Sommario

  • L’editoriale di Nautica sul numero di giugno, come sempre scritto da Lucio Petrone, parla del Premio del Marketing, iniziativa di “Nautica” quest’anno organizzata a Stresa con la collaborazione del prof. Sergio Cherubini dell’Università romana di Tor Vergata. All’interno dell’editoriale sono citati i vincitori e sono esposti i risultati emersi dalla convention dell’UCINA e del Rapporto Censis 2006, ossia carenza di investitori per la costruzione di nuovi porticcioli turistici, il pilastro su cui si basa il futuro della nautica.
  • 150 anni di sfide mentre il mondo cambiava. La storia con la Coppa. È la “Vecchia Brocca”, il più antico trofeo ancora messo in palio. Più vecchia dei ricordi dei bisnonni, suscita viscerali passioni da prima che esistesse tutto ciò che consideriamo comune, come la lampadina, il treno, l’auto, l’aereo, l’antibiotico, la siringa, la Coca-Cola, il dacron. Ma anche di quello che è ormai storia, come il telegrafo o il pendolo di Foucault, l’unità d’Italia, lo scavo di Panama, le vele in cotone. Eppure non ha mai cambiato volto, da sempre teatro di sfide sportive e tecnologiche, accuse e contestazioni, astuzie e spionaggio. Viaggio storico intorno alla Coppa America, che festeggia i suoi 156 anni.
  • XIV Moby Roma per 2-Roma per Tutti. Molto agonismo, poco vento. La prestigiosa regata, caratterizzata da condizioni meteomarine generalmente avverse, quest’anno è stata dominata da venti leggeri, dimostrandosi tuttavia, ancora una volta, una competizione decisamente impegnativa.
  • Dalle regate i trucchi per andare veloci in crociera. Campioni di crociera. Prendiamo un Hanse 342 di serie, lo ottimizziamo e lo portiamo a regatare. Risultato terzo al Campionato Invernale di Roma, in classe regata. “Un bel modo per rendere la barca più veloce e divertente in crociera”, dice l’armatore. Una bella sfida, sostiene il responsabile della trasformazione. Siamo andati a vedere come fare.
  • Carteggio elettronico. I fondamentali del plotter. Ha rivoluzionato il modo di navigare. È divertente come un videogioco. Si trova ormai su qualsiasi unità. Eppure, per molti diportisti, il chart-plotter resta uno strumento sottoutilizzato e per molti versi misterioso. Ecco qualche consiglio pratico su come entrare nella sua logica e trarne maggior profitto.
  • L’antifurto a bordo. Sentinella Wireless. Più un oggetto è di valore e più va protetto. Partendo da questo semplice assunto, valido anche per la propria barca e per tutto ciò che vi si trova dentro, l’autore ha realizzato un sistema di antifurto senza fili, utilizzando tecnologia mutuata dall’impiantistica abitativa, che si dimostra estremamente efficace come deterrente per i malintenzionati, ma anche con funzioni di allarme contro incendi e vie d’acqua. Semplice da installare, ha un costo tutto sommato contenuto.
  • Barche sotto tutela. Un patrimonio da difendere. Da una decina di anni, anche le imbarcazioni di un certo rilievo storico-culturale, proprio come gli edifici, quadri e opere d’arte in genere, sono entrate a far parte dei beni sottoposti a “vincolo”, e per il loro restauro e conservazione sono ammesse a usufruire dei fondi stanziati dal Ministero per i Beni e le Attività culturali. Vediamo alcune delle imbarcazioni che hanno raggiunto tale “status”, sperando che tale lista si allunghi, per conservare intatto il nostro patrimonio marinaro.
  • Periplo della Corsica – 1, da Bastia a Saint Florent. L’isola della bellezza. Iniziamo con questo articolo la circumnavigazione della Corsica, per scoprire le bellezze e le caratteristiche di un’isola dall’aspetto selvaggio, dove mare e monti si fondono senza soluzione di continuità. Un’isola che risente notevolmente dell’influenza storico-culturale del nostro Paese, essendo stata dominio pisano per due secoli e successivamente genovese per altri cinque, fino al 1768, quando il Trattato di Versailles l’assegnò definitivamente alla Francia, che l’integrò nel 1789.
  • Una settimana nel golfo di Amvrakia. Ecocrociera in Grecia. Quando, quindici, forse venti anni fa, ci siamo avventurati nel golfo di Amvrakia, non avevamo altre notizie se non quelle, laconiche e fuorvianti, dell’Angle’s, il portolano più in voga di allora (“privo di interesse turistico” scriveva!). Avevamo però la carta nautica e il desiderio di esplorare posti nuovi. Da allora ci siamo ritornati quasi ogni anno, estate 2006 compresa, sempre più convinti che Amvrakia sia il luogo per antonomasia della disintossicazione: dalla fretta, dal rumore, dall’affollamento turistico (Paxos è a 35 miglia, Levkas a 7), dalle prenotazioni obbligatorie, in breve dalle vacanze usa e getta.
  • Strambate. Tanti italiani, manca l’Italia. – Ai grandi campioni, quando lasciano, è riservato l’onore di portare con se la maglia, il cui numero non sarà più usato da altro giocatore della squadra del cuore. Per questo “Vela Libera” non ci sarà più e il nome di quella rubrica rimarrà legata al ricordo di “Paolone”, portacolori irripetibile del team di “Nautica”. Da questo numero saranno “Strambate”, imprevedibili e repentini cambi di rotta, talora con qualche bomata. Pronti e giù la testa – Nella prima edizione di Strambate, Roberto Neglia parla della presenza italiana in occasione dell’America’s Cup, ma anche della mancanza dell’Italia dai gangli decisionali della manifestazione.
  • Nella rubrica dedicata allo sport curiosità riguarda il Team Prada, notizie dalla Velux 5 Ocean, dalle regate Pirelli, dalle competizioni di Portofino e dalla XXIV edizione del TAN.
  • Le novità ai Saloni di Primavera. Primizie di stagione. Una carrellata sulle novità esposte al Salone Nautico Internazionale di Venezia e al 38° Nauticsud.
  • Su questo numero di “Nautica” svelati pregi e difetti delle seguenti imbarcazioni: Chantier Catana 58 Ocean Class, Uniesse Marine MY 58, Bavaria Yachts 42 Sport, Riviera 3600 Sport Yacht, Gagliotta 37 Sport Utility Fisherman, Fountain Powerboats 33 Sportfisher Cruiser, Cantiere Fanale di Vada Scorpionero 95, Sea Ray 325 Sundancer, Robalo R305, Rinker Boat Company 250 Express Cruiser.
  • Anche questo mese “Nautica” propone tutte le sue rubriche dedicate alla nautica e ai diportisti, mentre in allegato troverete Superyacht, l’inserto dedicato alla nautica maggiore. All’interno della rivista, troverete la rubrica “Una barca per tutti” che, oltre ai piccoli annunci, contiene: Il Charter – Scuole e patenti – Il Consulente – L’Usato – Pagine Blu – Il Broker.

