Sommario

  • L’editoriale di Nautica sul numero di maggio, come sempre a cura di Lucio Petrone, ragiona su quali saranno le conseguenze di un possibile regionalismo fiscale, su come dovranno comportarsi gli attori della ripresa economica nei confronti della nautica, al di là degli incentivi promossi con il recente decreto.
  • Il decreto con le misure attuative. Incentivi. Lo storico inserimento della nautica nel decreto incentivi del Governo è un primo riconoscimento del valore industriale del nostro comparto. Sono previsti aiuti per il consumo diretti all’acquisto di piccoli fuoribordo, che due volte su tre si accompagnano alla vendita di una barca o di un gommone, ma anche diretti alle aziende, con i contributi per gli stampi di nuovi scafi. Ecco tutti i dettagli.
  • Il piacere della tradizione per uscite giornaliere. Intramontabile gozzo. Da barca da lavoro dei pescatori, il gozzo è diventato oggi un’ambita imbarcazione da diporto in grado di evocare la tradizione marinara e soddisfare le esigenze più attuali. In queste pagine una rassegna di gozzi dedicati a chi non vuole rinunciare al fascino del look rétro.
  • Sotto la lente. Il nuovo Torqeedo. Quando dalla Selva Commerciale, che distribuisce in Italia i fuoribordo elettrici Torqeedo, siamo stati invitati, in occasione del Big Blu di Roma, a provare in anteprima italiana il nuovo modello Travel, abbiamo pensato a una evoluzione del precedente, che avevamo ampiamente provato due anni fa (cfr Nautica 551, marzo 2008). Ci siamo invece dovuti ricredere, perché il nuovo Travel è complementare e, sotto certi aspetti, alternativo al vecchio: abbiamo così deciso di offrire ai nostri lettori un’edizione “comparativa” dell’indagine, mettendo in evidenza le diversità per consentire un giudizio e una scelta motivata, in funzione dei loro gusti, delle loro esigenze, del loro utilizzo.
  • Tecnica di pilotaggio. I flaps. Sulle barche plananti, la regolazione dei correttori di assetto costituisce uno degli indicatori più precisi circa le reali capacità di un pilota. E, alla luce della loro utilità, è profondamente sbagliato considerarli come semplici accessori.
  • La bellezza delle Rua Phra Thi Nang. Le lance reali thailandesi. Le Lance Reali thailandesi hanno avuto un riconoscimento internazionale come parte del patrimonio storico marinaresco mondiale. In questo articolo viene esaminata in dettaglio la loro varia tipologia, l’uso e le funzioni di ogni modello, le caratteristiche tecniche, le decorazioni e il significato religioso e mitologico di ciascun simbolo/particolare. Viene inoltre ripercorsa la loro storia nei secoli, con gli eventi che portarono alla distruzione di molti esemplari e alla sopravvivenza di alcuni, quelli che oggi si possono ammirare nel Museo delle Lance Reali di Bangkok. Un viaggio in un passato affascinante, che non manca di impressionare ogni cultore di storia o di architettura navale.
  • I saloni di primavera. Su è giù per l’Italia, i nostri collaboratori hanno partecipato alle edizioni 2010 del Nauticsud, del Salone di Venezia, del Nautishow e del Nauta.
  • Speciale Charter. Crociera in Calabria. Da Tropea a Scilla. Una zona che merita di essere scoperta in barca, la costa incastonata tra due perle del Tirreno, navigando lungo quelle che vengono definite Costa egli Dei e Costa Viola. Un itinerario ricco di baie, storia, cultura e buona cucina, in un’alternanza di coste rocciose e spiagge sabbiose.
  • Speciale Charter. Lungo la costa slovena. Terra di mezzo. Una costa sinuosa e frastagliata, parchi naturali e paesaggi senza tempo, pittoreschi borghi di pescatori firmati dalla Serenissima, terme, casinò e movida notturna. Ogni ansa del litorale sloveno si rivela una piacevole scoperta per chi ama navigare “slow”, facendo tappa in moderni marina, lasciandosi sedurre dalla cornucopia di bontà culinarie del territorio, tra escursioni, bagni e veleggiate.
  • “Strambate”. In questo numero, a cura di Roberto Neglia, si parla dell’avventura degli italiani alla grande vela d’altura, dalla sfida tricolore alla VOR messa in piedi dallo Yacht Club Italiano e Giovanni Soldini, alla partecipazione di Marco Nannini alla Shetland Round Britain and Ireland 2010, iscrittosi anche alla Global Ocean Race 2011/2012.
  • Bell’esordio di Audi al Louis Vuitton Trophy di Auckland. Mascalzone 4×4. Arrivano agli antipodi come i neo challenger della prossima Coppa America ed esordiscono prendendole dal team franco-tedesco, poi i ragazzi di “Mascalzone Latino Audi Team” scalano il Louis Vuitton Trophy fermandosi solo dietro ai padroni di casa. “Azzurra”, vincitrice della tappa di Nizza, chiude al terzo posto. Prossimo appuntamento a La Maddalena.
  • Nella rubrica dedicata allo sport curiosità riguardanti il record di “Groupama 3” al Jules Verne Trophy, la Pasquavela, la Coppa Challenger Mario de Tuddo, la partecipazione del Circolo Canottieri Aniene al Powerboat P1 e il passaggio di Guido Cappellini dai mondiali inshore a quelli offshore.
  • Su questo numero di “Nautica” svelati pregi e difetti delle seguenti imbarcazioni: Numarine 78 HT, Rose Island Lobster 65, Starfisher ST 45, Intrepid Powerboats 323 Center Console, Bénéteau Flyer 650 Open.
  • Anche questo mese “Nautica” propone tutte le sue rubriche dedicate alla nautica e ai diportisti. All’interno della rivista, troverete la rubrica “Una barca per tutti” che, oltre ai piccoli annunci, contiene: lo Speciale Charter – Scuole e patenti – Il Consulente – L’Usato – Pagine Blu – Il Broker.

