Sommario

  • Nell’editoriale di Nautica del numero di dicembre, a cura di Lucio Petrone, si ragiona nuovamente sulla crisi del settore nautico italiano, con aziende che ormai si salvano solamente grazie alle esportazioni, con un mercato nazionale totalmente “stoppato” dalla politica italiana della “caccia alle streghe”. Si riflette sull’attualità e sul futuro, su come la nautica possa diventare più efficiente e a contatto con l’utenza.
  • 53° Fort Lauderdale Boat Show Come al solito molte erano le aspettative riposte nel primo grande salone nautico americano della stagione. Dopo aver vissuto le alterne fortune delle kermesse fieristiche europee, molti operatori hanno attraversato l’Atlantico con la speranza di trovare oltre oceano una situazione di mercato più confortante. Invece si è trattato di un salone interlocutorio.
  • Scoprire un motoryacht – La prima prova in mare Può essere soltanto un modo per sollecitare la voglia di acquisto. Ma può anche rivelarsi come una preziosa miniera di informazioni. L’invito di un cantiere a provare una sua barca è sempre ricco di promesse che, però, necessitano di approfondite verifiche.
  • Facile da condurre, trasportare e rimessare – Il catamarano ergonomicoIl progetto di un catamarano smontabile di peso complessivo inferiore agli 80 chilogrammi, il massimo che può sopportare il tettuccio di un’auto, lungo circa 4,50 metri, misura ideale per il trasporto stradale con un’auto di pari lunghezza, andar per mare tranquilli e trasportare tre passeggeri, facilmente rimessabile in garage e di minimo ingombro quando in secco.
  • Svelata la barca laboratorio di LIH – New Tech in salsa lecchesePresentata al 52° Nautico grazie a una partnership con Ucina Confindustria Nautica, la prima barca laboratorio europea si appresta all’entrata in esercizio, per diventare una miniera di informazioni per aziende e progettisti. Vediamole.
  • Vendée Globe: un vero Everest Comincia con un incidente clamoroso e un ritiro che mettono fuori gioco due tra i favoritissimi. Il Vendée Globe mantiene la promessa della regata più difficile e per questo amata al mondo. Al via anche l’italiano Alessandro Di Benedetto. Oltre 350.000 spettatori presenti alla partenza di Les Sables d’Olonne.
  • Nell’incanto delle Seychelles Nell’emisfero australe, pochi gradi a sud dell’Equatore, l’arcipelago delle Seychelles, 115 gemme sperse nell’immenso blu dell’oceano Indiano e baciate dagli Alisei, sembra essere stato creato “ad hoc” per chi ama navigare. Una pletora di isole diverse, granitiche o coralline, grandi o piccole, turistiche o deserte, il cui denominatore comune è una natura incontaminata sopra e sotto la superficie del mare, attende il diportista che potrà scegliere tra una crociera tranquilla tra le Inner Islands, tutte vicine tra loro, o una più impegnativa navigazione d’altura verso le remote Outer Islands.
  • “Strambate”. In questo numero, a cura di Roberto Neglia, si parla delle elezioni della federazione mondiale che ha visto proclamare Carlo Croce, già presidente della FIV, al vertice insieme ai sette vicepresidenti Quanhai Li, Chris Atkins, Gary Jobson, Scott Perry, George Andreadis, Adrienne Greenwood e Nazli Imre.
  • Nella rubrica dedicata allo sport curiosità riguardanti Luna Rossa, l’Audi Series Melges 20 e il nuovo Velocity Prediction Program.
  • Su questo numero di “Nautica” svelati pregi e difetti delle seguenti imbarcazioni:

Editoriale

UN FINE ANNO ASSAI TRISTE PER LA NAUTICA

Importante non perdere il contatto con l’utenza italiana

Anche se non crediamo nelle superstizioni né nelle profezie dei Maya, questo 2012 bisestile è stato veramente una catastrofe, in particolare per la nautica italiana. Mentre all’estero qualche barlume di ripresa sembra vedersi, in Italia la crisi ha pesato come non mai sul settore e a ciò molto ha contribuito la caccia alle streghe del “no boat no crime” assurdamente scatenata contro le barche, come unico mezzo per riuscire a individuare gli evasori fiscali. Povero Stato, è messo veramente male se nel momento del boom dell’informatica deve ridursi alle ispezioni casuali sulle barche per rintracciare i contribuenti fantasma o infedeli. Due risultati a suo danno però li ha ottenuti: ha cancellato dal PIL il contributo del settore, di circa 6 miliardi l’anno, più che dimezzatosi e sopravvissuto solo grazie all’esportazione (80%); ha distrutto molte decine di migliaia di posti di lavoro. Non ci sono parole sufficienti a esprimere quello che pensano gli utenti e gli operatori né lo Stato, di contro, potrà recuperare dagli onerosi controlli – migliaia in acqua e in banchina – ciò che illusoriamente promettono molti zelanti verbali. Il reale incasso finale, come in passato, tra bocciature dei giudici, ricorsi e concordati, si ridurrà a spiccioli. Flavio Briatore docet. Invece il danno, enorme, rimane, ma mentre lo Stato è abituato a perdere miliardi, tanto paga pantalone, per la gran parte delle piccole e medie aziende della nautica (per non parlare di alcune grandi) il disinteresse ha significato e significherà ancora la chiusura, a dimostrazione, una volta in più, di come tra la teoria e la pratica economica ci sia un abisso.

