Ferrari: Hypersail, nuova sfida sull’oceano di Redazione Nautica il 3 Ago 2025 Quella che ha presentato la Ferrari nel suo Centro Stile di Maranello, è l’impresa più ambiziosa e rivoluzionaria che la nautica italiana abbia mai lanciato al mare. di Pietro Fiammenghi “Hypersail è una sfida che ci porta a superare i nostri confini, ad allargare i nostri orizzonti tecnologici. Allo stesso tempo si inserisce nel solco della tradizione Ferrari, traendo ispirazione dalla nostra hypercar, tre volte vittoriosa alla 24 Ore di Le Mans. Progettare una barca per la navigazione d’altura è forse la massima espressione dell’endurance” sono le parole con cui il Presidente della Ferrari, John Elkann, ha presentato il nuovo affascinante progetto per lanciare il simbolo del cavallino rampante, nella vastità degli oceani. Hypersail è un avveniristico percorso progettuale dal quale, nel 2026, prenderà vita una rivoluzionaria imbarcazione a vela, lunga oltre 30 metri. Assomiglierà ad un Coppa America ma sarà capace per compiere il giro del mondo a tempo di record, senza effettuare alcuno scalo ed utilizzando la sola energia eolica e solare. Non un solo litro di carburante verrà imbarcato, nessun motore sarà mai installato, l’energia verrà prodotta utilizzando la sola energia generata dai pannelli fotovoltaici e dai generatori eolici ed idrici di cui sarà dotata l’imbarcazione. Un progetto che semplicemente, non ha eguali nella storia dello yachting. Cento centraline e cinquanta linee di comunicazione gestiranno le appendici idrodinamiche che consentiranno di stabilizzare l’assetto dell’Hypersail sopra le creste delle onde oceaniche e, in sostanza, gestiranno il volo. La tecnologia per permettere allo scafo di navigare con un assetto stabile anche con mare formato arriverà direttamente dalla Formula Uno, tanto da consentirgli di mantenere la minima altezza necessaria per scivolare letteralmente sopra le creste delle onde, come se avesse delle enormi sospensioni attive. Due grossi foil consentiranno il sollevamento dell’imbarcazione dall’acqua mentre, una volta spiccato il volo, l’assetto sarà garantito dal solo braccio di sottovento in associazione con il flap posto sul timone e con quello posto sulla chiglia che sarà anch’essa mobile. Enorme la ricerca che coinvolge le appendici: sono complessivamente 100 gli ingegneri della Ferrari coinvolti nel progetto. Le appendici In sostanza l’Hypersail sarà dotato complessivamente di 4 appendici mobili, di cui 3 immerse simultaneamente, dotate di macroscopici movimenti lenti, mentre dei piccoli flap di cui ogni appendice sarà dotata, avranno rapidissimi movimenti gestiti idraulicamente da un insieme di computer che garantiranno un’affidabile navigazione a velocità inaudite. Probabilmente, mentre l’Hypersail sarà impegnato nello stabilire il nuovo primato di traversata atlantica, ritoccherà anche il record di velocità sull’acqua per imbarcazioni a vela. All’incredibile avventura partecipa anche Giovanni Soldini nella veste di Team Principal e lo studio Guillaume Verdier per quel che concerne la progettazione strutturale. La scelta di dare all’Hypersail la forma di un filante monoscafo, è data dalla sola necessità di ridurre drasticamente la sezione frontale. L’attrito aerodinamico diventa rilevante alle velocità a cui navigherà la nuova Ferrari. I piloti, parlare di velisti non sembra opportuno, saranno almeno 8 e genereranno coi loro muscoli l’energia per regolare le vele, mentre i foil saranno gestiti dal sistema idraulico di bordo alimentato da fonti rinnovabili (solare, eolico e idrico). Il progetto si basa sulle esperienze nautiche e sull’amicizia che legano Giovanni Soldini e John Elkann, veri protagonisti dell’impresa. Il progetto Le generose dimensioni dell’imbarcazione permetteranno all’Hypersail di gestire senza problemi un moto ondoso sino a 3 metri di altezza; oltre tale soglia mantenere velocità dell’ordine dei 50 nodi, potrebbe diventare complesso e solo le prove in mare potranno dire quali soluzioni verranno adottate. Il progetto è talmente nuovo che nessuno sa veramente quali saranno i suoi limiti, ma l’idea che pervade ogni singolo dettaglio è quella di renderlo, oltre che velocissimo e sicuro, anche estremamente affidabile in tutte le condizioni meteomarine. Oltre alla traversata atlantica che potrebbe essere compiuta più velocemente del record stabilito da “Destriero” alla media di 53 nodi, il progetto prevede anche di demolire il primato di 40 giorni, impiegati dal trimarano Idec Sport di Francis Joyon nel percorrere le 21.600 miglia del Trofeo Giulio Verne, ovvero il giro del mondo senza scalo. Il progetto Hypersail, se riuscirà a spingere la navigazione a vela verso questi nuovi primati, potrebbe ridefinire il concetto stesso di barca a vela, riportando il cavallino rampante dell’aviatore Francesco Baracca a volteggiare, non solo sopra le nuvole ma anche sopra le onde oceaniche. www.ferrari.com/it-IT/hypersail Questo articolo ti è piaciuto? Condividilo!