Editoriale

PREMIO DEL MARKETING DI “NAUTICA”

Customer e Yachting Satisfaction

Una barca, indipendentemente dalla sua lunghezza, crea 13.000 euro di spesa sul territorio. È un dato che conferma, anzi amplia, quanto emerso dagli studi del Censis sull’Economia del mare.
Quest’anno, il Premio del Marketing di “Nautica” si è svolto nel magnifico scenario di Stresa, sul Lago Maggiore. Le iniziative della nostra rivista nel marketing – che hanno trovato l’eccellenza nella collaborazione col prof. Sergio Cherubini, cattedratico della materia all’Università romana di Tor Vergata – si rivolgono proprio a cantieri e aziende per stimolarne l’attenzione ai vari aspetti della strategia aziendale. In un mercato che fa dell’eccellenza qualitativa la chiave della concorrenza, non si può più improvvisare. Per questo l’efficace promozione del prodotto, l’attenzione al rapporto col cliente, gli eventi verso gli utenti, la qualità della comunicazione, la capacità manageriale sono l’obiettivo del nostro premio, verso il quale è in costante crescita sia l’attenzione delle aziende che delle agenzie di promozione, marketing e pubblicità. Di volta in volta, infatti, attraverso l’analisi dei comportamenti imprenditoriali, il premio fa crescere tutto il settore. L’ha compreso l’UCINA e con essa gli operatori.

Col boom della nautica dei decenni scorsi qualcuno ha fatto fortuna, ma, una volta, parlare di marketing era quasi come discutere del sesso degli angeli. Tuttavia, come si sa, la barca continua ad andare, ma non, come diceva una vecchia canzone, per il solito stellone italiano. Va per accresciuta professionalità e tecnologia. Considerato che la qualità, come dicevamo sopra, è il metro globale di partenza, oggi, il discorso del marketing diventa ancora più importante.

Chi è stato premiato a Stresa? Anticipiamo i nomi: Fiart, Atlantis, Italcraft, Mase, Serigi e Sessa. Per i particolari e le motivazioni vi rinviamo al resoconto del prossimo numero.

Vogliamo invece applaudire Edward Mahoney, professore statunitense associato alla Michigan State University, che nel corso del convegno “La nautica: uno strumento di sviluppo economico del Paese”, tenutosi all’avvio della Convention UCINA, ha testimoniato indirettamente la bontà delle posizioni assunte da “Nautica” fin dagli inizi, negli anni ’60, nei confronti del cosiddetto Palazzo. Negli Usa i vari stati e anche il governo federale operano a favore dello sviluppo della nautica da diporto – e sono proprio loro a sponsorare gli studi di Mahoney – in Italia finora è successo l’esatto contrario. Nel nostro paese non c’è una politica per il settore marittimo, figuriamoci per la nautica. Le maggioranze, troppo condizionate da partiti e partitini che le compongono, seguono, in pratica, solo le emergenze e con l’ente pubblico sempre antagonista del privato. Anche quando si riesce a ottenere una legge di apertura – come la 172 dell’8 luglio 2003 – ci pensa poi la burocrazia a ridimensionarla, facendo rientrare dalla finestra quanto uscito dalla porta.

