Durante il convegno “Spazio Lavoro” a Lecce, Confindustria Nautica ha ribadito il ruolo strategico dell’industria nautica per la crescita dell’economia del mare, la formazione specializzata e lo sviluppo del Mezzogiorno.

Lecce, 13 giugno 2025 – In occasione del convegno nazionale “Spazio Lavoro – L’Italia che riparte dalle imprese e dai lavoratori”, organizzato a Lecce dai gruppi parlamentari di Fratelli d’Italia, Confindustria Nautica è intervenuta per sottolineare l’importanza strategica della nautica da diporto all’interno della Blue Economy italiana.

Nel suo intervento, il Responsabile dei Rapporti Istituzionali Roberto Neglia, in rappresentanza del Presidente Piero Formenti, ha ricordato che la cantieristica navale italiana esporta ogni anno per 9,1 miliardi di euro, di cui il 47% proviene dalla nautica da diporto. Un settore che contribuisce in modo determinante alla crescita economica e all’occupazione, generando un valore complessivo di oltre 22 miliardi di euro e 220.000 posti di lavoro lungo tutta la filiera, dai cantieri alla componentistica, fino al turismo nautico.

Leader mondiale nei superyacht (con il 51% degli ordini globali), l’industria nautica italiana affronta oggi sfide crescenti da parte di concorrenti internazionali, come Turchia e Tunisia. Per mantenere la propria competitività, il settore richiede:

  • Un quadro normativo competitivo, attualmente oggetto del DDL “Valorizzazione risorsa mare”;

  • Investimenti nella formazione specializzata, per garantire maestranze qualificate;

  • Sviluppo infrastrutturale nel Mezzogiorno, per rafforzare la presenza nei territori strategici.

L’intervento di Confindustria Nautica si inserisce in un percorso di dialogo istituzionale che mira a valorizzare il Made in Italy nautico come pilastro della crescita sostenibile del Paese, puntando su innovazione, formazione e sviluppo territoriale.