Sommario

  • L’editoriale del numero di febbraio, a cura del direttore Luca Sonnino Sorisio, riflette sulle argomentazioni avvenuta in una cena tra amici, durante una serata dal sapore di mare in cui le frustrazioni e le lamentele lasciano il posto all’amore per il mare e la nautica.
  • Nuovo record – Maserati asfalta la Cape2Rio. L’equipaggio internazionale capitanato da Giovanni Soldini si aggiudica il primato di velocità della più lunga regata tra due continenti nell’emisfero sud, da Cape Town a Rio de Janeiro. Abbassando di due giorni il precedente primato.
  • Viaggio nella tradizione cantieristica turca. La nuova vita del legno. La sorprendente interpretazione in chiave moderna del più classico dei materiali, il legno. Da Istanbul a Bodrum per scoprire cosa vuol dire fare barche in “composite wood”.
  • Cartografia elettronica e cartacea. Carta vince, carta perde. Le nuove tecnologie, Internet, gli smartphone e i tablet hanno drammaticamente approfondito il solco che separa la moderna cartografia digitale per il diporto da quella cartacea ufficiale, valida per tutti. Lo dimostra anche l’intervista parallela a due protagonisti di questa tenzone senza fine.
  • Vela. L’evoluzione della progettazione/2 – Ritorna il tailor made. Sulle imbarcazioni sopra i 45-50 piedi le maggiori dimensioni lasciano maggiore spazio all’inventiva del progettista. Interni in stile minimal, ampie superfici vetrate si contrappongono a ponti dalle linee pulitissime. Nuove tecniche di assemblaggio e soluzioni costruttive d’avanguardia fanno crescere la voglia della barca custom.
  • Una nuova carena per un nuovo yacht – Mytic. Non la solita rielaborazione di forme di carena esistenti, plananti o dislocanti che siano, ma una carena completamente nuova. Si tratta della carena studiata per il progetto Mytic, ovvero “Motor Yacht Triple Innovative Concept”, un nuovo yacht a tutto tondo.
  • Habit 32 – Rivoluzione a prua tonda. 32 piedi, 32 metri quadri di superficie abitabile complessiva e carena a scow ampiamente collaudata nella Mini Transat, Habit 32, progettato a Firenze da architetti e navigatori, rompe tutti gli schemi dello yacht design, riunendo spazio, performance, eco sostenibilità e facilità di costruzione.
  • Francia: Saint-Malo – La città corsara. Una città marinara della Bretagna che fece della sua indipendenza la propria bandiera e della guerra da corsa la sua ricchezza.
  • Portogallo: Arcipelago delle Azzorre. Isole nella corrente. Nove isole di lava dal sapore aspro, l’una diversa dell’altra. Alcune con coste alte e fiordi tagliati nella roccia. Altre con dolci pendii coltivati e spiagge di sabbia nera. Un angolo di paradiso perduto dove la natura regna ancora incontrastata, padrona del tempo e dello spazio.
  • “Strambate”. In questo numero, a cura di Roberto Neglia, si elencano gli appuntamenti che a breve vedranno impegnate le numerose flotte veliche. Si parte dall’Italiano ORCi di Loano per arrivare ai Mondiali X-35, Swan 45 e Melges 20, passando per l’Europeo Melges 32.
  • Nella rubrica dedicata allo sport curiosità riguardanti la 69° Sydney Hobart, il Meeting Internazionale Optimist, la Coppa America e le Extreme Sailing Series.
  • Su questo numero di “Nautica” svelati pregi e difetti delle seguenti imbarcazioni:
    X-Yachts – XP 33
    Camper & Nicholson – Velsheda 50
    Pirelli Pzero/Tecnorib – 1400 Sport FB
    Surmarine – SR 480
  • Anche questo mese “Nautica” propone tutte le sue rubriche dedicate alla nautica e ai diportisti. All’interno della rivista, troverete la rubrica “Una barca per tutti” che, oltre ai piccoli annunci, contiene: Il Charter – Scuole e patenti – Il Consulente – L’Usato – Pagine Blu – Il Broker.

