Sommario

  • L’editoriale di Nautica sul numero di marzo, come sempre a cura di Lucio Petrone, si torna a parlare della crisi economica che sta coinvolgendo il comparto nautico, ma che, grazie anche all’ottimismo dovuto alle recenti dichiarazioni del Ministro allo Sviluppo Economico, sembra sia sul punto di ripartire per una lenta ripresa.
  • 41° Boot di Düsseldorf. Un boccale mezzo pieno. Un salone in perfetto stile tedesco, che si svolge interamente al coperto, su un’area gigantesca suddivisa in 17 padiglioni efficienti, riscaldati e collegati fra loro da un percorso di tapis roulant sopraelevati, anch’essi coperti.
  • Cabinati carrellabili. Con la barca sempre al seguito. In queste pagine abbiamo selezionato i semicabinati trasportabili con il carrello, in grado di offrire quel minimo di comfort necessario per una breve crociera costiera a un equipaggio di due, tre o quattro persone.
  • Montaggio e messa a punto del piccolo fuoribordo. Pronto per l’uso. O no? L’applicazione di un motore sullo specchio di poppa è un’operazione semplice e alla portata di tutti, ma deve rispettare alcune regole fondamentali. Pena, prestazioni insoddisfacenti e qualche guaio.
  • Telefoni satellitari. Pronto! Come va? Dove vi trovate? A queste domande solo pochi anni fa era molto difficile rispondere, e quando era possibile, la trasmissione radio spesso era molto disturbata, a volte indecifrabile. Il tutto rendeva molto ansiosi gli interlocutori. Oggi grazie alla telefonia mobile satellitare e ai suoi sviluppi continui, il traffico si può svolgere senza alcuna difficoltà, ovunque nel mondo ci si trovi, in condizioni ambientali difficili o in una comoda poltrona.
  • Tecnica di pilotaggio. Onde di scia, onde di vento. Un piccolo natante dotato di motore fuoribordo affronta l’onda sollevata da un grosso cabinato. Poi il tempo peggiora e la stessa barca deve destreggiarsi tra le onde di un mare molto mosso. Due temi che pretendono molte risposte.
  • America’s Cup. Show Must Go On. La presenza sempre più importante delle TV alle manifestazioni veliche di interesse planetario, porterà finalmente alla spettacolarizzazione dell’evento, come del resto è già avvenuto in tutti gli sport che si prestano all’elaborazione in questa direzione, per catturare share e pubblicità conseguente. È pertanto estremamente probabile che si vedranno “in pista” le barche più spettacolari oggi concepibili quando il budget è illimitato.
  • Larry Ellison riconquista la coppa. Colpo d’ala. Un vincitore, un imputato e una certezza: il prossimo Challenger of Records è il Club Nautico Roma con “Mascalzone Latino”. Questo il triplice esito della 33° edizione della Coppa America, la più attesa di sempre, funestata da una lunga serie di passaggi in tribunale e poi finalmente disputata in acqua fra due mostri: il trimarano di BMW Oracle Racing e il catamarano di Team Alinghi. In mezzo un (bel) pò di italiani, equamente divisi fra i due contendenti, un fiume di denaro e la ricerca tecnologica più spinta di sempre che, alla fine, ha premiato gli americani. Poi c’è Russell…
  • Risalendo l’Hudson. Quando New York era olandese. Nel quarto centenario della risalita dell’Hudson da parte dell’esploratore che gli diede il nome, il South Street Seaport Museum celebra le origini di New York con la mostra “Henry Hudson 400”, per ricordare una vicenda storica segnata da eventi tra cui uno, inaspettato, ha il profumo della noce moscata.
  • Colombia: Isola di Malpelo. Natura indomita e istinti primigeni. L’Isola di Malpelo è il territorio più occidentale della Colombia. Una fortezza inespugnabile, protetta da coste verticali che si ergono per decine di metri al di sopra della superficie oceanica e che accoglie nelle acque scure e imperscrutabili dell’oceano Pacifico una ricchezza biologica sorprendente.
  • “Strambate”. In questo numero, a cura di Roberto Neglia, l’argomento principale riguarda gli italiani che hanno partecipato all’America’s Cup, dagli esordi di “Azzurra” all’ultima edizione vinta da BMW Oracle Racing.
  • Nella rubrica dedicata allo sport curiosità riguardo i Campionati Invernali, l’Acura Key West e la Louis Vuitton Trophy.
  • Su questo numero di “Nautica” svelati pregi e difetti delle seguenti imbarcazioni: Oyster 655 Deck Saloon, Ferretti Yachts 740, Sumà Factory Yachts SFY 50-M1, Sealine F46, Atlantis 40, Regal Boats 2550, Jeanneau Merry Fisher 645.
  • Anche questo mese “Nautica” propone tutte le sue rubriche dedicate alla nautica e ai diportisti. All’interno della rivista, troverete la rubrica “Una barca per tutti” che, oltre ai piccoli annunci, contiene: Il Charter – Scuole e patenti – Il Consulente – L’Usato – Pagine Blu – Il Broker.

