Sommario

  • Nell’editoriale di agosto Lucio Petrone Lucio Petrone ci propone un argomento che per il settore nautico sembra essere nuovo, ossia, il marketing. Il successo che il prodotto nautico made in Italy riscuote nel mondo, è il risultato di un industria fatta di creatività e di adattamento, nonché di frammentazione delle attività legate al settore che si sono sempre incontrate e insieme hanno permesso di far quadrare i conti. Oggi l’ampliamento dei mercati impone però, l’introduzione delle attività di marketing anche nel nostro settore. E proprio di marketing abbiamo discusso in occasione di un seminario frutto della collaborazione tra la nostra testata e l’Università, primo di una serie.
  • L’Utenza. Franco Bechini affronta il tema della considerazione delle barche piccole in ambiti nei quali si decide come e se sviluppare determinate aree dedicate al diporto. Inutile dire che coglie l’occasione per mostrare il suo disappunto su alcune scelte delle amministrazioni locali, che secondo lui sono in contrasto con lo sviluppo della nautica nel suo insieme, ossia, partendo dalle imbarcazioni più piccole.
  • Aree marine protette: la qualità delle acque alla prova dei numeri. Riserve-porti 6 a 3. Napoli – Piazza Vittoria batte l’Isola di Zannone, il porto di Imperia sbaraglia la riserva di Cinque Terre, Ortona sconfigge le Isole Tremiti. Pareggiano Taranto e l’area protetta di Porto Cesareo. Non sono ballottaggi elettorali né l’esito del campionato di calcio, ma i risultati del Monitoraggio Costiero del Ministero dell’Ambiente. Uno strumento unico in Europa, che finalmente fornisce alcuni dati certi sulle acque delle aree protette. Con molte sorprese.
  • Ai comandi di un bimotore. Manovre in porto. Se il sogno di tanti appassionati è rappresentato dai grandi spazi oceanici, il loro incubo è spesso rappresentato dagli spazi angusti del porto. Eppure, gli elementi fondamentali della manovra sono alla portata di tutti. Eccoli spiegati nella forma più elementare.
  • Dissalatori per tutti. Acqua azzurra, acqua chiara… Il dissalatore è uno degli equipaggiamenti di maggior successo negli ultimi anni, con una crescente diffusione, merito di alcune soluzioni che ne hanno ampliato il mercato, rendendolo alla portata di molte imbarcazioni, come cerchiamo di illustrare in questa analisi che guarda un pò alla tecnica e un pò al mercato.
  • Proteggere occhi e corpo. Agosto, sole mio non ti conosco. Dopo lo scafo e le attrezature impariamo a proteggere la cosa più importante che portiamo in mare: noi stessi. Sono sufficienti poche conoscenze e qualche accortezza per mettere al riparo pelle ed occhi dai danni causati dai raggi ultravioletti.
  • 18ft International Championship. Pura acrobazia. Organizzata dal VelamareSkiff, si è svolta a Palau la seconda tappa del tour mondiale dei 18 Piedi Australiani, con la presenza record di 23 concorrenti.
  • Vela classica sulla costa mediterranea francese. Le arzille signore. Come ogni anno, imbarcazioni che fanno ormai parte della storia della marineria, tornano a darsi battaglia in avvincenti e combattutissime regate, per la giogia dei loro armatori ed equipaggi e dei moltissimi appassionati che vengono ad ammirare le loro eleganti evoluzioni.
  • Le barche del Tirreno. Vele latine. Un tipo di armamento velico che deve le sue origini ai marinai Romani del periodo imperiale e un tipo di costruzione tipico del Tirreno, che nel corso dei secoli ha subito l’influenza dei popoli che s’affacciano sul Mediterraneo: questa è la vela latina, un’arte antica che scuole e regate stanno riportando in auge.