Alla fuga dalla barca ha contribuito sicuramente tutta una serie di ragioni, anche il disincentivante, eccessivo costo dei carburanti, ma l’insieme di tante cause recessive ha stimolato nell’utenza una nuova cultura, non quella a perdere di una volta, ma molto più riflessiva nelle spese, con la quale i costruttori devono fare i conti. A parte lo spauracchio del redditometro, sul quale “Nautica” sta pubblicando e pubblicherà articoli appositamente redatti da uno Studio genovese tra i più accreditati in materia (ora c’è anche il software di autocontrollo predisposto gratuitamente dall’Agenzia delle Entrate, bravo Befera) – il cui impatto sarà più o meno velocemente superato, l’utente che tornerà a navigare lo farà in maniera più consapevole… Come già preannuncia l’attuale mercato, pur ridotto, vorrà mezzi gestibili in maniera più economica e maggiormente evoluti sotto l’aspetto tecnologico ed ecologico. Unità magari meno evidenti, perché sarà lo zoccolo duro dei veri appassionati a muoversi per primo, quello su cui stanno puntando i nostri maggiori cantieri, Vitelli, il presidente Azimut-Benetti, in testa. L’Ucina produce ancora statistiche speranzose… Quanto meno di riuscire a conservare la leadership nel campo delle grandi barche, ma certo la politica governativa nei confronti del settore deve cambiare e, ancor più, si deve avviare una nuova filosofia produttiva. È necessario ripartire, lasciando alle spalle gli eccessi del passato, anche educando i nuovi utenti a come deve essere la nautica di oggi, quella che fa crescere nella consapevolezza e alla fine costa meno. A ciò deve però aggiungersi l’attenzione dei nostri governanti, che invece spesso è stata addirittura contraria. Gli ultimi decenni hanno dimostrato che sulla nautica è vantaggioso investire, perciò si avvii finalmente una politica per il settore, come chiede “Nautica” da sempre e ora anche attraverso la Consulta dell’utenza nautica che il 12 dicembre, ancora nella sede della Camera di Commercio di Roma e ancora organizzato dal Big Blu di Fiera Roma, terrà un nuovo incontro col mondo nautico e politico.

Lucio Petrone

Questo testo, se non si riferisce al numero di Nautica correntemente in edicola, viene pubblicato esclusivamente a fini storici e le opinioni espresse potrebbero non coincidere più con quelle della Direzione e/o della Redazione di Nautica Editrice Srl

Indice articoli presenti in questo numero

1
Le prospettive del Marina di Varazze
rubrica: Approdi e residenze | annata: 2012 | numero: 608 | pagina: 102

2
Mochi 47 Open
rubrica: Barche d’epoca | annata: 2012 | numero: 608 | pagina: 136
3
Sciacchetrà
rubrica: Barche d’epoca | annata: 2012 | numero: 608 | pagina: 137
4
Cantiere Navale dell’Argentario – Restauratori speciali
rubrica: Barche e cantieri | annata: 2012 | numero: 608 | pagina: 132
5
Il catamarano ergonomico
rubrica: Didattica e tecnica | annata: 2012 | numero: 608 | pagina: 54
6
La prima prova in mare
rubrica: Didattica e tecnica | annata: 2012 | numero: 608 | pagina: 46
7
New Tech in salsa lecchese
rubrica: Didattica e tecnica | annata: 2012 | numero: 608 | pagina: 58
8
Aurora
rubrica: Esperienze di bordo | annata: 2012 | numero: 608 | pagina: 108
9
3M Servizi Nautici: dalla Germania al Giappone
rubrica: Giri di bussola | annata: 2012 | numero: 608 | pagina: 99
10
Barcotica: interfaccia intelligente
rubrica: Giri di bussola | annata: 2012 | numero: 608 | pagina: 100
11
Display multigrafico NKE
rubrica: Giri di bussola | annata: 2012 | numero: 608 | pagina: 98
12
Un nuovo sito per Honda Marine
rubrica: Giri di bussola | annata: 2012 | numero: 608 | pagina: 100

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