Sommario

  • Nell’editoriale di ottobre Lucio Petrone affronta come sempre un tema di attualità legato al diportismo nautico, ma questa volta a preoccupare gli animi di chiunque abbia a cuore la questione è un provvedimento che di fatto blocca tutti gli atti di concessione per la portualità turistica. Il nostro editorialista spiega nel dettaglio ai nostri lettori cosa è successo e quali siano gli scenari potenziali per il futuro.
  • Salone di Genova edizione 2005. Come ogni anno Nautica offre ai suoi lettori l’anteprima completa di tutte le novità che sarà possibile ammirare a Genova, descrivendole sinteticamente e fornendo schede tecniche complete.
  • L’Utenza. Il nostro Franco Bechini ci propone lo spiaggiamento di un’imbarcazione a vela seguito da un lettore che lo ha documentato con qualche nota tecnica e delle fotografie di sicuro effetto, per sottolineare l’importanza dell’osservazione dei segnali delle condizioni meteo locali oltre che l’ascolto del bollettino. Inoltre, il nostro Bechini come sempre propone una riflessione, questa volta dedicata all’importanza della nautica come scuola di vita.
  • Anche per l’edizione 2005 del Salone di Genova, Nautica propone ai suoi lettori la guida completa alla kermesse con le piante dei padiglioni e le indicazioni necessarie per raggiungere gli stand di tutti gli espositori.
  • Compriamoci la barca a vela. Una scelta oculata. Cambiare la barca, o comprarla per la prima volta, implica un’ampia serie di scelte e attente valutazioni. La barca non deve solamente soddisfare il nostro gusto estetico, deve rispondere pienamente alle nostre esigenze, come la casa nella quale abitiamo. Vediamo quali sono gli aspetti da prendere in considerazione, per essere certi di aver fato la scelta giusta. Nella sua analisi, l’autore si è riferito all’acquisto di una barca a vela, tuttavia, gran parte dei suggerimenti sono validi per imbarcazioni di qualsiasi tipo.
  • XXVIII Festival de la Plaisance de Cannes. L’università dei saloni. Sempre più grande, ma particolarmente utilizzata per la presentazione di unità a motore di dimensioni medie e grandi. Anche la parte dedicata alla vela è importante, ma i cantieri francesi, che rappresentante gran parte del mercato, preferiscono lanciare le loro novità al Salone di Versailles, a Parigi. Dai nostri inviati il resoconto completo della manifestazione e le novità.
  • La Solitaire Afflelou Le Figaro. D’Alì e i 45 solitari. Per la prima volta un italiano ha scritto il suo nome sull’albo della più prestigiosa regata in solitario su monotipi.
  • Panerai Classic Yachts Challenge. Il profumo del tempo. Le splendide barche d’epoca sono state protagoniste dei due raduni a Mahon e a Porto Rotondo.
  • Capri e Cinque Terre, valutazioni di fine stagione. Ambiente: divieti inutili e norme irrise. Ancora una volta faciamo il punto sulle riserve al termine della stagione estiva. Vecchi problemi e nuove soluzioni, aspettando la giornata dedicata a questi temi dal Salone Nautico di Genova.
  • Nel futuro del diesel. Oggi è già domani. Una visita al Centro di Ricerche Iveco, che ha sede ad Arbon, sul lago di Costanza, ha permesso all’autore di affacciarsi a una finestra e vedere quale futuro attende i motori diesel. Nuovi carburanti e attenti studi per ottenere rendimenti elevatissimi, a fronte di emissioni bassissime e rumorosità ridotta al minimo, sono le basi per offrire prodotti tecnologicamente all’avanguardia e ridurre drasticamente l’inquinamento che sta distruggendo il nostro mondo.
  • Combustibili: le alternative. Biodiesel sì, olio di colza no. Da ormai qualche mese si sente parlare dell’olio di colza come del combustibile economico in grado di sostituire il gasolio nell’impiego destinato alla trazione. Incuriositi abbiamo interpellato l’autore di questo articolo, ricercatore del CRS4, per capire quali siano effettivamente i risultati derivanti dall’utilizzo dell’olio di colza come combustibile, per districarsi meglio nel panorama dei prodotti denominati biodiesel, sempre di origine vegetale.
  • Ristrutturazione e messa a punto della “Free Life” – 1. Quasi una trasfigurazione. Nel periodo trascorso nei porti di Tel Aviv e Alessandria d’Egitto, il nostro “Vagabondo del mare” si è dedicato a migliorare la “Free life”, rendendola più sicura, stabile e veloce, per affrontare senza problemi le insidie dell’oceano.
  • L’ecoproa. Nuove tecnologie per nuove economie. Uno dei problemi più pressanti con cu dovremo confrontarci, almeno nei primi decenni di questo secolo, in attesa della scoperta di valide energie alternative, è la crisi petrolifera. L’unico sistema per combatterla è quello di ridurre drasticamente i consumi. In mare si possono otenere buoni risultati realizzando carene che offrano la minor resistenza possibile all’avanzamento. Vediamo come l’autore ha cercato di risolvere il problema.
