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Storia Il mistero del Bright: riaperte le indagini Il mistero del Bright, un solo “S.O.S.” trasmesso da un Epirb e captato dai satelliti per orientare le ricerche sul punto di un naufragio... di Corrado Ricci il 11 Ott 2024 Continua a leggere
Cultura Nautica • Storia Antiche navigazioni: oltre le Colonne Varcare le Colonne d’Ercole e trovarsi davanti l’immensità dell’oceano oggi è un’emozione forte, ma vi diciamo come la pensavano gli antichi... di Stefano Navarrini il 28 Giu 2024 Continua a leggere
Cultura Nautica • Storia Storia della navigazione, Medioevo da marinai – seconda parte Le abitudini a bordo delle navi durante il Medioevo, cosa si mangiava e si beveva, il commercio e la guerra... di Stefano Navarrini il 26 Apr 2024 Continua a leggere
Cultura Nautica • Storia Storia della navigazione, Medioevo da marinai – prima parte La storia della navigazione durante il Medioevo, le imbarcazioni, dai drakkar alle galee, come navigavano e come vivevano... di Stefano Navarrini il 26 Apr 2024 Continua a leggere
Storia ammiraglio Straulino, figlio del mare e signore del vento A 20 anni dalla scomparsa il cantiere della Memoria a Le Grazie (SP) ricorda l'ammiraglio Agostino Straulino in una mostra... di Redazione Nautica il 24 Apr 2024 Continua a leggere
Cultura Nautica • Storia Il ritorno di Nave Argo, salvata dalla passione Il cavaliere Giovanni Arvedi ha dato il via ai lavori di restauro della nave Argo che sembra uscita fuori da un romanzo di Fleming... di Corrado Ricci il 29 Mar 2024 Continua a leggere
Cultura Nautica • Storia A Porto Venere, il cantiere della memoria Il Cantiere della Memoria, piccolo spazio espositivo nel porto antico delle Grazie di Porto, racconta il lavoro dei carpentieri navali... di Redazione Nautica il 29 Mar 2024 Continua a leggere
Storia In rotta con le costellazioni, e lucean le stelle… Le stelle sono state il più affidabile riferimento per indicare la rotta ai marinai Prima di essere le migliori compagne durante le nostre navigazioni notturne, le stelle sono state il più affidabile riferimento per indicare la rotta ai marinai dell’antichità. Poi sono arrivati i primi rudimentali strumenti nautici e navigare è diventato più semplice. O quasi. Può capitare. Può capitare che ti lasci alle spalle Fiumicino e ti metti in rotta per Bonifacio, anche se un cielo grigio e non proprio confortante lascia qualche dubbio. Ma il mare è tranquillo, il meteo promette tutt’al più qualche goccia, e dopo tutto con un pizzico di presunzione non ci consideriamo marinai della domenica. Quindi vai tranquillo, anche se ogni tanto arriva una spruzzatina di pioggia, vele dimenticate, motore a 2600 giri, sprayhood, e soprattutto pilota automatico: il nostro migliore compagno di viaggio. [caption id="attachment_179317" align="aligncenter" width="1196"] Grazie alle sue particolari caratteristiche la Stella Polare è stata fin dall’antichità un preciso riferimento per orientare la navigazione. Per trovarla basta prolungare la direttrice virtuale che unisce le due stelle posteriori dell’Orsa Maggiore.[/caption] Però può anche capitare che dopo una ventina di miglia la situazione peggiori, che in barba al meteo si formino preoccupanti vortici di vento, per fortuna molto localizzati e incapaci di alzare mare, finché un paio di miglia a NO appare chiara e inequivocabile una tromba d’aria che, bontà sua, punta verso terra. Duecento giri di motore in più, e rannicchiati sotto lo sprayhood - perché la pioggia si è fatta più consistente - si osserva il corso degli eventi. Rannicchiati sotto lo sprayhood? Un vero colpo di fortuna. Perché può capitare, ed è capitato, che all’improvviso con un botto forte e secco come una cannonata, arrivi un fulmine perfettamente centrato a poppa sull’antenna del GPS (esattamente il mio abituale posto durante la navigazione). Un botto che la Bomba di Maradona al confronto sarebbe sembrata un mortaretto. Un attimo di incredulità, stupore, paura preoccupazione, poi partono tutti gli allarmi di bordo, ma la cosa più grave è che all’improvviso non c’è più uno strumento funzionante: ecco, uno si dice, e adesso? Torniamo indietro? No. Andiamo avanti senza strumenti per le prossime cento e passa miglia? Già fatto una trentina d’anni fa, ma oggi non è né ieri né l’altro ieri, però dopo tutto gli antichi navigavano così, e di notte avremmo avuto le stelle a confortarci e a guidarci, ma sapremmo farlo? Finché, a pensarci bene, uno si ricorda di avere, proprio lì chiuso nella sua chiesuola, il più trascurato degli strumenti nautici: la bussola, che all’improvviso diventa regina della situazione. E allora vai, Bonifacio stiamo arrivando! Ci si perdoni questo breve amarcord, che vuole però essere il frutto di una precisa sensazione, quella di quando all’improvviso ti trovi in alto mare senza alcuno strumento e ti chiedi come facessero gli antichi navigatori a orientarsi in mare aperto, dato che loro la bussola non ce l’avevano. Le stelle, il sole, la luna, il vento, le correnti, la direzione delle onde, a volte il volo degli uccelli, magari a volte semplicemente... Vuoi continuare a leggere? [button title="Scarica Nautica Digital" url="https://www.nautica.it/nautica-superyachts-formato-digiltale/" type="secondary"] di Stefano Navarrini il 1 Feb 2024 Continua a leggere
Cultura Nautica • Storia Museo tecnico navale della Spezia: Un mare di storia Un avvincente viaggio nel tempo, dalla storia delle costruzioni navali, alla navigazione, alla subacquea e alle comunicazioni radio... di Corrado Ricci il 1 Feb 2024 Continua a leggere