle le barche proposte in genere ai saloni nautici di primavera. Le disdette ci sono state anche per barche grandi, ma i nostri costruttori hanno imparato a loro spese in passato, che l’elasticità della produzione è la chiave della sopravvivenza. Il discorso si fa invece più difficile per gli importatori, costretti a sottoscrivere contratti in anticipo per non correre il rischio di non ricevere le barche.

La tendenza di gran parte degli armatori per il 2004 è quella di continuare a utilizzare la propria vecchia unità, magari accessoriandola maggiormente sul piano del comfort e della sicurezza della navigazione.

E abbiamo il riscontro di ciò nel mercato dell’accessorio, al momento particolarmente attivo, e da tutti i cantieri di riparazioni e refitting pieni di lavoro all’inverosimile.

Non c’è molto mercato neanche per l’usato, tranne che per imbarcazioni di una qualche importanza dimensionale o di nome affermato. Probabilmente sul comparto influiscono le nuove opportunità di finanziamento – con riduzione o abbattimento dell’IVA e la possibilità di spalmare il costo su più anni – che fanno orientare molti acquirenti sul nuovo, anche se si parla, ormai, di barche per il 2005. Sta funzionando molto bene il leasing italiano, ma anche quello francese, con bandiera transalpina, che affranca la barca utilizzata in Italia da moltissimi obblighi amministrativi e di sicurezza.

E, a proposito di sicurezza, non possiamo ignorare le notizie pubblicate da alcune riviste nautiche francesi, sulle circa 2.000 zattere autogonfiabili dell’Arimar vendute in Francia, dal 2001 al 2003, e trovate non rispondenti alle specifiche previste dalla normativa di quel paese. Il costruttore romagnolo si è obbligato a sostituirle tutte. La sua presenza e i suoi prezzi su quel mercato davano fastidio ad alcuni concorrenti e c’è stato un controllo. Ci auguriamo che per l’Arimar si sia trattato solo di un incidente di percorso e che il resto della sua produzione per il mercato italiano ed europeo rimanga al di sopra di ogni sospetto.

Ma chiediamo, a nome degli utenti italiani che hanno acquistato barche col leasing francese e quindi con bandiera francese, ma che rimangono fisse in Italia: saranno sostituite anche su di esse le eventuali zattere Arimar contestate in Francia? Pensiamo proprio di sì.

Questi sono i danni di una Direttiva europea che, nonostante le sue baldanzose certificazioni, di fatto ci ha riportato ai tempi del tipo conforme, dove, per molti costruttori e non solo di autogonfiabili, di conforme c’è a volte solo il prototipo.

E il discorso sulle zattere non si esaurisce, perché è reso d’attualità anche dal nuovo regolamento entrato in vigore il 17 ottobre 2002 che prevede il limite massimo di due anni, cioè il 17 ottobre 2004, per l’effettuazione di una visita speciale senza la quale non si potrà più tenere a bordo la vecchia zattera. In base a questa normativa, considerato che l’obbligo della zattera sussiste anche per i natanti quando navigano oltre le 3 miglia, ci troviamo davanti a un’operazione di alcune centinaia di migliaia di pezzi, che non potrà essere svolta con le normali attrezzature di revisione, ma richiederà un’organizzazione supplementare del lavoro. Conoscendo le abitudini nazionali, gran parte dei diportisti si ridurrà all’ultimo momento e le aziende, in tempi stretti come sono quelli che rimangono, sicuramente non saranno in grado di far fronte tempestivamente alle richieste di revisione.

Già ci sono in giro tante dichiarazioni di revisione che non rispondono a realtà, fatte solo con l’apposizione di un timbro, come dimostrano anche alcune sentenze della Magistratura, allora ci domandiamo: “Ma, con così poco tempo a disposizione e considerato che l’operazione va svolta anche una da rete d’assistenza non vastissima, queste zattere saranno poi veramente revisionate?”. E qui torniamo al solito discorso: chi controlla i revisionatori?

È un problema che “Nautica” si è posta più volte in passato. Siamo di fronte a qualcosa di serio o a una pagliacciata raschia quattrini?

