Sommario

  • L’editoriale di Nautica sul numero di aprile, come sempre a cura di Lucio Petrone, si sofferma su cinque punti focali: il decreto Milleproroghe, la nautica e gli stabilimenti balneari con il nuovo Governo, la 2° assemblea nazionale della portualità turistica e i saloni di primavera.
  • Miami International Boat Show 2009. God bless yachting. Tante news o presunte tali, riguardanti la cantieristica nautica internazionale, italiana in primis, e invece poche novità in termini di barche, hanno caratterizzato l’edizione 2009 del Boat Show di Miami.
  • Rivisti alcuni regolamenti delle riserve. AMP versione 2009. Corsa (in affanno) alla revisione dei regolamenti di gestione: Portofino, che festeggia così i dieci anni dell’istituzione, Bergeggi, Isole Pelagie e Plemmirio in maglia rosa; a Tavolara, Isole di Ventotene e S. Stefano, Capo Gallo e Isole Egadi la maglia nera. Ma il punto resta lo stesso; contro l’ipetrofismo normativo serve una nuova legge quadro.
  • Autopilota, nocchiero elettronico. Non più schiavi del timone. Scaturiti, nella loro forma embrionale, dalle fervide menti di grandi navigatori solitari, che li utilizzavano per concedersi un pò di riposo, con l’avvento dell’elettronica questi apparati sono divenuti comuni su tutte le imbarcazioni. Vediamone la storia, il funzionamento e cosa offre il mercato.
  • Potenze a confronto. Il remo e l’elica. In questo articolo presentiamo alcune nozioni di fisica elementare, per ricordare, a chi non è fresco di studi, come vengono calcolate e quali sono le unità di misura della potenza. Come questa potenza può essere trasformata in moto e quale sistema propulsivo, tra remo ed elica, sia più conveniente.
  • Il fuoribordo ha cento anni – 2. Il secolo del due tempi. Un disegno emblematico che mostra le peculiarità del motore a due tempi: leggerezza, semplicità e versatilità. Sono infatti queste le caratteristiche che ne hanno decretato la grande diffusione, consentendo alla nautica minore di divenire veramente popolare.
  • Su questo numero di “Nautica” svelati pregi e difetti delle seguenti imbarcazioni: Catana 65 – Uniesse Marine 65 MY – Riviera 48 Offshore Express – Albemarle Sportfishing Boats 410 XF – Meridian Yachts 391 Sedan – Guernsey Boats / Brunswick Marine in Emea Guernsey 28 – Cantieri Magazzù MX-13 – Nautica Cab Dorado 8.7 – Nuova Jolly per Brunswick Marine in Italia Black Fin Elegance 20.
  • Curiose condizioni meteo per il passaggio della VOR. Volata “lenta” a Capo Horn. Solamente 5 barche rimaste in gara ed emozioni per 50. La VOR versione 2008/2009 non cessa di stupire e appassionare con volate ciclistiche, improvvisi stop da safety car e ripartenze da moto GP. Il tappone da Quingdao a Rio de Janeiro si gioca tutto sull’alta pressione che complica la discesa nel grande Sud. L’area anticiclonica centrata a est della Nuova Zelanda pone subito i concorrenti di fronte a un bivio: aggirarla da Sud, seguendo la rotazione dei venti, o da nord, risalendo di bolina e…
  • Rebus America’s Cup, tutte le soluzioni. Chi vince chi. Proprio mentre andiamo in edicola è attesa la sentenza della suprema corte americana, che potrebbe anche non chiudere la vicenda. Ecco tutte le possibili strade per ciascun esito della decisione.
  • In onore di una grande famiglia di sportivi. Il museo Abbate. Uno dei musei aziendali più originali del nostro paese, situato in provincia di Como, permette di ripercorrere la lunga storia degli Abbate, una famiglia che ha segnato profondamente le vicende della motonautica italiana.
  • Finistère, il Capo Horn della Bretagna. La terra ai confini del mondo. Paragonare queste acque a quelle del mitico Capo Horn non è azzardato: nebbia, tempeste e scogli a pelo d’acqua ne fanno un mare difficile, nel quale solo i marinai più esperti, oltre che profondi conoscitori di queste acque, possono avventurarsi. E a testimoniarlo sono l’infinito numero di fari e boe che costellano queste acque. Ma gli spettacoli offerti da una natura forte e selvaggia, oltre al gran numero di mammiferi acquatici e uccelli, rendono indimenticabile una visita a questi luoghi.
  • “Strambate”. In questo numero, a cura di Roberto Neglia, si parla della presentazione del quadriennio 2009-2012 della FIV, da poco guidata dal nuovo presidente Croce, e delle Classi Olimpiche.
  • Nella rubrica dedicata allo sport curiosità riguardo i campionati invernali.
  • Anche questo mese “Nautica” propone tutte le sue rubriche dedicate alla nautica e ai diportisti. All’interno della rivista, troverete la rubrica “Una barca per tutti” che, oltre ai piccoli annunci, contiene: Il Charter – Scuole e patenti – Il Consulente – L’Usato – Pagine Blu – Il Broker.