Editoriale

NUOVE SOLUZIONI, VECCHIA PASSIONE

Alla fine quello che importa è solo navigare

Cena tra amici in una fredda sera di gennaio. Si parla delle vacanze natalizie appena passate, dove primeggiano la montagna e lo sci. Ma poco dopo, come se questi argomenti fossero quasi fuori tema, si comincia a parlare di barche. Si parla dei lavori da fare in vista della stagione primaverile (le barche di alcuni sono a secco), dei soci comproprietari delle barche, chi lavora di più, chi meno, chi pensa solo alle comodità o alla tappezzeria.
Una moglie si vanta di non apprezzare l’andare per mare – “quando salgo in barca il tempo peggiora immediatamente” – ma di seguire il marito per amore. Dai discorsi si capisce che stiamo parlando principalmente di barche a motore e a vela sui 10-12 metri, per lo più comprate usate e, spesso, in società con altri amici. C’è chi vuole acquistare un 26′ di un noto cantiere, ma subito un altro gli suggerisce il 31′ dello stesso progettista. Si affronta l’argomento del posto barca; qualcuno dice che ha trovato conveniente iscriversi a un circolo per usufruire delle tariffe speciali destinate ai soci, qualcun altro commenta che è meglio affittare il posto barca dai privati, considerato il crollo dei prezzi nei porti. Si comincia a pensare alle future vacanze, ai periodi da dividersi col socio di barca, o a quando i figli, anche loro provetti marinai, la prenderanno per una piccola crociera con i propri amici. E poi si discorre di regate invernali, c’è chi partecipa a tutte, da vero appassionato, chi solo a qualcuna, chi non ci pensa nemmeno.
Durante tutta la piacevole serata dal sapore di mare non sento una sola lamentela, il sorgere di un problema, un qualcosa che sia in dissonanza col mare, le vele, il vento, il comune girovagare per le nostre coste che ci fa tanto amare la nautica.
La passione per il mare sovrasta ogni cosa. Alla fine quello che importa è solo navigare, stare con gli amici, vivere in barca, assaporare la libertà che questa riesce a dare. E se i tempi sono duri, ecco che si trovano nuove soluzioni, le comproprietà, i lavoretti fatti magari da soli (c’è chi sogna di passare i fine settimana invernali in barca a smontare, pulire, lubrificare). Un ritorno alla semplicità e all’essenza della nautica.
Mi sorprende anche il fatto che i discorsi agostani sulla crisi che deprime, sulle tasse e i controlli legati alla “speciale” e ingiustificata attenzione al nostro settore, siano lontani, lontanissimi.
Ci auguriamo relegati definitivamente al passato.

Luca Sonnino Sorisio

Questo testo, se non si riferisce al numero di Nautica correntemente in edicola, viene pubblicato esclusivamente a fini storici e le opinioni espresse potrebbero non coincidere più con quelle della Direzione e/o della Redazione di Nautica Editrice Srl

Indice articoli presenti in questo numero

1
Balestrate alla svolta
rubrica: Approdi e residenze | annata: 2014 | numero: 622 | pagina: 108

2
Carta vince, carta perde
rubrica: Didattica e tecnica | annata: 2014 | numero: 622 | pagina: 44
3
La nuova vita del legno
rubrica: Didattica e tecnica | annata: 2014 | numero: 622 | pagina: 38
4
Maserati asfalta la Cape2Rio
rubrica: Didattica e tecnica | annata: 2014 | numero: 622 | pagina: 36
5
Mytic
rubrica: Didattica e tecnica | annata: 2014 | numero: 622 | pagina: 58
6
Ritorna il tailor man
rubrica: Didattica e tecnica | annata: 2014 | numero: 622 | pagina: 52
7
Rivoluzione a prua tonda
rubrica: Didattica e tecnica | annata: 2014 | numero: 622 | pagina: 64
8
Il capitano di lungo corso
rubrica: Esperienze di bordo | annata: 2014 | numero: 622 | pagina: 113
9
Ventotene: l’isola dimenticata
rubrica: Esperienze di bordo | annata: 2014 | numero: 622 | pagina: 110
10
Da Rama a Rama marine
rubrica: Giri di bussola | annata: 2014 | numero: 622 | pagina: 104
11
Markagain: la piattaforma italiana per i beni di lusso
rubrica: Giri di bussola | annata: 2014 | numero: 622 | pagina: 100
12
Micron WA: l’antivegetativa esclusiva
rubrica: Giri di bussola | annata: 2014 | numero: 622 | pagina: 100

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