  • Gorino. In crociera per un fine settimana. Con la barca carrellabile dietro l’auto raggiungiamo i posti belli della bella Italia per navigarvi.
  • Nautica ha provato per voi, scoprendone pregi e difetti, le seguenti imbarcazioni: X-Yachts X-40, Riviera Group Riviera 47, R.B. Dereli Yachts Day Tripper 40, Elan Marine Elan Power E 35, Chaparral 10,67 Signature, Jeanneau Prestige 34 Open, Bayliner Ciera 285, Arvor Arvor 215, Boston Whaler 320 Outrage, Capelli Tempest 750 Top
  • Nautica è andata alla scoperta di Marsiglia e dei suoi calanchi. Fiordi mediterranei. Sembra impossibile che a poche miglia da una città come Marsiglia, con il suo grande porto commerciale e l’altrettanto attivo marina riservato alla pesca e al diporto, sia possibile trovare luoghi di tale suggestione e fondali incontaminati che nascondono una grande varietà e ricchezza di vita marina.
  • Free Life’s Log. Silvio Dell’Accio ci propone “Un racconto divertente”, avventure e disavventure di un vagabondo dei mari.
  • Vela libera. Paolo Venanzangeli ci parla dell’addio di Russel Coutts alla Coppa America, notizia che circolava già da un pò ma che di recente ha trovato conferma.
  • La rubrica dello sport è dedicata alla 52° Giraglia Rolex Cup: Altura Classica. Boom di partecipanti, con 190 barche provenienti da 15 nazioni, alla regata ormai storica che occupa il posto d’onore nel circuito d’altura del Mediterraneo.
  • Sempre all’interno di Nautica Sport la XIV Sardinia Rolex Cup: Sardegna iridata. Nelle acque di Porto Cervo, sono scesi in mare i migliori timonieri del mondo che, in rappresentanza di sette diversi paesi, si sono dati battaglia per il titolo mondiale a squadre.
  • Le pagine dello sport sono come sempre ricche di notizie dai campi di regata e dai circuiti di motonautica, in questo numero i nostri lettori possono trovare il resoconto della Gold Cup X-Yachts, I primi 25 anni, uno splendido raduno nelle acque elbane, ha festeggiato le nozze d’argento delle barche danesi con le regate. Ancora vela sportiva con la Settimana delle Bocche, Farr Mediterraneo, i Farr 40 hanno concluso il loro circuito mediterraneo, facendo riviviere la classica manifestazione smeraldina.
  • VII Argentario Sailing Week. Regine senza tempo. Fra tradizione e competizione, fra leggende e storie di avventure, le regine del mare sono tornate a illuminare il suggestivo scenario della baia di Porto Santo Stefano.
  • Audi Invitational Perpetual Challenge. Nuove frontiere. Le banchine dello Yacht Club Porto Rotondo si sono animate con gli equipaggi delle imbarfcazioni IMS che si sono contese il titolo dell’Audi Invitational.
  • Sempre tra le pagine dello sport notizie del campionato europeo Hobie Cat 16, XIV Trofeo Bracciano Star, Trofeo Città di Viareggio, Brindisi-Corfù, Classe H22, Memorial Gavagnin, IV Raduno velico della Costiera Amalfitana, Campionati Europei Laser 4000 e Laser 5000, 500×2 e il Mondiale motonautica dei bolidi del mare.
  • La rubrica “Una barca per tutti”, che comprende i piccoli annunci affronta i seguenti argomenti: il Charter scuole e patenti: indirizzi; Il Consulente l’usato: consigli e suggerimenti sulla manutenzione delle barche, le schede delle barche di una volta e intervista ad un broker; pagine blu.

