Sommario

  • L’editoriale di Nautica sul numero di novembre, come sempre scritto da Lucio Petrone, illustra il punto della situazione del post salone di Genova, tra l’ampliamento dello spazio espositivo e le future opere di ristrutturazione. Uno sguardo attento è rivolto anche alla politica e all’economia nazionale di questo periodo incerto, in cui sotto i riflettori sono tornati gli evasori fiscali e con essi, erroneamente considerati di quel partito, gli armatori delle grandi imbarcazioni.
  • Panerai Classic Yachts Challenge. Il profumo del vento. L’incredibile presenza di 140 yacht storici, ha riempito il Golfo d’Imperia di vele e ha fatto battere ogni record di partecipazione per gli eventi dedicati agli scafi d’epoca.
  • Porto Venere “Comune delle vele d’epoca”. La storia in banchina. Presso il cantiere Valdettaro delle Grazie, nel cuore della Baia di Porto Venere, si è svolto il primo raduno di imbarcazioni storiche “Sulla rotta d’Imperia”.
  • Un incontro che ha offerto qualcosa in più rispetto ai meeting tradizionali: la visita a bordo e la possibilità di navigare su queste splendide “Signore del mare”, per conoscerne e apprezzarne i trascorsi e il valore.
  • Regata di Stintino. Vela Mediterranea. Quaranta imbarcazioni armate con vela latina si sono date appuntamento nel Golfo dell’Asinara per rinnovare la sfida tra le marinerie tradizionali del Mediterraneo, riservata esclusivamente a barche attrezzate con armi originali.
  • Addio a Sciarrelli. Il segno del vate. Il mondo della vela è in lutto per la scomparsa del progettista triestino, vinto da un male incurabile, che non ne aveva comunque fermato l’intensa attività di disegnatore e studioso della vela e della marineria.
  • Barche d’epoca del XXI Secolo. Repliche d’autore. Ricostruire una barca d’epoca costa troppo e non dà garanzie di successo? In Cornovaglia, dei validi maestri d’ascia propongono repliche di barche da lavoro inglesi a prezzi decisamente abbordabili e tanto perfette da fare invidia alle originali.
  • Dyna Rig, dagli anni ’60 l’idea di attualizzare l’armo dei clipper. Ritorno alle vele quadre? Questa estate le cronache di tutto il mondo si sono occupate di uno strano veliero dalle forme inequivocabilmente moderne, ma con la velatura quadra, come quella di una nave antica. Un brusio dapprima, poi un crescendo che ha trovata vasta eco su internet e che, finalmente, si è materializzato al Salone Nautico di Genova sotto le forme di quello che da più parti è stato definito il primo clipper tecnologico.
  • La cura dell’imbarcazione: l’invaso. Il riposo invernale. La differenza fra un sano “riposo” e una “sofferenza” invernale è normalmente da ricercare nella qualità e tipo di invaso adottato. Talvolta vengono utilizzati sistemi o mezzi impropri che possono finire con il creare problemi localizzati, e non solo, nella zona senza dubbio più importante della barca: la carena.
  • 46° Salone Nautico di Genova. All’interno della rivista troverete la lista di tutte le novità esposte al Salone, dalle piccole derive ai grandi superyacht. Inoltre, sempre dai nostri inviati, il resoconto di tutte le conferenze e degli eventi collaterali del Nautico di Genova.
  • Australia: il porto fluviale di Echuca. A vapore nella storia. Scoperta alla fine del Settecento e colonizzata a partire dai primi anni dell’Ottocento, l’Australia segue uno sviluppo che ha molte attinenze con quello Nordamericano. Anche qui si assiste alla corso all’oro e ai trasporti fluviali con i mitici battelli a ruota. Oggi, dopo anni di oblìo, queste imbarcazioni tornano a solcare le acque del Murray River per la gioia dei turisti.
  • Laghi del Lazio. Nei crateri di antichi vulcani. Il Lazio è la regione italiana con il maggior numero di laghi di origine vulcanica. Se ne contano ben otto, da quello di Monterosi, che con i suoi 600 metri di diametro e 2 chilometri di circonferenza è il più piccolo, sino a quello di Bolsena, il più grande lago vulcanico d’Europa, oltre a vari laghi artificiali sparsi per la regione. Tutti quest bacini, che nel passato erano semplici riserve idriche, oggi fervono di attività sportive e turistiche.
  • Vela libera. Nella rubrica Vela Libera del numero di novembre Paolo Venanzangeli parla di Paul cayard, probabilmente il velista straniero più noto agli italiani. Paolo Venanzangeli espone una breve storia della carriera del talentuoso ed eclettico velista yankee, e di una breve storia capitata i famiglia, quando suo padre costruì, impiegando semplici travi di legno, un piccolo scafo simile all’Optimist. E proprio prendendo spunto da questo aneddoto che il nostro collaboratore, attraverso la classe Optimist, ha contattato un fine cesellatore per la realizzazione di una scatola di montaggio di un Optimist. Per informazioni [email protected].
  • Nella rubrica dedicata allo sport come sempre tante notizie dai campi di regata internazionali. Il resoconto delle regate: Campionato del Mondo Windsurf RS:X; 1° Tofeo Ignazio Florio e 38° Barcolana.
  • Su questo numero di “Nautica” svelati pregi e difetti delle seguenti imbarcazioni: Jeanneau 42 DS, Toy Marine Toy 68, Viking Yacht Company Viking 45′ Open, Linssen Yachts 470 Mark II, Giolmarine Imago 48, Astilleros Astondoa Astondoa 464, Sessa Marine Sessa C42 HT, Arvor 250 AS, Italcompany Group SUY 731, Mediterranea Cantiere Nautico Tecnofiber TF 22 Sundeck, Capelli/Italmarine Cap 24 Open.
  • Anche questo mese “Nautica” propone tutte le sue rubriche dedicate alla nautica e ai diportisti e in allegato lo speciale Nautica Gomoni. All’interno della rivista, troverete la rubrica “Una barca per tutti” che, oltre ai piccoli annunci, contiene: Il Charter – Scuole e patenti – Il Consulente – L’Usato – Pagine Blu – Il Broker.