Editoriale

MENTRE INIZIANO I SALONI DI PRIMAVERA

Il Governo riconosce le difficoltà dell’industria nautica

È di oggi la notizia che in una dichiarazione al Senato, il Ministro allo Sviluppo Economico, Claudio Scaiola, confermando che non vi saranno incentivi per l’auto, ha nominato invece tra i settori da sostenere perché in crisi, anche la nautica. È bastato questo per suscitare tra gli addetti afflitti da una sindrome da depressione cronica un tam tam con richiesta di ulteriori notizie.
Al momento nessun altro particolare, solo le parole del Ministro, che comunque inviano un messaggio positivo: la breccia aperta da Anton Albertoni, presidente Ucina, con l’operazione leasing, continua a dare i suoi frutti.

Il Governo ha compreso la dimensione della crisi attraversata dalla nautica e se vuole che il settore dia nuovamente un contributo al PIL e ai posti di lavoro è necessario sostenerla. Non vorremmo pentirci di queste parole constatando che poi la montagna ha partorito un topolino. Speriamo si stia pensando a un sostegno per tutta la filiera nautica, in ogni caso è sempre un buon segno, perché la breccia può essere allargata. L’industria dell’auto italiana si è sviluppata per oltre mezzo secolo in maniera parassitaria, con gli aiuti di Stato. Ora per soddisfare la piazza, i sindacati e i potentati finanziari, il Governo era pronto a spendere miliardi di euro per impedire la prima seria operazione di risanamento della Fiat.

Sembra sia prevalso il buonsenso.

Al momento, stiamo soffrendo la parte peggiore della crisi, la coda: ricorso alla cassa integrazione, ma in qualche caso licenziamento, di tecnici e addetti, col contemporaneo fermo della produzione; per i più fragili, quelli senza apitali o con produzioni sbagliate, chiusura o fallimento. I meglio piazzati, cioè quelli che si sono creati nel tempo una rete di dealer, magari anche europea o internazionale, si limitano a costruire quanto da essa richiesto. Per assurdo, se il mercato dovesse ripartire improvvisamente, non ci sarebbe il prodotto, con vantaggio per le importazioni, specialmente americane. L’apprezzamento del dollaro sull’euro registrato negli ultimi tempi non ha ridotto la competitività delle esportazioni Usa sul nostro mercato.

Per la parte commerciale e per i servizi il peggio dovrebbe essere passato. Il mercato, anche se non vivace, è un pò ripreso sia nel nuovo sia nell’usato, ma per unità che non costino più di duecentomila euro, per il resto si vende solo con congruo anticipo… tutto senza permute e questo mette in difficoltà chi vorrebbe cambiare barca.

Mentre prima c’era la tendenza a cambiare per crescere, ora si torna su barche di dimensioni più umane e meno visibili. Il momento, infatti, non è dei migliori per esibire lo status symbol. Sull’invenduto 2008-2009 si possono ancora avere notevoli sconti, anche se ce n’è sempre meno. Gli ordini per nuove unità vengono accettati solo con anticipi notevoli, che mettano il costruttore al riparo da restituzioni, e senza patti di futuro ritiro.