  • Novità nei musei marittimi della Liguria. Popolo di navigatori. Genova, che per secoli è stata una regina del Mediterraneo, non ha mai avuto un museo del mare degno delle sue grandi tradizioni e della sua millenaria storia marinara. In concomitanza con le iniziative intraprese per celebrare Genova “Capitale europea della Cultura 2004”, è stato inaugurato il Galata, Museo del Mare, e sono stati ristrutturai e ampliati anche altri musei cittadini, così come quelli di altre città liguri, per consentirne una migliore fruizione.
  • 200 anni fa: Trafalgar. La vittoria di Nelson. Grandi manifestazioni quelle riservate al 200° anniversario della battaglia di Trafalgar, dove la flotta inglese, inferiore di numero, grazie al genio marinaro e alla felice intuizione di Nelson, infliggeva una dura sconfitta alle forze navali franco-spagnole, impedendo alle armate napoleoniche di sbarcare sul territorio inglese, con gli inevitabili cambiamenti che tale eventualità avrebbe determinato al corso della Storia.
  • Isole Vergini Britanniche. Le perle del Caribe. Scoperto da Cristoforo Colombo nel 1493, ma mai visitato dal grande navigatore genovese, l’arcipelago delle Isole Vergini Britanniche è composto da una sessantina di isole, isolotti e scogli, in gran parte disabitati. Stupendi reef corallini, bianchissime spiagge, fondali incontaminati e la natura lussureggiante, che nasconde alla vista resort e attività commerciali, ne fanno una meta ambita.
  • Le indagini di Nautica. I porti a secco della costa mediterranea francese. In questo articolo Franco Bechini analizza una soluzione per la portualità alternativa, quella dei porti a secco appunto, considerando ovviamente l’ipotesi di ciò che si potrebbe fare anche lungo le coste italiane. In analisi le circostanze che determinano la difficoltà di poter disporre di un numero adeguato alla richiesta di questo tipo di attrezzature costiere.
  • Le prove pratiche di Nautica. Pezzi unici in acciaio inox e in vetroresina. A Viareggio la creatività per la nautica a dimensione umana emigra dalla Darsena, occupata dalle barche miliardo, e si stabilisce in campagna, fra le Bocchette e Montramito.
  • Free Life’s Log. Il diario di bordo del nostro inviato tra i vagabondi del mare, Silvio dell’Accio, questa volta ci narra l’esperienza vissuta dallo skipper durante il trasferimento da Alessandria d’Egitto a Trapani.
  • Il Codice della Nautica da diporto. Per opportuna conoscenza dei nostri lettori, Nautica ha pubblicato sul numero di ottobre il testo definitivo del decreto legislativo 18 luglio 2005 n. 171, il famoso codice della nautica da diporto, attorno al quale si è molto discusso e sul quale abbiamo scritto molto negli ultimi mesi.
  • Vela libera. Nella rubrica Vela Libera, Paolo Venanzangeli ci parla delle barche in piazza, ossia di un’abitudine che si sta facendo strada nelle più importanti città del mondo e ci racconta la volta di Roma in occasione della sua “notte bianca”, che ha ospitato Luna Rossa ITA45.
  • XI Campionati Italiani di vela classi olimpiche. Nel paradiso della vela. Quella di Marsala è stata l’undicesima edizione dei campionati della vela unificati, con la presenza dei migliori azzurri.
  • XII Campionato Italiano d’altura IMS – Audi. Aria di Ponente. Le banchine di Sanremo si sono affollate con le 55 imbarcazioni che si sono date battaglia, affrontando condizioni meteo molto variabili, talvolta difficili.
  • La rubrica dello sport è come sempre ricca di notizie dai campi di regata e dai circuiti di motonautica. Nelle pagine dedicate alle notizie sportive i nostri lettori troveranno informazioni relative alla vela e alla motonautica, in particolare Malmo-Skane Louis Vuitton Act 6&7, 6° Heat – la sfida, 55° Centomiglia del Garda, XX Coppa Primavera – Coppa del presidente FIV, 16° Edizione della Maxi Yacht Rolex Cup, Rolex Settimana delle Bocche, Rolex Fastnet Race, regate di maxi in Tunisia, Primatist Trophy e altre notizie in breve.
  • Nautica ha provato per voi, scoprendone pregi e difetti, le seguenti imbarcazioni: Jeanneau – Sun Odyssey 49DS, Azimut Yachts – Azimut 75, Sunseeker – Predator 72, Fireline Boats – Targa 47, Nautica Salpa – Laver 38.5, Saline – C39, Saver – 6.50 Open, Surmarine – Miami.
  • Come ogni mese, su Nautica di ottobre troverete tutte le rubrichededicate al mondo della nautica e in allegato la “Borsa del nuovo“.
  • La rubrica “Una barca per tutti”, che comprende i piccoli annunci e affronta i seguenti argomenti: La borsa del nuovo il Charter scuole e patenti: indirizzi; Il Consulente l’usato: consigli e suggerimenti sulla manutenzione delle barche, le schede delle barche di una volta e intervista ad un broker; pagine blu.

