Croazia, Istria occidentale di Patrizia Magi il 8 Lug 2025 Sommario Un litorale da sognoL’itinerarioSalvore e UmagoLe antiche gruUmagoCittanova Il mandracchioParenzoOrsera e il Canale di LemeLa “veneziana” RovignoAci Marina RovinjNotizie Utili – Istria costa nord-ovest Un litorale da sogno Da Salvore a Rovigno, crociera lungo la frastagliata costa settentrionale e centrale del versante occidentale dell’Istria. Un’incantevole rotta lungo cui si susseguono a ritmo serrato antichi borghi di stampo veneziano, fantastiche calette di acqua smeraldina e isolette boscose, con il plus di avere a disposizione moderni porti turistici situati a poche miglia uno dall’altro. Il faro di Punta Salvore, alto 36 metri. L’itinerario Per gli istriani la loro è una “terra magica” e non solo per la bellezza ammaliante di questa penisola a forma di cuore che batte nel Nord Adriatico, ma anche per le leggende che la permeano dove si narra di lotte tra nani e giganti, di streghe e vampiri, di un’isola, Cissa, scomparsa come Atlantide e persino di un pirata, il famigerato Morgan, che dai Caraibi sarebbe arrivato fin qui per nascondere il suo favoloso tesoro. Antichi racconti popolari tramandati di generazione in generazione, talvolta fondati su un pizzico di realtà, che sono un valore aggiunto da scoprire navigando in queste acque. Punta Salvore, estremità occidentale della Croazia e limite meridionale del Golfo di Trieste. Salvore e Umago La nostra crociera inizia dal punto più occidentale dell’Istria, il promontorio di Salvore (Savudrija), nome che significa “Re Salvato”. Il re salvato, secondo una leggenda locale, sarebbe Ottone – uno dei figli dell’imperatore Federico Barbarossa – che al comando della grande flotta del Sacro Romano Impero fu sconfitto nel 1176 in queste acque da un esiguo numero di galee guidate dal doge di Venezia dopo un cruento scontro navale. Resosi quindi conto che non poteva salvare le sue navi, ormai fatte prigioniere o affondate, fuggì per salvarsi verso questi lidi dove si nascose in un’antica cisterna romana. Svetta sul promontorio a 30 metri dal mare l’imponente faro di Salvore, alto 36 metri, il più antico dell’Adriatico. Fu finanziato dalla Deputazione di Borsa di Trieste per rendere sicura la navigazione verso il porto triestino e completato nel 1818 su progetto dell’architetto Pietro Nobile. Il centro storico di Umago situato su una stretta penisola protesa verso il largo e sullo sfondo l’ACI marina Umag. Le antiche gru In alcune piccole insenature nei pressi si notano alcune strani pali che sporgono dai moli, sono le “grue” le antiche gru tradizionali in legno d’acacia costruite dai pescatori per mettere al riparo dalle mareggiate (non essendoci all’epoca approdi sicuri) le batane – le piccole e leggere imbarcazioni salvorine costruite nell’Ottocento, lunghe poco più di 4 metri e dotate di una finestra di vetro sotto la prora per osservare il fondale marino –, con cui si praticava soprattutto la pesca notturna con la lampara, la cosiddetta “pesca a fogo”. La medievale Cittanova abbracciata dal mare; sullo sfondo il porto turistico Marina Nautica Cittanova. Umago A poche miglia si protende verso il mare la cittadina di Umago, nota per ospitare annualmente sui suoi campi di terra rossa il torneo di tennis maschile Croatia Open Umag (parte del circuito APT Tour 250), cui partecipano molte stelle del tennis internazionale. Il suo bel centro storico è adagiato su una stretta penisola da cui si allunga una diga marittima a protezione del porto naturale – Luka Umag – riparato anche sul lato opposto dal capiente Aci marina Umag. Una volta ormeggiato merita fare una passeggiata tra i contorti vicoletti, sedersi a un caffè in Piazza della Libertà, un grande “campo” con vista sul Duomo e sul vicino Campanile (XV-XVIII sec.) ornato da un bassorilievo raffigurante il Leone di Venezia, e poi dedicarsi alla scelta di uno dei tanti ristorantini che monopolizzano il lungomare. Le antiche mura di Cittanova da cui sporge la Loggia