Sul numero 665 di Settembre 2017 di Nautica

In copertina

Il Monte Carlo Yachts MCY 96 presentato a fine luglio, provato in anteprima a pagina 104.

Uomini e barche

l Cantiere Navale Camuffo ha una storia lunga secoli che continua fino ai nostri giorni con i moderni motoryacht progetatti da Marco Camuffo e realizzati nel cantiere di Portogruaro.

Flap o Interceptor?

I corettori d’assetto sono strumenti fondamentali nelle mani di un buon pilota. C’è chi li preferisce tradizionali e chi, invece, li preferisce dell’ultima generazione. Ma funzionano tutti allo stesso modo?

 

La stabilizzazione a zero speed

Pinne antirollio, giroscopi stabilizzatori. Ma non solo! Oggi i sistemi per stabilizzare uno yacht sono diversi e ognuno ha i suoi pro e contro. Andiamo allora a scoprire quali sono le loro caratteristiche con particolare riferimento a quella che è un’esigenza peculiare del diporto: la stabilizzazione a zero speed.

 

Ancora capitani disastrosi

Un’altra delle nostre storielle di piccole disattenzioni, che alle volte fanno o rischiano di fare grandi danni. Anche se stavolta c’è il lieto fine, c’è sempre qualcosa da imparare.

 

Il meraviglioso mondo dei cetacei

I cetacei nuotano a notevoli profondità, alcuni riescono a immergersi fino a oltre i 2000 metri. Anche se siamo convinti di sapere molto su questi mammiferi, a oggi molti aspetti del loro mondo costituiscono un autentico mistero.

Sultani da diporto

Anche senza avere il mare nel loro DNA, i 36 sultani ottomani che dal 1299 al 1922 si sono succeduti al comando della Sublime Porta, fecero del mare un trampolino di lancio delle proprie conquiste. E in quello stesso mare seppero alternare alle imponenti galee da combattimento eleganti caicchi con cui girovagare lungo le rive del Bosforo.

In Caledonia

Un gruppo di amici ha percorso il canale che taglia la Scozia da parte a parte a bordo di un piccolo yawl aurico dalla spiccata personalità e in simbiosi con le bellezze naturalistiche.

Le nostre prove

  • Monte Carlo Yachts MCY 96
  • Riva 76’ Bahamas
  • Fairline Targa 53 Open
  • Capelli Tempest 40
  • Karnic by Selva 2251 MKII Open

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L’Editoriale

Nautica Copertina di settembreSLANCIO DI RIPRESA
CON CORBO’ NELLO STAFF DIREZIONALE

Settembre è il “capodanno” di molti settori produttivi, compreso quello della nautica. Tanto è vero che proprio in questo mese prende il via la serie dei grandi appuntamenti fieristici internazionali – in ordine di apparizione, quelli di Cannes, Genova e Montecarlo – che costituiscono la prima piattaforma sulla quale l’intero comparto sviluppa le strategie per l’anno successivo.

Finalmente, nel 2017, ciò avviene nell’atmosfera di un consolidato ottimismo, fondato sulla rinnovata leadership della cantieristica italiana sul mercato mondiale e sulla rinascita di un mercato interno che per troppo tempo è rimasto schiacciato da una congiuntura economica che ha colpito più di altri il nostro Paese. All’interno di questa prospettiva, la parola d’ordine per qualsiasi operatore è “innovazione”. Noi di Nautica non facciamo eccezione, ovviamente.

E il passo più importante che lo dimostra è rappresentato dalla nomina a “senior editor” del nostro Corradino Corbò, giornalista di grande esperienza che ha contribuito in modo significativo a far sì che la nostra rivista attraversasse – con qualche acciacco ma pur sempre in perfetto galleggiamento – le tremende burrasche degli anni passati. Siamo certi che, in questa sua nuova funzione, egli saprà dare un ulteriore impulso al complesso programma di trasformazione voluto dalla nostra casa editrice.

Paolo Sonnino Sorisio

Mi dicono – e non posso permettermi la modestia di metterlo in dubbio – che la mia nomina costituisca l’ultimo passaggio, in ordine di tempo, di quel processo di trasformazione che ha permesso a questa rivista di sopravvivere alla crisi dell’ultimo decennio.

Un periodo che la drammaticità degli eventi ha reso, se possibile, ancor più lungo di quanto i calendari abbiano denunciato nel loro susseguirsi. Un po’ come succede per la temperatura percepita e la temperatura misurata. Trasformazione, dunque, più che tenuta.

Perché contare esclusivamente sulla solidità statica della nostra struttura non sarebbe bastato a portarci laddove siamo oggi, cioè di fronte a un progetto che, pur rispettando le attese del lettore più tradizionale, amante dell’inchiostro, pretende di soddisfare anche quelle del lettore più moderno, incline alla poliedricità e alla prontezza di Internet e dei suoi derivati. Proprio per questo motivo, lo sviluppo di Nautica correrà sempre di più sull’indissolubile binario del cartaceo e del web, seguendo la rotta che di volta in volta ci verrà indicata da quel principio di onestà intellettuale che, non sempre comodo e agevole come si vorrebbe, alimenta comunque il rispetto del quale godiamo fin dall’inizio della nostra lunga storia.

Corradino Corbò