L’UNIONE FA (SEMPRE) LA FORZA

Uno degli argomenti maggiormente dibattuti tra gli operatori del settore è quello che riguarda l’effettiva valenza commerciale dei saloni nautici internazionali. I punti di vista sono immancabilmente diversi, talvolta persino antitetici.

È infatti abbastanza comprensibile che un produttore di accessori colga favorevolmente la possibilità di concentrare nello stesso luogo e negli stessi giorni quei contatti interaziendali che, altrimenti, lo obbligherebbero a trasferte più diversificate nello spazio e più diluite nel tempo.

Ma è altrettanto comprensibile che un grande cantiere, più obbligato a legare la propria immagine all’esposizione al pubblico di una buona parte della propria flotta, consideri con preoccupazione il peso dei costi stratosferici di uno stand dedicato ai contatti business-to-consumer, soprattutto in considerazione del fatto che le fiere sono diventate tante, per non dire troppe. Le voci di spesa sono parecchie e, oltre a quelle più ovvie (per esempio la superficie occupata o i trasporti cantiere-fiera-cantiere), ce ne sono altre che, per quanto di portata inferiore, si dimostrano sempre più indigeste: sono soprattutto quelle che riguardano quei servizi apparentemente collaterali senza i quali, tuttavia, non è possibile svolgere alcuna attività. Uno, in particolare, nel corso del recente salone di Miami (ma succede anche altrove), ha provocato un vero e proprio moto di giustificata ribellione, alla testa del quale si è posto un celebre cantiere italiano. Si tratta del trasporto di materiale entro il perimetro dell’area fieristica: in sostanza, tutto il necessario per l’allestimento di uno stand.

Già, perché qualsiasi trasportatore proveniente dall’esterno è obbligato a scaricare all’ingresso del salone e a passare la mano all’organizzazione che detiene l’esclusiva del trasloco interno. Una procedura le cui giustificazioni di carattere puramente gestionale sono quasi del tutto smentite dalle cifre imposte: poco meno di 200.000 dollari per un centinaio di metri di percorso. Pare che il suddetto cantiere non abbia avuto grosse difficoltà a convincere i suoi colleghi italiani a “fare cartello” nella richiesta di un trattamento meno vergognoso, preparandosi a un’eventuale defezione in toto che declasserebbe il blasonato salone americano a poco più di una fiera locale.

È proprio questo, d’altra parte, il peso che la cantieristica italiana nel suo complesso – e solo nel suo compresso, sia chiaro – è in grado di esercitare sul mercato dei saloni nautici internazionali, imponendo una volta tanto le sue condizioni e non, come più spesso accade, subendo quelle degli altri.

Le novità del mercato


  • Baglietto 40M RPH pag. 12
  • Royal Huisman Project 404 pag. 12
  • Mazu Yachts 82 pag. 14
  • Princess Yachts X95 pag. 16
  • Heesen Yachts Project Aquamarine pag. 20
  • Mangusta GranSport 33 pag. 22

 

Le barche


 

Le Rubriche


  • Baglietto 40M RPH pag. 12
  • Royal Huisman Project 404 pag. 12
  • Mazu Yachts 82 pag. 14
  • Princess Yachts X95 pag. 16
  • Heesen Yachts Project Aquamarine pag. 20
  • Mangusta GranSport 33 pag. 22
  • Editoriale – L’unione fa (sempre) la forza – pag. 5
  • Project & Design: Dynaship Yacht Design Nautilus 650 – pag. 24
  • Ocean Queen 150 – pag. 28
  • CRN Progetto She – pag. 30
  • VGD-RDD 93M Fast Ketch – pag. 32
  • Oceanco 105M Esquel – pag. 34
  • Design: Come chiamarle?
  • Le strane barche di Glider Yachts – pag. 46
  • Tecnica: Viaggiare su un cuscino d’aria – pag. 68
  • Cantieri: Cantiere delle Marche – L’anno dei record – pag. 94
  • Benetti Yachts – Una stagione piena – pag. 100
  • VSY – Il futuro sarà con l’idrogeno? – pag. 108
  • Lynx Yachts – pag. 114
  • Cantieri di Pisa – Gradito ritorno – pag. 118
  • Aziende: Team Italia – Verso un 2019 entusiasmante – pag. 120
  • MiniSuperyacht: Azimut Yachts Grande 25 Metri – pag. 124
  • Cayman Yachts F920 – pag. 124
  • Tender&Toys: 48 Wallytender – pag. 136
  • Accessori: Lumitec illumina la sala macchine – pag. 138
  • Captains’ Log: Comandante Carlo Cavallo – pag. 140
  • Fashion&Style: Barakà – Alta oreficeria italiana – pag. 142
  • Work in Progress: Columbus Yachts Sport 50 – pag. 144
  • Cantiere Navale Mostes Progetto Audace – pag. 148
  • Heesen Yachts Project Cos
  • Piccole News – pag. 156