Mahoney ha illustrato che una barca, indipendentemente dalla sua lunghezza, crea 13.000 euro di spesa sul territorio. È un dato che conferma, anzi amplia, quanto emerso dagli studi del Censis sull’Economia del mare. Grazie all’istituto romano, il mondo politico e finanziario ha ricevuto, suo malgrado, la prova tangibile dell’importanza della nautica per l’economia nazionale: un primo rapporto nel 1996, un secondo nel 2002, il terzo nel 2006. Abbiamo sottolineato suo malgrado, perché fino ad allora, demagogicamente si voleva vedere nella nautica solo un fenomeno di élite da colpire fiscalmente, una caccia all’armatore proprietario di un’imbarcazione (ma prima anche di natante) quasi fosse padrone di una nave. Grazie al Rapporto Censis 2006 fresco di stampa, il governo del prof. Prodi ha dovuto fare precipitosa marcia indietro rispetto a certa propaganda elettorale, che voleva sacrificare alla demagogia di classe l’unica realtà produttiva italiana marciante a ritmi di crescita cinesi. Ma un contentino alla platea avversa è stato concesso con la legge Finanziaria 2007, che, com’è noto, oltre ad aumentare i canoni demaniali, ha anche ridotto la durata delle concessioni. Gli stabilimenti balneari, che dispongono di una forte lobby, sono stati poi graziati, mentre la nautica, come si dice, è rimasta col cerino in mano. Risultato? Non ci sono più investitori per la costruzione di nuovi porticcioli turistici.

Ecco venire meno un pilastro su cui si basa il futuro della nautica. Proprio gli studi Censis, quelli di Mahoney, e ora uno del prof. Andrea Tracogna dell’Università di Trieste (che applica la sistematica degli insiemi del Censis al cluster, cioè allo scenario della Regione Friuli Venezia Giulia) hanno indicato nella carenza di infrastrutture e posti barca un ostacolo insuperabile per la crescita del diporto nautico. E in Italia le barche nuove che necessitano di ormeggio in porto sono quest’anno circa 1.300-1.400.

Ormai, chi vuol vendere barche che superano il peso movimentabile con le gru dei rimessaggi a terra (un massimo di 1.500 chilogrammi), deve assicurare, come scriviamo da tempo, anche il posto in acqua per almeno un paio di stagioni. I grandi gruppi cercano di risolvere il problema dotandosi direttamente di porti attrezzati per la clientela più facoltosa. E gli altri? Col valore raggiunto oggi dalle costruzioni nautiche, nessuno può abbandonare il suo capitale senza sorveglianza e assistenza. Altra mazzata è arrivata dalle follie sarde, dalla legge regionale incostituzionale, di cui parliamo nel Nautimondo che segue. Il fatto è che non c’è rispetto per la nautica, un settore in cui da troppi anni siamo abituati a sopravvivere. Per questo un altro pilastro per il futuro del settore – che portiamo avanti con Tor Vergata e indicato anche da Mahoney – è che vi sia una mentalità diversa nei confronti dell’utente, a partire dalle amministrazioni e dai vari corpi di polizia a mare. Ma è un appello che va rivolto a tutti: rispettiamo l’utente nautico, non è solo un pollo da spennare, specie se vogliamo che l’Italia diventi la darsena d’Europa.

Questo testo, se non si riferisce al numero di Nautica correntemente in edicola, viene pubblicato esclusivamente a fini storici e le opinioni espresse potrebbero non coincidere più con quelle della Direzione e/o della Redazione di Nautica Editrice Srl

Indice articoli presenti in questo numero

1
Equinoxe propone il nuovo resort di Falconara
rubrica: Approdi e residenze | annata: 2007 | numero: 542 | pagina: 240

2
Ingemar impegnata su più fronti
rubrica: Approdi e residenze | annata: 2007 | numero: 542 | pagina: 240
3
Marina fiorita
rubrica: Approdi e residenze | annata: 2007 | numero: 542 | pagina: 238
4
Marina Nido d’Aquila
rubrica: Approdi e residenze | annata: 2007 | numero: 542 | pagina: 242
5
Presentazione Marina di Portofino
rubrica: Approdi e residenze | annata: 2007 | numero: 542 | pagina: 242
6
Una nuova darsena a La Spezia
rubrica: Approdi e residenze | annata: 2007 | numero: 542 | pagina: 236
7
Barche sotto tutela: Un patrimonio da difendere
rubrica: Attualità | annata: 2007 | numero: 542 | pagina: 176
8
Premio del marketing di “Nautica”
rubrica: Attualità | annata: 2007 | numero: 542 | pagina: 9
9
Barche a motore con Emme Charter
rubrica: Broker & Charter | annata: 2007 | numero: 542 | pagina: 338
10
Charter a Valencia: Non solo Coppa America
rubrica: Broker & Charter | annata: 2007 | numero: 542 | pagina: 334
11
Crociere con i Delfini
rubrica: Broker & Charter | annata: 2007 | numero: 542 | pagina: 336
12
In Grecia con idrovolante
rubrica: Broker & Charter | annata: 2007 | numero: 542 | pagina: 336

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