Editoriale

Nell’imminenza del Nautico, un fulmine a ciel sereno

NIENTE CONCESSIONI PER NUOVI PORTI TURISTICI

Tutte le concessioni per nuovi porti turistici che, da metà maggio in poi, sono giunte alla fine del loro faticoso iter – a volte iniziato, ricordiamo, anche dieci o venti anni or sono – e per le quali è stata chiesta dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti l’obbligatoria registrazione alla Corte dei Conti, sono state bloccate dal massimo organo di controllo. Questo è un fulmine a ciel sereno, che non potrà non avere conseguenze disastrose sullo sviluppo della nautica da diporto nel nostro Paese, a meno che non si riesca a risolvere il problema giuridicamente, il che sembra improbabile.
Ma vediamo cos’è successo.

La Sezione del Controllo di legittimità su atti del Governo e delle Amministrazioni dello Stato (II Collegio) della Corte dei Conti, con la deliberazione n. 5 del 2005, depositata in Segreteria il 13 maggio u.s., relativa a un nuovo porto turistico da costruirsi nell’Italia centrale, ha di fatto bloccato la registrazione di tutti gli atti di concessione per la portualità turistica che, da quel momento in poi, via via stavano giungendo alla fine del loro iter burocratico. Ovvero il normale iter svoltosi, fino ad allora, in base al D.P.R. 509 del 1997 e altre normative amministrative vigenti in materia di concessioni demaniali.

In pratica, il Ministero dei Trasporti – che per compito di istituto emana l’atto in questione e lo invia alla Corte dei Conti per la registrazione – è stato diffidato a continuare nelle procedure finora vigenti, altrimenti, secondo la Presidenza del Consiglio, l’Italia rischia l’apertura di una procedura di infrazione da parte dell’Unione Europea. Qual è il problema? La pubblicità della richiesta di concessione resta a livello locale – pubblicazione sull’albo comunale e della Capitaneria di porto e anche sul F.A.L. della Provincia – mentre dovrebbe essere portato a conoscenza di tutta la Comunità Europea. La mancata informazione degli operatori europei costituisce un impedimento alle regole della libera concorrenza (che, com’è noto, sono alla base dei principi comunitari) che devono essere sempre prioritarie rispetto alle normative.

Da qui il richiamo della Presidenza del Consiglio al Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture.

Questo implica, in linea di principio – ma poi non esistono norme europee esaustive sulle concessioni demaniali – che le concessioni siano trattate con lo stesso obbligo di pubblicità comunitaria degli appalti, nel senso che gli operatori europei devono esserne informati e possono partecipare alla presentazione di progetti in concorrenza sulla medesima ubicazione.

La prassi amministrativa attuale risulta, perciò, contraria alle norme comunitarie. Che significa questo? Che le numerose pratiche di concessione giunte o che stanno per giungere a conclusione, devono essere ricominciate daccapo, informando gli operatori europei di tale possibilità. Che quando andranno in scadenza le attuali concessioni a lungo termine, tipiche della portualità, gli operatori comunitari devono avere la possibilità di proporre le loro alternative, in quanto l’assegnazione della gestione diventa una gara d’appalto. Ma abbiamo ricordato solo i casi più eclatanti, perché sicuramente verranno fuori altri risvolti. Che succederà, ad esempio, quando la concessione è richiesta per utilizzare terreni su proprietà privata, con solo accesso su Demanio oppure su territorio a carattere misto, in parte pubblico e in parte privato. Chi investirà nella portualità con così poche certezze?