Editoriale

In un mercato nautico sempre più professionale

PARLIAMO DI MARKETING

L’imprenditoria nautica ha dimostrato, in questi decenni, grande ingegnosità e stupefacenti capacità di adattamento anche alle situazioni più avverse, e perciò non deve imparare nulla da nessuno. Tanto di cappello, il resto è retorica.
Non a caso, la nautica è un comparto produttivo anomalo rispetto a tutti gli altri. Forse ciò è avvenuto perché, più che in altri settori, si è venuto a creare un insieme assai integrato tra attività artigianali e semi industriali. Tra costruzione, riparazione, refitting, rimessaggio, sorveglianza, servizi e manutenzione, vendita dell’usato, attività d’agenzia per le pratiche, brokeraggio e noleggio di banchina, di lavoro diretto e indiretto che comunque gira tutto e sempre attorno alle barche, alla fine dell’anno i conti tornano, altre entrate hanno compensato eventuali mancati guadagni. Questo perché nella nautica prevale ancora una dirigenza fatta di persone che magari non sanno parlare ma nel loro lavoro sono artisti e professori. Ogni operatore – spesso con grande, enorme sacrificioe pagando di persona – ha realizzato, ha fatto, si è imposto, creando la sua azienda magari dal nulla.

Questa impronta popolare e creativa ha donato al settore una vivacità e un’attenzione all’innovazione che spiegano ampiamente il successo incontrato in tutto il mondo dalle nostre barche, la leadership quantomeno d’immagine conquistata. Ed è un look ampiamente copiato, magari a malincuore, da altre cantieristiche che pur hanno grandi tradizioni marinare alle spalle. Tutti, in questi anni, si sono ispirati alla produzione italiana e puntuali vengono al Salone di Genova a studiare l’appeal dei nuovi modelli italiani, dagli Usa come dal Sud Est asiatico e dal resto d’Europa.

Ma proprio nel successo c’è la necessità di una crescita, resa necessaria dall’ampliarsi dei mercati, da quella globalizzazione che la nautica italiana ha imparato a cavalcare da oltre un decennio. Si può dire che la globalizzazione nel settore delle barche l’hanno inventata gli italiani.

È un’affermazione avventata?

Forse, ma noi che seguiamo puntualmente i nostri cantieri nei saloni esteri e ne siamo severi giudici, possiamo affermarlo. Abbiamo superato in ciò inglesi e francesi proprio per la nostra maggiore vitalità e inventiva, diventando i maggiori partner di tutti i più importanti saloni nautici del mondo. Siamo i maggiori costruttori di superyacht a livello globale, siamo i secondi costruttori di barche dopo gli Usa, diamo un contributo di oltre 2 miliardi di euro al prodotto interno lordo italiano.

È vero che le statistiche possono essere lette in chiavi diverse, come insegna il celebre esempio dei polli, dove c’era chi ne mangiava molti e chi non ne mangiava affatto, ma da quando l’Ucina, l’associazione dei costruttori, con l’avvento delpresidente Vitelli e poi del segretario Pollicardo, ha elaborato dati statistici affidabili, la realtà della nautica italiana è venuta alla luce con tutta la sua importanza.

In questi anni siamo cresciuti e molto, siamo diventati affidabili, abbiamo conquistato una buona fetta del mercato internazionale. Ora però, anche per effetto di eventi politici ed economici, europei e mondiali, abbiamo la possibilità di crescere ancora.

Guardando alla situazione in chiave economica, le aziende, almeno quelle che vogliono assicurarsi un futuro, devono fare una scelta di fondo: puntareai grandi numeri e ai grandi mercati, come hanno fatto finora i costruttori americani, che già sul grandissimo mercato interno avevano uno sbocco di piena soddisfazione, oppure rimanere su produzioni specializzate o di nicchia, con pochi numeri e grande qualità settoriale. La scelta riguarda tutto il made in Italy, tutta la fashion, anche le barche che fanno stile e delle quali le inchieste Rai si dimenticano.

Gli economisti si affannano a dire che per i piccoli non c’è spazio, che si deve crescere con l’innovazione e il marketing, che i piccoli sono destinati a soccombere. Sarà forse vero anche per la nautica, ma non si deve dimenticare che parliamo di un settore completamente atipico, diverso dagli altri, che vende quando tutto si blocca e si ferma quando tutti vendono, com’è accaduto in occasione dell’attentato alle “twin towers”, di New York.

È evidente che chi sceglie la strada, diciamo, della nicchia, dovrà sempre e comunque confrontarsi con una concorrenza europea e internazionale molto agguerrita, specie sui prezzi, alla quale dovrà rispondere con la qualità, la comunicazione, il marketing e naturalmente il prezzo stesso. Ci perdonino i professori, ma anche piccolo è bello.

Chi, invece, vuole ancora crescere, deve acquisire la mentalità dei numeri, il modo di organizzarsi e di pensare da piccola industria, dove la gestione è suddivisa su più competenze professionali, che vanno dalla ricerca alla progettazione, dall’amministrazione all’investimento finanziario, dalla costruzione all’addestramento del personale, dalla semplice attività commerciale a un marketing e comarketing programmato, e così via.