Editoriale

MENTRE IL GOVERNO HA FATTO SUO IL DISEGNO DI LEGGE DI RIFORMA DELLA L. 84/94 DEL SEN. GRILLO

Regionalismo fiscale, o no?

L’azione del presidente Ucina, Anton Albertoni, a favore del settore sta ottenendo risultati sempre più incisivi. Il ministro dei Trasporti, Matteoli, ha recepito in un disegno di legge governativo, approvato dal Consiglio dei Ministri il 16 aprile scorso, il progetto di modifica sui porti, sul quale, in sinergia con Ucina, si era impegnato il sen. Grillo, per stabilire l’utilizzo per la nautica degli specchi acquei lasciati liberi dal traffico commerciale. Su richiesta del ministro del Turismo, Brambilla, è prevista anche l’abolizione della necessità della licenza edilizia per l’installazione di pontili galleggianti stagionali. Si spera in una rapida approvazione del provvedimento da parte delle Camere. Di ciò si può leggere in dettaglio quanto riferisce Roberto Neglia a pagina 180 di questa rivista.
Probabilmente questa è una delle ultime possibilità del Governo di interessarsi alla nautica da diporto.

Le recenti elezioni regionali italiane hanno infatti certamente affrettato la svolta definitiva del paese verso il regionalismo, che quando sarà fiscale e quindi d’immediato impatto economico, diventerà il vero potere politico nazionale. In verità, ce lo consentano i titolari, il nome Governatore ci impressiona, perché in esso per tradizione storica si individua un potere assoluto che se illuminato può produrre molti vantaggi ma se non lo è può creare grandi sconquassi. E i Governatori diventeranno a breve gli interlocutori assoluti della nautica, un’attività di tempo libero che da sempre vogliamo turistica nell’interesse economico di città, coste, acque interne e isole. Ma abbiamo venti governatori e ognuno con proprie idee, con proprie volontà, personali e indotte, e le sorprese potrebbero essere molte, in tutti i sensi. Invece proprio costoro possono fare tanto, perché detentori di un potere politico condiviso per legge solo con i sindaci, con l’attuale normativa a loro volta veri detentori delle chiavi di una città.

Al di là del colore politico, chiediamo ai presidenti delle Regioni di guardare alla nautica nel giusto modo, cioè dal punto di vista economico, in quanto – è ribadito da anni da importanti istituti di indagine – essa è il comparto col più alto indice di redditività degli investimenti nel settore marittimo, dove, specialmente su coste e isole, è grande stimolatore di attività imprenditoriali dirette e indotte, con promozione significativa dell’economia locale e relativo importante gettito fiscale. L’errore, invece, è stato quello di identificarlo finora in un fenomeno di pochi utenti di grandi barche, dimenticando la realtà italiana di una nautica costituita per l’80% e oltre da barchette ed è questa la nautica da rilanciare per farle superare la crisi in cui ancora si dibatte e aiutare nel contempo molte economie comunali.