Già il passaggio del Demanio alle Regioni aveva bloccato molte procedure di concessione rivitalizzante dalla 509 di Burlando, con evidente danno economico per gli investitori, considerato il crescente lievitare dei costi. Ora intervengono le norme comunitarie, disattese finora tuttavia in buona fede, non trattandosi di appalti ma di richieste di concessione al Comune, cioè di richieste locali, di rilevanza solo amministrativa, esaminate col parere dell’Ufficio Marittimo e di tutti gli altri enti amministrativi competenti per legge, esprimendo parere di merito sulla rispondenza del progetto alle esigenze tecniche e territoriali e all’affidabilità e congruità dell’investimento.

Importante appare in proposito, alla luce degli ultimi avvenimenti, che sia approvato rapidamente, se possibile con procedura d’urgenza, il disegno di legge Cutrufo sulla portualità turistica, già all’esame della competente Commissione permanente del Senato (accogliendo magari qualche altra modifica su altri temi richiesta dagli operatori del settore). Esso prevede, infatti, un periodo concessorio di 50 anni, di tutta garanzia per l’investimento, con diritto di rinnovo “per un periodo di pari durata, anche anteriormente alla data di scadenza dell’atto e comunque non prima di dieci anni dalla scadenza stessa, qualora il concessionario provveda a realizzare nuovi posti barca pari ad almeno il dieci per cento del totale, ovvero al miglioramento del complesso portuale realizzando nuovi posti di ormeggio, magazzini di sgombero, aree di parcheggio, l’allaccio alla rete fognaria pubblica in collegamento funzionale con le unità da diporto all’ormeggio, per un importo, da documentare, non inferiore al 30% del valore complessivo della struttura portuale”.

La norma si applicherebbe – e ciò è particolarmente importante – anche alle concessioni non ancora scadute nella validità, se i concessionari si impegnano ad adeguare almeno il 20% dei posti barca disponibili alle innovazioni costruttive degli scafi delle unità da diporto, dimensionando la larghezza dell’ormeggio nella misura non inferiore al 30% della lunghezza del posto barca. E poi, ancora, “Il concessionario che adempie alla manutenzione periodica ordinaria e straordinaria delle strutture della nautica relative ai porti e approdi turistici in concessione, comprovata dalle spese sostenute, alla scadenza ha diritto al rinnovo della concessione”.

Nell’attesa, che fare? Il Ministero dei Trasporti, attraverso la Presidenza del Consiglio sta cercando di ottenere un decreto che stabilisca un periodo di moratoria, entro il quale le suddette pratiche di concessione ormai giunte positivamente alla conclusione siano comunque registrate. Per le altre, per il futuro, il Ministero, dopo una decisa difesa della prassi in vigore, in quanto puramente amministrativa e senza contratti d’appalto, se non vi sarà il manifestarsi di una diversa volontà politica, non può che adeguarsi alle direttive della Presidenza del Consiglio e dare pubblicità comunitaria alle diverse domande per nuove costruzioni, il che significa ricominciare da capo.

Considerata la complessità burocratica dell’iter, per almeno cinque anni, ma forse più, non avremo nessun permesso per la costruzione di un nuovo porto. Proprio a fine luglio, in occasione del convegno tenutosi al Senato sulla necessità di una normativa europea e internazionale sulla nautica da diporto, avevamo rilanciato, per l’ennesima volta, il grido d’allarme: Guardate che il problema più grande della nautica dopo il discusso codice, è però quello della portualità turistica. Come possono comprare nuove barche i nostri diportisti se poi non ci sono i posti barca per ospitarle? Come possono sopravvivere i cantieri italiani senza mercato interno? Come possiamo richiamare nei nostri porti il tanto desiderato diportismo europeo, in un mercato senza concorrenza per la rarità del posto d’ormeggio?