del XVI secolo, romantico belvedere sul mare. Cittanova Cittanova (Novigrad) – la prossima meta –, dista solo 7 miglia lungo le quali si incontrano almeno due insenature dove dare fondo per fare un tuffo, San Lorenzo e Dajla, nota per il grande monastero benedettino. Raggiunta Cittanova si è accolti da una grande baia dove scegliere se ormeggiare alle boe riparate dal molo cittadino o nel lussuoso Marina Nautica Cittanova. Due valide alternative per scoprire questo pittoresco borgo “di pescatori” dalla calda atmosfera composto da un insieme di linde casette tinte di fresco e palazzi impreziositi da bifore. Lo circondano parzialmente le possenti mura veneziane al cui esterno si passeggia oggi su un bel lungomare lastricato accarezzato dalle onde e profumato di salsedine. Il Mandracchio, l’antico porto di pescatori di Cittanova, dove ancora oggi riposano le paranze. Il mandracchio Epicentro dell’attività alieutica di Cittanova è il mandracchio, riservato alle paranze da cui proviene il pesce freschissimo che si ritrova nei menu dei ristoranti e delle konobe (trattorie) disperse nella “stari grad” (città vecchia) dominata dal campanile ottocentesco della Basilica di San Pelagio e di San Massimo, che custodisce una suggestiva cripta risalente all’anno Mille. I reperti ritrovati al suo interno sono conservati nell’interessante Museo Lapidarium dove si possono ammirare elementi architettonici dal I al XVII secolo e il ciborio del vescovo Maurizio dell’VIII secolo, raro esempio di arte carolingia in Istria. L’antica cittadina di Parenzo, situata su una penisola su cui spicca il campanile della Basilica Eufrasiana del VI secolo. Parenzo Lasciata l’amabile Cittanova si fa tappa dopo 5 miglia, nella bella – e fin troppo frequentata – Parenzo (Porec), città fondata dai Romani nel II secolo d.C. su una penisola già abitata in epoca preistorica che delimita insieme all’isola dirimpetto, San Nicola, un ampio bacino portuale al cui interno si può ormeggiare sia alle boe, sia nel Marina Porec o lungo la Riva. Il centro della città, cresciuto intorno al Cardo e al Decumano – la via principale – dell’antico castrum romano, è un museo di storia a cielo aperto dove ammirare il Foro con i resti dei templi di Nettuno e di Marte, torri medievali, una Casa Romanica ed eleganti palazzi in stile gotico, oltre alla magnifica Basilica Eufrasiana del VI secolo, inclusa nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’Unesco nel 1997 in quanto pregiato esempio di architettura e arte bizantina tra le meglio conservate al mondo. Il complesso episcopale paleocristiano comprende un atrio colonnato con intorno il battistero, il palazzo vescovile e la basilica decorata con archi e capitelli portati da Bisanzio e con scintillanti mosaici dorati, primo fra tutti quello che riveste l’abside centrale dove sono raffigurati la Madonna con il Cristo tra angeli, San Mauro, protettore della città, Eufrasio e altri personaggi. Un capolavoro da cui è difficile staccare gli occhi. Parenzo Orsera e il Canale di Leme Di nuovo in mare, la costa si frangia in decine di amene isolette perlopiù disabitate che le fanno da corona. Dietro quella di San Giorgio, ricoperta da boschi di lecci e pinete – si nasconde il borgo di Orsera (Vsar), una spirale di case color pastello che si arrampicano su per la collina coronata dalla chiesa di San Martino e dal suo campanile da cui si ammira uno splendido panorama sulla baia con il porto turistico e sull’arcipelago circostante. Per le sue viuzze ha camminato anche quel seduttore di Giacomo Casanova – cui è dedicata una scultura in bronzo e il Casanovafest (Festival dell’amore e dell’erotismo) – che a metà del XVIII secolo la visitò un paio di volte e avendone apprezzato il buon cibo, il vino rosso refosco e le belle donne, la ricordò nelle “Memorie scritte da lui medesimo”. La bella cittadina di Orsera adagiata su una penisola collinare. Orsera dista un miglio e mezzo dall’ingresso del Canale di Leme (Limski kanal), lungo 7 