La stagione del turismo nautico 2025 è a rischio per il ritardo nel rilascio dei nuovi titoli professionali da ufficiale del diporto, fondamentali per le imbarcazioni da noleggio con equipaggio. Lo segnala Simone Morelli, AD di North Sardinia Sail (NSS) e presidente dell’assemblea delle imprese di noleggio di Confindustria Nautica, che avverte: “Non c’è personale qualificato a sufficienza. Il settore rischia di bloccarsi.”

Nonostante l’intervento della Direzione generale per il mare del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha chiarito con una nuova circolare le modalità per accedere agli esami per il titolo di ufficiale di navigazione del diporto di 2ª classe, ad oggi solo 5 Capitanerie in Italia stanno svolgendo regolarmente le sessioni d’esame.

Secondo Morelli, “la mancanza di personale abilitato sta già generando sanzioni, a causa dell’applicazione restrittiva di vecchie interpretazioni da parte di alcune Capitanerie, in particolare contro chi affida direttamente al cliente la scelta del comandante.”

I chiarimenti del Ministero

Il decreto dirigenziale n. 40/2025 e la relativa circolare chiariscono che:

  • le domande presentate prima dell’entrata in vigore seguono la disciplina più favorevole, anche se successiva;

  • i certificati internazionali STCW’78 (come il Master GT 200 del Regno Unito) sono validi per ottenere il titolo senza esame;

  • chi possiede la patente nautica categoria A senza limiti è esentato dalla prova di carteggio nautico;

  • per la patente B (navi da diporto) si conferma la prassi del rilascio del titolo senza esami da parte della Capitaneria che ha emesso la patente.

Tuttavia, oltre 1.500 domande giacciono ancora in attesa di convocazione, mentre la domanda potenziale si stima attorno alle 3.000 unità.

Un nodo burocratico lungo 15 anni

Il titolo professionale semplificato per il noleggio era atteso da oltre 15 anni, dopo la sospensione del vecchio attestato da “Conduttore del diporto”. La sua introduzione era stata accolta con favore dagli operatori, ma la lentezza e la disomogeneità nell’applicazione stanno ora mettendo a rischio l’intero comparto.

Con la stagione estiva ormai alle porte, Confindustria Nautica e gli operatori del settore chiedono una rapida standardizzazione delle procedure tra tutte le Capitanerie per sbloccare le pratiche e garantire al turismo nautico la continuità operativa di cui ha urgente bisogno.