Come va stimolata la ripresa? Prima di tutto smettendola col terrorismo fiscale che per scoprire qualche evasore porta a indagare a tappeto su tutti gli armatori, anche di barchette di tre metri. Conoscendo la capacità d’indagine della Guardia di Finanza, reputiamo quasi offensivo per essa obbligarla alla casualità, mentre è molto negativa per l’utenza. In questi mesi la nostra economia si è ancor più bloccata proprio per tale ragione. Ogni spesa è soggetta a controlli incrociati e tutti si astengono dallo spendere, il massimo dell’errore nel sistema economico che viviamo.

Secondo imperativo: rendere l’approccio alla nautica più semplice e meno oneroso. Un appassionato può anche fare il sacrificio di concentrare tutte le sue possibilità economiche sull’acquisto di una barca – ci sono tanti natanti e motori fuoribordo dal prezzo abbordabile e si risparmia ulteriormente indirizzandosi all’usato – lo distruggono invece le spese di gestione del mezzo, specie se deve affittare un posto in acqua, ma anche su una spiaggia attrezzata. Sono spese incompatibili con l’attuale potere d’acquisto di salari e stipendi.

Ne discende che una nuova utenza deve poter vivere la barca a basso costo di gestione. Allora servono sempre i porti perché già con l’esistente mancano all’appello almeno centomila posti barca – che l’utenza nostrana deve dividere con i molti stranieri che scelgono porti italiani – ma è necessario che i governatori non varino, come ormai accade da decenni, solo leggi per nuovi porti, ma guardino a una portualità diffusa e integrata nel territorio, che possa soddisfare tutte le esigenze dell’utenza e calmierare il mercato. Bene per nuovi porti (anche per evitare che si crei un cartello degli esistenti), ma come predichiamo da anni su queste pagine, occorrono scivoli, tanti scivoli che costano poco, e poi porti a secco e campi boe. Ogni cosa in un sistema logico e armonico, per attrarre il diportismo nazionale ed estero e anche per consentire una diffusa conoscenza del territorio stesso, pure interno: un intendimento perseguito finora con scarsi risultati da molte regioni. Negli ultimi decenni, nonostante i tanti sbandieramenti ideologici, sono state soddisfatte solo le esigenze della nautica maggiore. Ora c’è da pensare agli altri.

E visto che si parla tanto di federalismo fiscale, la prima decisione da prendere è quella di equiparare una volta per tutte le attività e la portualità della nautica alle altre attività turistiche, per ottenere dopo tanta vana attesa che a essa sia applicata l’IVA del relativo Testo Unico.

Le strutture che chiediamo non vanno considerate da regioni e comuni nell’ottica assurda della Legge Finanziaria 2007, incentrata sul gettito del canone demaniale e di gestione da pagare, ma come porta aperta per entrate economiche ben più grandi, come qualcuno molto intelligentemente ha fatto con le stazioni ferroviarie: da fonti di spese e pericoli li ha trasformati in centri di vita commerciale, con attività imprenditoriali molto più proficue e importanti per la collettività.

Questo testo, se non si riferisce al numero di Nautica correntemente in edicola, viene pubblicato esclusivamente a fini storici e le opinioni espresse potrebbero non coincidere più con quelle della Direzione e/o della Redazione di Nautica Editrice Srl

Indice articoli presenti in questo numero

1
Al via la riforma dei bacini
rubrica: Approdi e residenze | annata: 2010 | numero: 577 | pagina: 180

2
Campania, bilancio positivo del piano porti
rubrica: Approdi e residenze | annata: 2010 | numero: 577 | pagina: 184
3
Italia Navigando in Puglia
rubrica: Approdi e residenze | annata: 2010 | numero: 577 | pagina: 184
4
Porto di Arenzano
rubrica: Approdi e residenze | annata: 2010 | numero: 577 | pagina: 182
5
Incentivi
rubrica: Attualità | annata: 2010 | numero: 577 | pagina: 70
6
I Flaps
rubrica: Didattica e tecnica | annata: 2010 | numero: 577 | pagina: 96
7
Il nuovo Torqueedo
rubrica: Didattica e tecnica | annata: 2010 | numero: 577 | pagina: 92
8
Intramontabile gozzo
rubrica: Didattica e tecnica | annata: 2010 | numero: 577 | pagina: 82
9
Conversazione con Michele Parini, Amministratore di Austin Parker
rubrica: Giri di bussola | annata: 2010 | numero: 577 | pagina: 176
10
Energia per tutti
rubrica: Giri di bussola | annata: 2010 | numero: 577 | pagina: 172
11
In visita a Eufaula, da Johnson Outdoors
rubrica: Giri di bussola | annata: 2010 | numero: 577 | pagina: 174
12
Navis.net: pensato per la compravendita
rubrica: Giri di bussola | annata: 2010 | numero: 577 | pagina: 178

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