Il leasing avviene secondo le nuove regole stabilite dall’Agenzia delle Entrate, ma le banche sono esigenti sulle garanzie offerte da costruttori che, per la mancanza d’acquirenti, potrebbero tutti potenzialmente fallire all’improvviso. Sempre su questo tema, nessuno acquista le barche già gravate da leasing, perché le norme precedenti consentivano di pagare rate iniziali irrisorie e caricare tutto il peso dell’operazione – tutti i pagamenti – sulle rimanenti. Le stesse agenzie di leasing sono contrarie a interessarsene.

Per quanto riguarda i prezzi, c’è una generale richiesta di ridimensionamento, che tenga conto delle ridotte disponibilità dell’utenza. Nessuno vuole più pagare il costo di grandeur ingiustificate, perché l’evoluzione del mercato globale fa sì che la qualità non sia una concessione ma un diritto dell’utente, perciò stessa qualità a minor prezzo.

Ora col Big Blu di Roma inizia la stagione dei saloni di primavera e vedremo quale sarà la risposta delle due parti: utenti e cantieri.

Frattanto si avviano nuove aziende e sta partendo a Monfalcone, nello stabilimento Seaway, la produzione dei Bénéteau Monte Carlo, un segnale esplicito – proveniente da un interprete molto importante e affidato a un manager di grande esperienza come Carla De Maria – che si pensa a una vicina ripartenza del mercato europeo.

Si auspica lo stesso per gli Usa, ma i segnali in tal senso lanciati dal Boat Show di Miami – peraltro in una incredibile settimana di neve e gelo che ha raggiunto anche la Florida settentrionale – lasciano pensare che ci voglia ancora tempo: una manifestazione dove oltre ai cantieri, molto meno numerosi rispetto al passato e con una presenza degli europei essenzialmente ridotta ai costruttori maggiori, sono mancati anche tanti visitatori. Tuttavia sono andati quelli buoni, perché qualche barca (però fino ai 10 metri) si è venduta.

Questo testo, se non si riferisce al numero di Nautica correntemente in edicola, viene pubblicato esclusivamente a fini storici e le opinioni espresse potrebbero non coincidere più con quelle della Direzione e/o della Redazione di Nautica Editrice Srl

Indice articoli presenti in questo numero

1
Marina del Cavallino
rubrica: Approdi e residenze | annata: 2010 | numero: 575 | pagina: 176

2
Con la barca sempre al seguito
rubrica: Didattica e tecnica | annata: 2010 | numero: 575 | pagina: 72
3
Onde di scia, onde di vento
rubrica: Didattica e tecnica | annata: 2010 | numero: 575 | pagina: 90
4
Pronto per l’uso o no?
rubrica: Didattica e tecnica | annata: 2010 | numero: 575 | pagina: 80
5
Pronto! Come va? Dove vi trovate?
rubrica: Didattica e tecnica | annata: 2010 | numero: 575 | pagina: 86
6
Show must go on
rubrica: Didattica e tecnica | annata: 2010 | numero: 575 | pagina: 96
7
Acquistare la barca presa a noleggio? si può
rubrica: Giri di bussola | annata: 2010 | numero: 575 | pagina: 170
8
Alfamarine 60 HT: una precisazione
rubrica: Giri di bussola | annata: 2010 | numero: 575 | pagina: 170
9
Barchemercato 2010
rubrica: Giri di bussola | annata: 2010 | numero: 575 | pagina: 170
10
Batteria portatile a combustione
rubrica: Giri di bussola | annata: 2010 | numero: 575 | pagina: 171
11
Enterprise Marine long week
rubrica: Giri di bussola | annata: 2010 | numero: 575 | pagina: 170
12
Esthec, la nuova frontiera del teak
rubrica: Giri di bussola | annata: 2010 | numero: 575 | pagina: 171

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