Cosi diventano impossibili tutti i risultati di sviluppo che la recente attenzione verso la nautica dei nostri politici, di destra e di sinistra, voleva ottenere con le ultime normative. Tutto inutile. Lo studio di questo problema lo abbiamo girato ai marittimisti e agli amministrativisti che ci sono vicini, ma la moratoria, secondo noi, più che su limiti di tempo andrebbe impostata sull’avanzamento dell’esame della richiesta. Tutte le pratiche che sono giunte alla conclusione della prima seduta della conferenza dei servizi, andrebbero fatte salve, anche se poi, per inceppamenti vari, si possano prolungare nel tempo più del dovuto. Non sappiamo come le altre nazioni dell’U.E. si siano regolate in proposito. Sono state ottemperanti fin dall’inizio o forse hanno trovato strade interpretative che l’Unione gli ha concesso? Oppure, forse perché non tutti hanno l’istituto della concessione, o quanto meno non eguale al nostro, il problema è rimasto in sospeso? Non potremmo, allora, fare altrettanto, prendere tempo?

Frattanto i saloni di Cannes e di Montecarlo si sono conclusi con successo. Per le grandi barche il mercato sembra tornare attivo, come la nostra rivista “Superyacht, nell’edizione nazionale e internazionale, in inglese, che sta diventando la rivista di riferimento di utenti e operatori di quel settore.

Ma anche “Nautica” procede con assoluta leadership, come dimostra il lancio dell’edizione russa, che sarà presentata tra pochi giorni al 45° Salone nautico Internazionale di Genova. Edita a Sanpietroburgo da un locale editore, è distribuita in tutte le principale edicole e in tutti gli ambienti turistici e nautici frequentati dal jet set del grande paese.

Essa sarà un media di grande prestigio sia per le barche costruite in Italia sia per i nostri porti e mari. Ancora una volta “Nautica” svolge anche quella funzione di pubblicazione di servizio, cioè ricca di informazioni utili e di contenuti tecnici, che ne hanno decretato il successo nel tempo.

Peccato che uno degli artefici della nostra immagine, Enzo Bernardini, uno dei soci iniziali, chiamato a svolgere le funzioni di editore per circa i primi tredici anni, ci abbia lasciato. Lo vogliamo ricordare con queste poche righe, con la semplicità che gli era cara, a quanti del settore gli erano amici. Ora tutti a Genova, per vedere i nuovi modelli e le novità di una mostra che sta diventando sempre più grande e bella per merito della Fiera di Genova S.p.A. e dell’Ucina.

Speriamo che anche gli operatori genovesi dell’ospitalità se ne rendano conto e agevolino la presenza di visitatori e operatori che vengono da lontano, considerato che la durata media pro capite del soggiorno, in questi ultimi anni si è notevolmente ridotta. Costa troppo.

Questo testo, se non si riferisce al numero di Nautica correntemente in edicola, viene pubblicato esclusivamente a fini storici e le opinioni espresse potrebbero non coincidere più con quelle della Direzione e/o della Redazione di Nautica Editrice Srl

Indice articoli presenti in questo numero

1
230 nuovi posti per Marina di Ravenna
rubrica: Approdi e residenze | annata: 2005 | numero: 522 | pagina: 268

2
Banda larga per Santa Teresa di Gallura
rubrica: Approdi e residenze | annata: 2005 | numero: 522 | pagina: 266
3
I porti a secco della costa mediterranea francese
rubrica: Approdi e residenze | annata: 2005 | numero: 522 | pagina: 364
4
Infrastrutture Bellingham Marine
rubrica: Approdi e residenze | annata: 2005 | numero: 522 | pagina: 268
5
Livorno: piccolo diporto o megayacht?
rubrica: Approdi e residenze | annata: 2005 | numero: 522 | pagina: 262
6
Pontili Martini Marinas nel porto di Ortona
rubrica: Approdi e residenze | annata: 2005 | numero: 522 | pagina: 266
7
Ambiente: divieti inutili e norme irrise
rubrica: Attualità | annata: 2005 | numero: 522 | pagina: 266
8
Niente concessioni per nuovi porti turistici
rubrica: Attualità | annata: 2005 | numero: 522 | pagina: 226
9
Generazione Hi Tec
rubrica: Autonautica | annata: 2005 | numero: 522 | pagina: 374
10
Charter a Tahiti: Vela in paradiso
rubrica: Broker & Charter | annata: 2005 | numero: 522 | pagina: 536
11
Mar Rosso
rubrica: Broker & Charter | annata: 2005 | numero: 522 | pagina: 538
12
Slovenia a 5 stelle
rubrica: Broker & Charter | annata: 2005 | numero: 522 | pagina: 538

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