Editoriale

Troppi saloni di primavera, che però confermano:

LA PASSIONE C’È SEMPRE

Cinque sono le notizie del mese sulle quali vogliamo soffermarci coi lettori, due cattive, le altre buone. Cominciamo dalle prime per poi consolarci. Anche il decreto Milleproroghe, il mostruoso artifizio legislativo per approvare di tutto e di più, è passato senza che si rispondesse minimamente alle esigenze della nautica. Il settore ha invano chiesto una modifica all’aumento dei canoni demaniali regalatole “con amore” dalla sinistra più estrema, nel momento in cui poteva decidere vita o morte del secondo Governo Prodi. E pur sapendo della velleità della norma – che invece di gettito fiscale avrebbe generato ricorsi, mancati investimenti di capitali privati e mancata creazione di nuovi posti di lavoro – nessuno si è sentito in dovere di stabilire quanto meno una moratoria nella sua applicazione per rivedere con serenità la materia. La seconda notizia cattiva è che anche col nuovo Governo la nautica e gli stabilimenti balneari sono rimasti sullo stesso piatto della bilancia, dimenticando che per sostenere la portualità turistica a rischio di fallimento per gli insufficienti introiti, il precedente Governo Prodi aveva emanato una legge di sostegno, mentre gli operatori balneari, con poco investimento, nel breve arco stagionale guadagnano assai: una differenza abissale. Se il Sottosegretario di Stato al turismo Michela Vittoria Brambilla, in odore di nuovo ministro per quel settore, continuerà ad abbinare le problematiche dei due campi, che sono completamente diverse, commetterà una grossa ingiustizia.
Tornando agli aumenti dei canoni introdotti dalla Finanziaria 2007, è chiaro che sono stati parte di un’operazione di facciata con le sue vittime sacrificali, anche per colpire un settore che andava troppo bene, un cattivo esempio per il paese. Chi di dovere sapeva già che la norma non avrebbe dato gettito fiscale se non in molti anni. Lo testimonia il fatto che le nuove tariffe dovevano applicarsi in base alla categoria assegnata alle varie strutture dalle Regioni, in funzione della valorizzazione dell’area costiera. Al momento, quindi, era inutile. Ci sembra che nessuna delle Regioni italiane abbia ancora proceduto alla bisogna, così l’entità dei canoni non tiene conto degli investimenti e le concessioni, ad esempio nel Veneto, sono rinnovate per un massimo di 6 anni, come accade per le normali concessioni del Demanio. In carenza di regole specifiche, com’è prassi si applicano quelle generali. Le Agenzie regionali delle entrate però, hanno subito richiesto gli aumenti previsti nella nuova normativa per il 2008, anche ai contratti in essere prima dell’entrata in vigore del provvedimento. Da qui una pioggia di ricorsi, con una sentenza del Consiglio di Stato già a favore dei ricorrenti. Se tuttavia non si provvede in tempo, molte gestioni portuali falliranno e non vorremmo che questo fosse, nella mente di qualcuno, la via rapida per riportare ai Comuni – o a qualche organismo statale – senza colpo ferire, le infrastrutture (o almeno buona parte di esse) finora costruite con gli investimenti privati. Come dice Andreotti? Ma certamente ci sbagliamo, perché il nostro Stato perderebbe completamente faccia e credibilità rispetto agli investitori mondiali.

Allora ci chiediamo: è così difficile modificare una legge Finanziaria su un articolo illusorio, perché non dà gettito, o si è prigionieri di funzionari e politici che non vogliono riconoscere d’aver sbagliato? Un Governo nel pieno delle sue funzioni dovrebbe riuscirci. Se questo non accade, è evidente che bisogna cambiare qualcosa. Lo chiede Berlusconi, ma vale per tutti una volta che salgono al potere per volontà popolare e sono chiamati a tener fede ai programmi per cui sono stati eletti. Ora si spera nel decreto anticrisi.

