Sommario

  • Nell’editoriale di Nautica del numero di marzo, a cura di Lucio Petrone, si parla dell’Assemblea Generale della Nautica che si è tenuta in aperture dal Big Blu, la manifestazione capitolina dedicata alla nautica da diporto, incentrata ancora una volta sul decreto salva-Italia del Governo Monti.
  • 43° International Boat Show Dusseldorf. Meno barche ma più affari. Le poche novità presentate al Boot di Düsseldorf, giunto quest’anno alla 43° edizione, sono la cartina al tornasole del momento poco brillante che l’industria nautica sta vivendo a livello internazionale.
  • Andiamo verso la barca unica? Osmosi… stilistiche. Da vela a motore sui grandi yacht, in senso inverso sulle imbarcazioni medio e piccole: la contaminazione fra tipologie di scafi è un fenomeno in grande espansione e di crescente interesse. Tanto da dare vita a un interessante confronto presso l’Istituto Nazionale di Architettura, che ci ha dato lo spunto per alcuni approfondimenti.
  • Fa da te. Non solo manutenzione. A bordo si hanno sempre alcuni oggetti da tenere preferibilmente raccolti in un posto preciso. Per agevolare la reperibilità e assicurare la protezione delle cose più delicate, si può utilizzare un recipiente spesso disponibile sul mercato oppure costruito da noi. Vediamo insieme un esempio semplice di realizzazione di un cofanetto in teak da tenere bene in vista e da inserire nell’ambiente sottocoperta o domestico.
  • Tecniche di pilotaggio. Pesca in deriva, scarroccio, ancoraggio. Tre tipi di pesca dalla barca che richiedono specifiche tecniche di governo, in quanto sfruttano direttamente i movimenti del mare e l’azione del vento.
  • VOR, un passo deciso verso la vittoria finale. “Telefono casa”. Un’accoglienza incredibile, come forse solo in Cina oggi si poteva fare, lo strapotere della coppia Martìnez-Fernández, un Giro che prende forma e lancia il team spagnolo “Telefónica” che stacca il biglietto per la vittoria finale. Che stavolta parte ultimo e rimonta tutti con una straordinaria prova di forza. Secondi i francesi di “Groupama 4”. All’arrivo in patria l’unico equipier cinese, Teng Jiang He, accolto come un eroe.
  • Relitti. Una terza vita per la “Cariddi”. Dopo una gloriosa storia di trasporti nello Stretto di Messina, la nave-traghetto “Cariddi” è stata abbandonata e giace oggi semiaffondata in un angolo del porto di Messina. Una fine ingloriosa per una nave di importanza storica, che già era risorta dopo un primo affondamento durante la Seconda Guerra Mondiale. Quale futuro l’aspetta?
  • Lanzarotto Malocello. Un esploratore dimenticato. Quest’anno si celebra il VII centenario della scoperta delle Canarie, l’arcipelago che rappresentò il “trampolino di lancio” della traversata dell’Atlantico e quindi della scoperta delle Americhe.
  • Nell’incanto di Portofino. Portus delphis. Portofino è luogo d’incontro di personaggi famosi, il suo marina è tra i preferiti dal jet set internazionale e i suoi dintorni sono il regno di una natura incontaminata e selvaggia, vero paradiso del trekking, eppure rimane ancora così tipico e tradizionale che poche località al mondo possono competere per fascino con questo pittoresco borgo.
  • “Strambate”. In questo numero, a cura di Roberto Neglia, si parla delle scelte che dovrà fare l’Equipment Evaluation dell’ISAF circa le imbarcazioni che parteciperanno alle olimpiadi di Rio 2016.
  • Nella rubrica dedicata allo sport curiosità riguardanti la Global Ocean Race, la ranking list ISAF che vede Bruni secondo in classifica, la XXVIII Primo Cup e la traversata di Giovanni Soldini.
  • Su questo numero di “Nautica” svelati pregi e difetti delle seguenti imbarcazioni: Princess Yachts International V72, Monte Carlo Yachts 65 Flybridge, Itama 62, Tiara Yachts 3900 Open, Selva C8.3 Cabin.
  • Anche questo mese “Nautica” propone tutte le sue rubriche dedicate alla nautica e ai diportisti. All’interno della rivista, troverete la rubrica “Una barca per tutti” che, oltre ai piccoli annunci, contiene: Il Charter – Scuole e patenti – Il Consulente – L’Usato – Pagine Blu – Il Broker.

Editoriale

Folla di adesioni all’assemblea generale della nautica al Big Blu

ANCHE LA NAUTICA RIVENDICA IL SUO DIRITTO ALL’EQUITA’

Nel momento in cui si decidono le sue sorti per l’immediato futuro, il settore nautico, dall’utenza all’imprenditoria, ha fatto sentire la sua voce univoca, che non contesta i provvedimenti presi dal Governo Monti per far riacquistare credibilità all’Italia, ma chiede che il contributo da dare alla causa comune sia equo invece che demagogico e punitivo. Ciò è scaturito chiaramente dall’Assemblea Generale del settore, tenutasi il 18 febbraio scorso al Big Blu, il salone nautico della Capitale, unica iniziativa – promossa da “Nautica”, da Rai sociale e dall’associazionismo nautico sportivo e culturale – che ha dato finalmente la parola anche all’utenza, in sinergia, nell’interesse comune, con Ucina e altre rappresentanze di operatori.
L’Assemblea ha coinciso con l’esame, da parte del Governo Monti, degli emendamenti presentati al Senato, in Commissione Finanze, da diverse forze politiche e dall’Associazione Parlamentari Amici del mare e della nautica, per evitare i disastrosi effetti del Decreto Salva Italia sui 150.000 posti di lavoro del settore, tra diretti e indotti, in gran parte a rischio e per ridare ai diportisti la voglia di andar per mare. Dell’Assemblea riferiremo dettagliatamente sul prossimo numero di “Nautica”, con le proposte avanzate da ciascuna delle associazioni aderenti, nucleo al quale si sono aggiunti la stessa Ucina, l’Aspronadi, l’Ainud, con l’occhio interessato del Comando Generale delle Capitanerie di Porto.