Editoriale

Ancora una volta, D’Alema si è conquistato molte simpatie, anche se non può dare certezze

RIFLESSIONI DOPO IL NAUTICO

Spettacolo grandioso quello del Nautico 2006, già dopo la prima fase d’ampliamento, ma sarà ancor più spettacolare quando, entro un paio d’anni al massimo, sarà terminata la ristrutturazione in corso. Nelle sue risultanze economiche, cioè di vendite, non è stato in realtà eclatante, ma ha testimoniato ancora il grande interesse per le barche. Dovrebbe decollare finalmente il mercato interno, ma potrà ciò avvenire?
Il momento politico, con maggioranze e minoranze che traballano, che vanno avanti a botte di fiducia e richiesta di chiarimenti sulla leadership, è difficile da interpretare, sia per l’utente sia per l’imprenditore. Quest’ultimo, tuttavia, qualche certezza l’ha ricevuta: l’attenzione, sempre crescente, del mondo nautico internazionale verso la nostra produzione suggerisce di rafforzarsi sulle esportazioni.

Infatti, anche con le rassicurazioni del Vicepremier Massimo D’Alema e delle tante personalità politiche bipartisan che si sono succedute al Nautico, tra cui lo stesso verde Pecoraro Scanio, ancora aleggiava nell’aria il recente, populista attacco di Rifondazione Comunista alle barche. La nautica italiana ha ritmi di sviluppo cinesi, come ha riconosciuto D’Alema a Genova, ma non vale. Nell’immaginario collettivo sono ancora in molti a guardare alle barche come al regno degli evasori. Non a caso una trasmissione RaiTV ha aperto i suoi servizi dicendo: Volete scoprire gli evasori? Andate al Salone di Genova!

Ma tale prevenzione testimonia l’ignoranza della gente nei confronti del settore. Non si rende conto della conoscenza approfondita della Guardia di Finanza sul nostro parco barche – solo un ladro di polli uscirebbe su uno scafo maggiore di una barchetta senza essere perfettamente in regola col fisco – ma neanche di quanto sia alto il numero di ricchi e super ricchi nel mondo, che fortunatamente, con nostro grande vantaggio, acquistano le nostre barche e molto spesso le usano anche nei nostri mari. Ne abbiamo ampiamente parlato sul nostro “Superyacht”, ma anche su “Nautica”, per spiegare il fenomeno delle grandi barche. Ovunque – anche questa è una realtà mondiale – purtroppo la forbice tra i due estremi di ricchezza e povertà si allarga. Ma non è con l’invidia che si risolvono i problemi, anche perché chi con onestà e intuito riesce a diventare ricco ha il diritto di potersi godere i suoi guadagni e la sua barca senza timori o remore. Va considerato, oltre tutto, che far fuggire i ricchi all’estero è un danno molto grave per qualunque economia.