miglia, un’altra meraviglia. Somiglia a un fiordo norvegese – non a caso è stato girato qui nel 1958 il film “I Vichinghi” con Kirk Douglas – anche se in realtà si tratta della parte sommersa di una valle carsica che si inoltra sinuosa nell’entroterra tra le scoscese pendici boscose di colline alte fino a 150 metri. La si può visitare solo partecipando a gite in barca autorizzate o arrivandoci in auto ma ne vale la pena sia per la magica atmosfera del luogo sia per gustare in uno dei due ristoranti a disposizione – Fjord e Viking – le ottime ostriche e cozze allevate nel canale. Le amene isolette dell’arcipelago di Orsera. Sulle sue verdi sponde si narra sia approdato un tempo il pirata Henry Morgan per sfuggire a un veliero della flotta inglese che gli dava la caccia, e che abbia nascosto tra le non lontane rovine della fortezza del borgo abbandonato di Due Castelli, il suo tesoro. Nessuno lo ha finora trovato – ovviamente – ma il fatto che la fortezza si trovi vicino al villaggio di Morgani (Mrgani) – nome che somiglia molto a quello del pirata – ha aumentato la credibilità della vicenda tra gli amanti delle storie di pirati. Vista sui tetti di Orsera, il porto turistico e l’isola di San Giorgio dal Campanile, alto 40 metri, della cittadina. Chiude il Canale di Leme a Sud, Punta Kriz dietro cui si cela l’omonima incantevole baia avvolta dai boschi che tingono l’acqua di color smeraldo e con una spiaggetta di candidi ciottoli in fondo. Un ancoraggio “Robinson” dove restare anche la notte – meteo permettendo – prima di raggiungere Rovigno a sole 3 miglia. Orsera, la statua in bronzo di Giacomo Casanova, il seduttore veneziano più famoso al mondo che nel XVIII secolo visitò Orsera. La “veneziana” Rovigno Da molti definita la piccola Venezia, per l’eredità urbanistica e architettonica lasciata dalla Serenissima – che la dominò dal 1283 al 1797 e la rese la più importante e florida città dell’Istria –, Rovigno è oggi per la sua bellezza una delle città croate più visitate. Il borgo antico – una cascata di graziose case dai tetti rossi che arrivano quasi a toccare il pelo dell’acqua –, ricopre completamente la tondeggiante penisola collinare (che un tempo era un‘isola) su cui sorge. Il borgo antico di Rovigno visto dall’Aci marina Rovinj. È attraversato da una spirale di stretti vicoli lastricati, tra cui la famosa Via Grisia che, inframezzata da scalinate in pietra, si inerpica fino alla cima dove è stato costruito il Duomo di Santa Eufemia del XVIII secolo con accanto il campanile alto 70 metri su cui poggia la statua della Santa in bronzo che ruota indicando la direzione del vento. Percorsa al contrario la via arriva fino al lungomare, tappezzato di ristoranti, e alla centralissima Piazza Tito cinta da bei palazzi d’epoca, la Torre dell’Orologio con il leone di San Marco, l’Arco dei Balbi del XVII secolo, e una moderna fontana illuminata di notte, frequentato punto di ritrovo. Il lungo Canale di Leme, parte sommersa di una valle carsica. Aci Marina Rovinj Sul lato opposto della baia c’è il nuovo Aci marina Rovinj, decisamente il posto migliore dove ormeggiare anche per la magnifica vista sulla “stari grad” di Rovigno. È protetto dall’isola di Santa Caterina, una delle 18 isole e isolette dell’arcipelago rovignese dichiarate “monumenti tutelati del patrimonio naturale”. Tra le più belle ci sono l’Isola Rossa, composta da due isolotti – Maschin e Sant’Andrea –, la boscosa isola di San Giovanni e l’isola di San Giovanni in Pelago con il faro datato 1853, nelle cui vicinanze sarebbe sprofondata nel VI secolo a causa di un terremoto la misteriosa isola di Cissa – l’Atlantide adriatica. Una leggenda tenuta viva dai pescatori che narrano di continuare a rompere le loro reti in fondo al mare sull’isola che non c’è. Istria_Rovigno_Grand Hotel Park_DSC_7121 Notizie Utili – Istria costa nord-ovest PORTI TURISTICI ACI marina Umag (Setaliste Vladimira Gortana 7, Umag; www.aci-marinas.com/marina/aci-umag/). Si trova nella zona Nord del porto