Al momento si può solo dire che il Governo, e per esso il Ministro Passera incontrato dal presidente di Ucina, Albertoni, si è reso conto dell’inapplicabilità di quella parte del decreto che riguarda le barche dei ricchi, peraltro già salpati per lidi più propizi, lasciando ad altri l’onere che deriva del provvedimento. Si è voluto dare un segnale di cambiamento forte nei controlli fiscali, spettacolari in alcune iniziative anche non nautiche sul territorio, ma come si è danneggiata la nautica con l’assurdo cliché dell’armatore evasore e il finanziere all’attracco, anche l’eco verso l’estero di queste ultime sta causando danni immensi, che si protrarranno per anni. Se le norme devono realmente ispirarsi a quei principi di equità dichiarati da Monti, quelle sulla nautica, forzate dalla demagogia, sicuramente non lo sono.

Per quanto riguarda gli emendamenti sulla nautica, ci sono più scuole di pensiero: quella di Monti che accetta modifiche solo se resta inalterato il gettito fiscale; quella del Senato che ha segnalato l’incongruità esattiva dello stazionamento proponendo una trasformazione in tassa di proprietà o di possesso lasciandone fuori i natanti oppure inserendo quelli dai sette metri in su; quella dell’Associazione dei parlamentari Amici della nautica che auspica una tassa moderata per tutti, dal natante alla nave da diporto; infine quella di Ucina, ma anche di “Nautica” e di gran parte dei promotori dell’Assemblea, che vorrebbe escludere dall’imposizione i natanti, nella certezza di un inutile sacrificio, in quanto tale decisione comporterebbe un innalzamento degli importi per tutti e non l’auspicata diminuzione.

Naturalmente è una decisione del Parlamento, ma “Nautica” ha già segnalato in passato l’illegittimità di una tassa su beni per i quali non esiste titolo di proprietà, ma solo il momentaneo possesso. Si riuscirà a far approvare gli emendamenti in tempo utile, cioè prima del mese di maggio, data di entrata in vigore del decreto, evitando i suoi devastanti effetti sull’ormai vicina stagione nautica? Considerato che Monti va avanti per decretazione e a ogni passaggio parlamentare è costretto a chiedere la fiducia, cioè l’approvazione dei suoi decreti senza modifiche, più giorni passano più sembra difficile, ma speriamo vivamente che non sia così.

Per noi utenti della nautica da diporto salvare dalla tassa i natanti non è voler sfuggire a quel contributo anche morale che tutti dobbiamo dare al Paese – contributo che peraltro già diamo abbondantemente con l’incremento fiscale deciso dal Governo a 360 gradi – ma soltanto la strenua difesa del nostro diritto di poter andare in barca senza inique, demagogiche sperequazioni. Il natante è la barca di tutti e introduce a un’attività di tempo libero di alto valore sociale e culturale, alla quale devono potersi avvicinare senza timore di discriminazioni specialmente i giovani, i diversamente abili, per i quali, lo hanno ampiamente dimostrato i medici, la disciplina della barca è importantissima scuola di vita, e gli anziani.

Questo testo, se non si riferisce al numero di Nautica correntemente in edicola, viene pubblicato esclusivamente a fini storici e le opinioni espresse potrebbero non coincidere più con quelle della Direzione e/o della Redazione di Nautica Editrice Srl

Indice articoli presenti in questo numero

1
Il tonno da mezzo milione di Euro
rubrica: Ambiente mare | annata: 2012 | numero: 599 | pagina: 28

2
Il Wifi…sott’acqua
rubrica: Ambiente mare | annata: 2012 | numero: 599 | pagina: 28
3
La Corte dei Conti Europea certifica: la politica europea della pesca ha fallito
rubrica: Ambiente mare | annata: 2012 | numero: 599 | pagina: 28
4
La tempesta perfetta si sente anche negli abissi
rubrica: Ambiente mare | annata: 2012 | numero: 599 | pagina: 28
5
L’Albatross vive meglio col cambiamento climatico
rubrica: Ambiente mare | annata: 2012 | numero: 599 | pagina: 28
6
Quando per un marlin l’acqua è…irrespirabile
rubrica: Ambiente mare | annata: 2012 | numero: 599 | pagina: 28
7
Falco 60
rubrica: Barche d’epoca | annata: 2012 | numero: 599 | pagina: 180
8
Pierrot
rubrica: Barche d’epoca | annata: 2012 | numero: 599 | pagina: 181
9
Veri meccanici si nasce
rubrica: Barche e cantieri | annata: 2012 | numero: 599 | pagina: 176
10
Non solo manutenzione
rubrica: Didattica e tecnica | annata: 2012 | numero: 599 | pagina: 54
11
Osmosi…stilistiche
rubrica: Didattica e tecnica | annata: 2012 | numero: 599 | pagina: 48
12
Pesca in deriva, scarroccio, ancoraggio
rubrica: Didattica e tecnica | annata: 2012 | numero: 599 | pagina: 60

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