Saperne un pò più di marketing – che non vaconfuso, come spesso accade, semplicisticamente con la vendita – è perciò utile a tutti. Questa è la ragione per la quale abbiamo realizzato un accordo con la II Università di Roma Tor Vergata, facoltà di Economia, cattedra di Marketing del professor Sergio Cherubini, per avvicinare questa disciplina a tutte le aziende della nautica da diporto. Come si può leggere nel “Nautimondo” di questo numero, a pagina 250, c’è stato un primo incontro, una prima giornata di studio, basato sulle testimonianze di chi nella nautica già si occupa di marketing da anni ed è un messaggio prevalentemente rivolto a quanti, delle valenze di questa disciplina si sono finora poco o punto interessati. Il professor Cherubini è rimasto tuttavia anche sorpreso dal livello professionale di alcune relazioni, che dimostravano da parte di quel cantiere o azienda un’evidente e importante attenzione al problema. Perciò, visto che le basi, andando a scavare, ci sono e che nell’ambito del settore nautico la professionalità viene sempre più ricercata e apprezzata, i tempi sono evidentemente maturi per sviluppare i mercati non solo in base alla validità dei venditori, ma col marketing.

Proprio in quest’anno si sta manifestando il pericolo di una concorrenza che fa azione di dumping, costruendo in nazioni dove il costo della manodopera – che tanto incide sul prodotto barca – è attualmente molto basso, come in Cina, o basso,come nell’est europeo o in altri paesi emergenti. All’incontro hanno partecipato, come si può leggere nel resoconto, relatori molto qualificati. Essi hanno parlato a un pubblico confluito da varie parti d’Italia, che ha seguito l’evento dal primo all’ultimo intervento. La collaborazione così felicemente iniziata tra l’Università e “Nautica” si svilupperà ulteriormente, potendo anche contare sulla dichiarata, preziosa disponibilità di Ucina ed enti e operatori intervenuti. Ne riparleremo tra qualche mese.

Questo testo, se non si riferisce al numero di Nautica correntemente in edicola, viene pubblicato esclusivamente a fini storici e le opinioni espresse potrebbero non coincidere più con quelle della Direzione e/o della Redazione di Nautica Editrice Srl

Indice articoli presenti in questo numero

1
Tempio della salute una beauty farm nel Marina di Porto Lotti
rubrica: Approdi e residenze | annata: 2004 | numero: 508 | pagina: 206

2
Aree Marine Protette: la qualità delle acque alla prova dei numeri: Riserve – Porti 6 a 3
rubrica: Attualità | annata: 2004 | numero: 508 | pagina: 98
3
In un settore nautico sempre più professionale: Parliamo di marketing
rubrica: Attualità | annata: 2004 | numero: 508 | pagina: 96
4
Charter in Croazia: Mille isole
rubrica: Broker & Charter | annata: 2004 | numero: 508 | pagina: 294
5
Comet a Ischia e Porto San Rocco
rubrica: Broker & Charter | annata: 2004 | numero: 508 | pagina: 296
6
Il fascino del rimorchiatore
rubrica: Broker & Charter | annata: 2004 | numero: 508 | pagina: 297
7
Jo’s Boat Chartering
rubrica: Broker & Charter | annata: 2004 | numero: 508 | pagina: 296
8
Mario Rossetti in Croazia
rubrica: Broker & Charter | annata: 2004 | numero: 508 | pagina: 296
9
Ai comandi di un bimotore: Manovre in porto
rubrica: Didattica e tecnica | annata: 2004 | numero: 508 | pagina: 104
10
Dissalatori per tutti: Acqua azzurra, acqua chiara…
rubrica: Didattica e tecnica | annata: 2004 | numero: 508 | pagina: 112
11
Proteggere occhi e corpo: Agosto, sole mio non ti conosco
rubrica: Didattica e tecnica | annata: 2004 | numero: 508 | pagina: 120
12
ACR Electronics Path Finder 3 Sart
rubrica: Giri di bussola | annata: 2004 | numero: 508 | pagina: 198

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