TECH & REFIT – L’ANIMA DEL SUPERYACHT

Superyacht 39 - copertinaPerchè abbiamo sentito il bisogno di pubblicare questo speciale “Tech & Refit”?
Perchè se di un superyacht quello che più ci colpisce è la sua estetica, la proporzione deglispazi associata a stile ed eleganza, l’accortezza dei dettagli, ciò che lo rende veramente unicoè la sua “anima”. Ossia quello che c’è dietro alla sua costruzione. Con questo speciale “Tech& Refit” vogliamo far conoscere gli aspetti più nascosti dell'”anima” di un superyacht, dalla ricercadei materiali e tecnologie avveniristiche a quell’artigianato che, spesso, si accosta all’arte.
Di seguito vogliamo pubblicare il commento che ci è arrivato da Anton Francesco Albertoni,presidente UCINA Confindustria Nautica, riguardo questa nostra iniziativa editoriale.

“Il valore aggiunto di una barca è sempre nella passione con la quale viene progettata e costruitae quindi in quel filo conduttore che unisce una lunga filiera e vede coinvolti, oltre al cantiere, ifornitori dei materiali, dei componenti, degli accessori, fino a toccare il mondo del refitting.
Sono molto spesso questi ‘dettagli’ speciali – nella realizzazione e nella cura successiva – a renderespeciale uno yacht, figli dell’innovazione, della tecnologia, del design, ma anche dell’ingegno e delleantiche competenze artigianali, di quel ‘saper fare’ che ha saputo diventare industria. Questo numero- anch’esso speciale – della rivista si rivolge proprio a questa filiera ed è quindi un’iniziativamolto importante, rara nel panorama editoriale ed estremamente interessante per le imprese, iprofessionisti, gli equipaggi e gli armatori. Lo è ancora di più per le aziende italiane che, comenella costruzione degli scafi, nell’ambito dell’accessorio vantano una qualità eccellente e un posizionamentoai vertici mondiali. Un patrimonio di conoscenze, esperienze, ricerca, modelli aziendalie strategie che in moltissimi casi è unico nel suo genere e la cui valorizzazione, anche in termini dicomunicazione, è fondamentale. Basti ricordare che circa il 50% della produzione nazionale italianain questo segmento è stata esportata e che, nell’ultimo quinquennio, le aziende del Belpaese sisono ulteriormente internazionalizzate, pur in un contesto economico globale non facile. Ne è unesempio la partecipazione italiana al METS di Amsterdam, dal 19 al 21 novembre prossimi, con135 espositori di cui 70 nell’ambito della ‘collettiva’ di eccellenze organizzata da UCINA nel PavillonItalia. Non meno di rilievo è il ruolo e il panorama delle aziende del refit, che tra l’altro moltospesso incrociano o hanno incrociato la strada della produzione. Sono ormai dei partner insostituibilinella gestione della vita della barca, dei punti di riferimento per i proprietari e per i loro equipaggi.Anche in questo campo mi piace ricordare la straordinarietà delle aziende italiane, alla cui qualitàe competenza nel settore, si unisce l’atout di essere spesso immerse in un territorio ricco di fascino,storia, cultura, risorse naturali ed enogastronomiche uniche al mondo. E anche questo – in un mondocome lo yachting che ruota intorno al binomio passione e qualità della vita – può fare la differenza.
In conclusione voglio fare alcune considerazioni sull’andamento dei mercati. Vediamo crescere il sudest asiatico oltre alla Cina, che mantiene un profilo forse ancora al disotto delle elevate aspettative,con lo sviluppo della Corea e gli hub di Phuket, Langkawi, Penang e Singapore. Si consolidano i Paesidel Golfo, che a partire dal Kuwait rappresentano un mercato con buone possibilità di crescita. NelSud America, oltre al Brasile, si aprono interessanti prospettive in Argentina, Messico e Venezuela.Ripartono gli USA e in Italia il primo boatshow del primo bacino al mondo per la navigazione dadiporto – il Salone Nautico Internazionale di Genova – ha finalmente registrato un’inversione ditendenza nell’edizione appena conclusasi.
C’è spazio per tornare a crescere e per fare bene. Per questo auguro buon lavoro a tutti”.

Anton Francesco Albertoni
Presidente UCINA Confindustria Nautica
(Italian marine industry Association)


LE BARCHE

Scheepswere – Dione Star

Humber St. Andrews – Bully

Scunara – New Vagabunda


IL MERCATO

Yachtline 1618

Maxwell – SY 38

BBS – Block Boat System

Pin Craft – Gru a forbice

Intermarine – ESF

Kohler – Generatori EOZDJ

Team Italia – I-bridge

Fireboy-Xintex – Impianti antincendio

CNC – Nuovo bacino

CMC Marine – SE Integrated System


GLI ARTICOLI

Editoriale

Cantieri: Amico & Co – L’efficienza certificata

Designer: Yacht Design – Intervista a Matteo Picchio

Surveyor: Wosa – The yacht refit management

Refit: Il refitting – Nuovo traguardo della nautica da diporto

Tecnica: Allungare una barca

Meeting: Business week in Versilia

Rigging: Doyle Italia – Le vele dei maxi yacht

Industry Report: Refit & Repair. Trend storico e prospettive future