Estremamente tempestiva è risultata frattanto, come analisi dei problemi di settore la 2a Assemblea Nazionale della portualità turistica, indetta nei giorni scorsi, al BigBlu di Roma, dall’Associazione Parlamentari Amici del Mare e della Nautica, presieduta dal Vicesindaco di Roma e senatore Mauro Cutrufo, assieme a “Nautica” e all’associazionismo di settore, al cui resoconto vi rinviamo, nella rubrica Nautimondo di questo stesso numero. Importante per i suoi contenuti – che non vanno a intaccare il potere delle Regioni sulla gestione del Demanio, ma cercano di proporre alcune linee guida nazionali per armonizzare la materia e difendere utenti e imprenditori, ognuno per la sua parte – è il nuovo disegno di legge Cutrufo agli atti del Senato e distribuito nella sala del BigBlu agli intervenuti (per ragioni di spazio, lo pubblicheremo sul prossimo numero di “Nautica”), che sarà seguito da un tavolo tecnico convocato dallo stesso Cutrufo, fermamente intenzionato, questa è la prima buona notizia, a sostenere utenti e settore.

Veniamo alla seconda buona, alla conferma della passione nautica dell’utenza dimostrata ai primi saloni di primavera. Abbiamo già scritto della grande crisi che sta attraversando la nautica da diporto. Ha subìto da mesi un vero e proprio crollo verticale delle vendite, che ha travolto chi per i finanziamenti si era rivolto alle banche. Il poter ricorrere alla cassa integrazione guadagni ha dato un pò d’ossigeno a tutti e tutti si sono rivolti ai saloni di primavera, per disporre nuovamente, con qualche vendita, di un minimo di liquidità. Il BigBlu di Roma sembra sia stato abbastanza vivo per contatti e, così si dice, per vendite. Ora le mostre si susseguono e poiché esporre in qualcuna costa più che a Genova, ci sorge naturale il dubbio: allora non è vero che c’è la crisi? Si accavallano, accolgono non solo barche ma di tutto e di più e perciò ci chiediamo: con quale efficacia per chi espone? Saper scegliere, non sprecare risorse per gli imprenditori diventa fondamentale.

La terza buona notizia è il crescente successo dell’Oscar della Sicurezza Nautica-BigBlu, un premio al merito dedicato a chi veglia sul mare per soccorrerci in caso di necessità. Non denaro, un soccorritore non può riceverlo, ma targhe e attestati personali da mostrare con orgoglio ad amici e parenti dicendo: “Vedi, finalmente si sono ricordati di noi”. Una cerimonia a tratti anche commovente, con un corpo che premiava l’altro, nel migliore spirito di fratellanza e collaborazione tra uomini che vanno per mare.

Concludendo, tranquilli, come ha detto Obama ricordando Kennedy, “yes, we can”, ce la possiamo fare, riusciremo a superare anche questa crisi, perché nella nautica da diporto c’è sostanza e non fumo.

Questo testo, se non si riferisce al numero di Nautica correntemente in edicola, viene pubblicato esclusivamente a fini storici e le opinioni espresse potrebbero non coincidere più con quelle della Direzione e/o della Redazione di Nautica Editrice Srl

Indice articoli presenti in questo numero

1
Boccadarno Porto di Pisa
rubrica: Approdi e residenze | annata: 2009 | numero: 564 | pagina: 194

2
Marina Lepanto
rubrica: Approdi e residenze | annata: 2009 | numero: 564 | pagina: 196
3
AMP Versione 2009
rubrica: Attualità | annata: 2009 | numero: 564 | pagina: 98
4
Il Paese delle isole
rubrica: Broker & Charter | annata: 2009 | numero: 564 | pagina: 260
5
Il remo e l’elica
rubrica: Didattica e tecnica | annata: 2009 | numero: 564 | pagina: 112
6
Il secolo dei due tempi
rubrica: Didattica e tecnica | annata: 2009 | numero: 564 | pagina: 116
7
Non più schiavi del timone
rubrica: Didattica e tecnica | annata: 2009 | numero: 564 | pagina: 106
8
14° Internautica
rubrica: Giri di bussola | annata: 2009 | numero: 564 | pagina: 192
9
Airon Marine ad Antibes
rubrica: Giri di bussola | annata: 2009 | numero: 564 | pagina: 190
10
Cannon Downrigger
rubrica: Giri di bussola | annata: 2009 | numero: 564 | pagina: 186
11
Cat C18 Acert: meno consumi, meno emissioni, più potenza
rubrica: Giri di bussola | annata: 2009 | numero: 564 | pagina: 192
12
Il Nauta a quota 14
rubrica: Giri di bussola | annata: 2009 | numero: 564 | pagina: 188

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