Ci sembra che qualcuno abbia fatto un sontuoso regalo ai costruttori e relative reti di assistenza, inserendo una data limite perentoria in forma imperativa, dentro o fuori, mentre, come si può leggere nella nostra rubrica “Nautimondo”, il Comando Generale delle C.P. ne dà un’interpretazione più sensata. A bordo, dal 17 ottobre p.v. non sono più buone, ma chi vuole può sottoporle alla visita speciale successivamente a tale limite e, se idonee, riutilizzarle e non gettarle.

Ci sembra, inoltre, una forzatura aver ridotto la validità della revisione da tre a due anni. A scanso di responsabilità si prendono sempre decisioni sulla pelle dei diportisti.

Perché, nell’estensione del nuovo regolamento, non sono stati interpellati gli utenti, che rischiano la vita affidandosi ad apparecchiature obbligatorie di sicurezza a sorpresa: si aprirà, non si aprirà?

Naturalmente, com’è giusto che sia, è stata consultata l’Ucina, che rappresenta, benissimo, anche i costruttori di zattere. Ma essa rimane sempre la controparte dell’utenza, di quanti comprano le sue barche o usufruiscono dei suoi servizi.

Il fatto che esistano delle sinergie per normative utili a entrambi non può assolutamente far pensare agli enti amministrativi della nautica, che l’Ucina possa rappresentare anche gli utenti. Tutt’altro. È una specie di bestemmia etica. Anche in Italia l’utenza nautica va rispettata e tutelata, come avviene in ogni paese civile.

Frattanto stiamo studiando in Redazione – con tutte persone che vanno per mare e supportate da adeguati titoli di competenza e di studio – la bozza del Codice della navigazione che dovrebbe essere pronta entro luglio. Ci sono cose buone e altre da modificare, e altre ancora non prese in considerazione.

Daremo al più presto le nostre indicazioni al Ministero delle Infrastrutture Trasporti e Navigazione e non siamo affatto d’accordo su una fretta eccessiva nell’esecuzione della delega. Finalmente non viviamo più il terribile clima contro la nautica che si respirava nel 1992 e la Guardia di Finanza ha saputo rivedere in un’ottica adeguata ai tempi il ruolo della nautica, cercando si sostituire ai blitz un rapporto di stima e di collaborazione con l’utenza; l’arco parlamentare ha votato la legge n. 172/04 praticamente all’unanimità; tutti insieme cerchiamo di mettere a frutto le enormi potenzialità del settore a favore dell’economia e dello sviluppo sociale del Paese, senza perdere l’occasione del nuovo codice.

Questo testo, se non si riferisce al numero di Nautica correntemente in edicola, viene pubblicato esclusivamente a fini storici e le opinioni espresse potrebbero non coincidere più con quelle della Direzione e/o della Redazione di Nautica Editrice Srl

Indice articoli presenti in questo numero

1
La natantopoli dell’arcipelago
rubrica: Approdi e residenze | annata: 2004 | numero: 505 | pagina: 222

2
Un momento di stasi nel mercato, ma nonostante tutto: Il quadro non è negativo
rubrica: Attualità | annata: 2004 | numero: 505 | pagina: 114
3
Range Rover: Range Rover Autobiography
rubrica: Autonautica | annata: 2004 | numero: 505 | pagina: 242
4
La borsa del nuovo e dell’usato
rubrica: Borsa nautica | annata: 2004 | numero: 505 | pagina:
5
A pesca tutto l’anno
rubrica: Broker & Charter | annata: 2004 | numero: 505 | pagina: 314
6
Albasail.com
rubrica: Broker & Charter | annata: 2004 | numero: 505 | pagina: 312
7
Atlantis Yachting
rubrica: Broker & Charter | annata: 2004 | numero: 505 | pagina: 313
8
Bo.Ma. 2004
rubrica: Broker & Charter | annata: 2004 | numero: 505 | pagina: 330
9
BSB Charter, vela e motore
rubrica: Broker & Charter | annata: 2004 | numero: 505 | pagina: 313
10
Charter alle Baleari: Cuore del Mediterraneo
rubrica: Broker & Charter | annata: 2004 | numero: 505 | pagina: 310
11
Dreamsailing in Croazia
rubrica: Broker & Charter | annata: 2004 | numero: 505 | pagina: 312
12
Gli itinerari SNO Charter
rubrica: Broker & Charter | annata: 2004 | numero: 505 | pagina: 313

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