Con la demagogia forse si vincono le elezioni, ma certo non si risolvono i problemi gravosissimi del debito pubblico e della sanità, o delle pensioni di domani, per le quali tutti giurano manchino i quattrini. Si parla tanto di tasse e anche qui il problema non è pagare due, trecento o seicento euro in più o in meno all’anno di Irpef, ma che le tasse le pagano esclusivamente i soliti noti, mentre vergognosamente si lasciano le pensioni sociali e minime a livelli di sopravvivenza biafrani. E ciò mentre ci sono significativi segnali di risveglio anche dell’economia nazionale oltre che di quella europea.

La realtà è che, siano di sinistra o destra, i margini operativi dei governi, specie dell’Unione Europea, per far fronte ai problemi interni oggi sono estremamente ridotti, perché si è tenuti a rispettare regole sovranazionali sia comunitarie che scaturenti da convenzioni e accordi ancora più globali. Una volta si faceva correre l’inflazione e le merci, specie le nostre, anche le barche, trovavano molti compratori. Ora ciò non è più possibile.

L’unica leva rimasta libera, ma sempre fino a un certo punto, è quella fiscale, ma l’esperienza insegna che dove le tasse sono più alte gli imprenditori fuggono mentre la gente fa di tutto per evaderle o eluderle. E allora addio parametri di Maastricht, studiati proprio per impedire il gioco dell’inflazione e difendere il valore dell’euro.

La nautica cresce, aumenta il suo contributo diretto e indiretto al PIL, al prodotto interno lordo, ma per svilupparsi ancora avrebbe bisogno di incentivare l’acquisto dei natanti con un’IVA al 10% e un abbattimento dei canoni demaniali per la portualità turistica, per incrementare la concorrenza nella fornitura dei servizi. Nell’attuale situazione del Paese è già difficile chiederlo… ma ancor più ottenerlo, anche se si tratta di investire sul futuro in maniera certa. Auspichiamo però che le esigenze della nautica siano tenute presenti.

Abbiamo la fortuna di un vicepremier appassionato di vela e questo, rispetto al passato, è già tanto. Attraverso Burlando, egli ci ha dato a suo tempo, nel ’94, una buona legge per la nautica – tanto per citare due dei maggiori problemi che affliggevano allora i diportisti, ci ha liberato senza timori reverenziali dalla schiavitù delle concessionarie radiomarittime e ha stabilito le dotazioni di sicurezza in funzione dell’effettiva distanza di navigazione – e poi il DPR 509 del ’97, che sveltendo le conferenze dei servizi ha sbloccato la costruzione di nuovi approdi. Ora D’Alema è ancora il primo a parlare di escavo dei fondali e del rispetto per chi va per mare. Finalmente.

Ci auguriamo che continui così e che il patto d’azione comune sottoscritto con Anton Albertoni, di cui parliamo nelle prossime pagine, possa realizzarsi e dare buoni frutti.

Questo testo, se non si riferisce al numero di Nautica correntemente in edicola, viene pubblicato esclusivamente a fini storici e le opinioni espresse potrebbero non coincidere più con quelle della Direzione e/o della Redazione di Nautica Editrice Srl

Indice articoli presenti in questo numero

1
Albania atto secondo
rubrica: Approdi e residenze | annata: 2006 | numero: 535 | pagina: 256

2
Freeships innovativo sistema di rimessaggio al coperto per natanti
rubrica: Approdi e residenze | annata: 2006 | numero: 535 | pagina: 266
3
Riflessioni dopo il nautico
rubrica: Attualità | annata: 2006 | numero: 535 | pagina: 92
4
Dyna Rig: Ritorno alle vele quadre?
rubrica: Didattica e tecnica | annata: 2006 | numero: 535 | pagina: 178
5
L’invaso: Il riposo invernale
rubrica: Didattica e tecnica | annata: 2006 | numero: 535 | pagina: 184
6
35 Anniversario dello storico marchio Eolo
rubrica: Giri di bussola | annata: 2006 | numero: 535 | pagina: 246
7
Canados sceglie Boffi
rubrica: Giri di bussola | annata: 2006 | numero: 535 | pagina: 246
8
Da Punto Nautica tutti gli accessori per la nautica
rubrica: Giri di bussola | annata: 2006 | numero: 535 | pagina: 248
9
Dalla passione per il mare nasce lo Yacht Club Milano
rubrica: Giri di bussola | annata: 2006 | numero: 535 | pagina: 254
10
Il Gruppo Ferretti sceglie Altair Engineering
rubrica: Giri di bussola | annata: 2006 | numero: 535 | pagina: 254
11
Novità Dellapasqua per il 2007
rubrica: Giri di bussola | annata: 2006 | numero: 535 | pagina: 248
12
Nuova versione di Navionics Platinum
rubrica: Giri di bussola | annata: 2006 | numero: 535 | pagina: 250

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