cittadino di Umago. Dispone di 515 ormeggi per imbarcazioni fino a 40 metri per l’ormeggio annuale e fino a 119 metri per l’ormeggio giornaliero. Assistenza tecnica. Stazione di servizio a 0.11 nm. Marina Nautica Cittanova (Ulica Sv. Antona 15, Novigrad; www.marina21.com). Porto turistico di 1a categoria situato nella baia di Cittanova. Offre 365 ormeggi lungo i moli disposti a ventaglio intorno ai servizi centrali (reception, ristorante Navigare, piscina, centro benessere, servizi igienici e docce) e all’hotel Nautica. Stazione di servizio. Marina Porec (Turistička ulica 9, Porec; www.marinaporec.com). Nel centro della città di Parenzo, sul lato Sud del golfo cittadino. Dispone di 129 ormeggi e della necessaria attrezzatura tecnica. Marina Funtana (Ribarska 11, Funtana; www.montraker.hr). Nella baia di Funtana tra Parenzo e Orsera. Offre 180 ormeggi per imbarcazioni fino a 30 metri rotetti da una diga foranea lunga 280 metri. Marina Vsar (Obala marsala Tita 1a, Vsar; www.montraker.hr). Moderno porto turistico alle pendici di Orsera disposto lungo il lato Sud della Pensiola di Montraker. Offre 220 ormeggiper barche fino a 50 metri. ACI marina Rovinj (Setaliste Vijeca Europe 1, Rovinj; www.aci-marinas.com/marina/aci-rovinj/). Occupa il lato Sud-Est del porto cittadino ed offre una vista spettacolare sul centro storico di Rovigno e l’isola di Santa Caterina. Ristrutturato completamente nel 2019, dispone di 193 ormeggi perbarche lunghe in media 17 metri. Condivide il Lungomare Plaza con il nuovo lussuoso hotel Park di Maistra integrato nel contesto. Specialità del Ristorante Cok a Novigrad RISTORANTI Restaurant Trost (Obala marsala Tita 1a, Vsar, tel. 00385 (0)52 445197). Nella marina di Orsera, bel locale con camino a conduzione familiare. Vista sul porto turistico. Specialità: piatti tradizionali locali come il pesce appena pescato alla griglia e la zuppa istriana. Konoba Cok ((Ulica Sv. Antona 2, Novigrad, tel. 00385 (0)52 75764). Ristorante a due passi dal mandracchio di Cittanova con un accogliente locale interno e un fresco portico. Il proprietario Sergio Jugovac lo conduce insieme alla moglie Vilma e al figlio Villian (lo chef) proponendo un menu a base del pescato del giorno mostrato al tavolo per la scelta. Tra le specialità: la tartara di orata e lo squisito branzino selvaggio cotto al vapore. Ottimi i dolci fatti in casa e la Malvasia. Kantinon Tavern (Obala A. Rismondo 18, Rovinj, tel. 00385 (0)52 816075). Nel centro storico. Ampio locale tradizionale ambientato in una ex cantina vinicola con terrazza sul lungomare. Menu con specialità istriane. HOTEL E RESORT Blu Mare (Ulica Zidine – Via delle Mura 14, Novigrad, tel. 00385 (0)52 356700). Nuovo quattro stelle di charme nel centro storico di Cittanova affacciato sulla rada. Tutte le camere e suite, ampie e luminose – come pure il Ristorante & Bar Porporela, maestro nell’arte culinaria istriano-mediterranea – sono vista mare. Votato al relax e alla remise en forme l’hotel dispone anche di un centro benessere con sauna turca, sauna finlandese, sala massaggi e moderne strutture fitness. In estate sono organizzati corsi di yoga vicino al mare. Personale gentile e disponibile. Grand Park Hotel Rovinj (Smareglijeva Ulica 1a, Rovinj, tel. 00385 (0)52 808000. Lussuoso e moderno hotel di Maistra Collection – la collezione di hotel di lusso di Maistra – che dispone di 209 camere e suite dall’elegante design, una splendida piscina all’aperto, un vasto solarium, centro fitness, centro benessere e Spa e sette ristoranti e bar. Eccezionale la vista sul centro storico di Rovigno – a 15 minuti di distanza in bici – e sul sottostante Lungomare Plaza con negozi, ristoranti e bar esclusivi che condivide con l’Aci marina Rovinj. INFO TURISTICHE Ente Nazionale Croato per il Turismo Via G. Leopardi 19, Milano tel. 02 86454497 Ente per il Turismo dell’Istria Pionirska 1a, Porec tel. 00385 52 452797 Pronto Istria – Informazioni tel. 00385 52 880088 Questo articolo ti è piaciuto? Condividilo!