La Lingua del Mare: Accademia della Crusca e Lega Navale insieme per valorizzare il patrimonio marinaresco di Redazione Nautica il 18 Giu 2025 L’Accademia della Crusca e la Lega Navale Italiana uniscono le forze per salvaguardare e promuovere la lingua e la cultura marinaresca italiana. È stato infatti siglato, nella storica sede della Villa medicea di Castello a Firenze, un accordo di collaborazione nell’ambito del progetto “La Lingua del Mare”, diretto dalla professoressa Annalisa Nesi, con l’obiettivo di rendere accessibile e valorizzare il lessico del mare, a partire dai dizionari del Novecento. Il progetto punta a mettere in rete e rendere fruibili opere fondamentali della lessicografia marinaresca e alieutica, offrendo uno strumento prezioso per studiosi, insegnanti, studenti e appassionati. È online da oggi il portale www.linguadelmare.it, che ospita il primo dizionario digitalizzato: il Dizionario di marina medievale e modernopubblicato nel 1937 dall’Accademia d’Italia, grazie alla collaborazione con l’Accademia dei Lincei. Il sito consente una consultazione avanzata dei contenuti, con percorsi di ricerca personalizzati, schede esplicative, informazioni sugli autori e lettura integrale delle opere. Il progetto mira inoltre a digitalizzare altri dizionari storici, tra cui il Vocabolario marinaresco del comandante Carlo Bardesono Di Rigas (1932) e il Dizionario marinaro del contrammiraglio Luigi Castagna (1955), custoditi negli archivi della Lega Navale Italiana. La collaborazione con la Lega Navale, ente attivo dal 1897 nella diffusione della cultura del mare, prevede anche iniziative congiunte rivolte ai giovani, per trasmettere i saperi marinari attraverso un approccio linguistico e culturale. “Con La Lingua del Mare – ha dichiarato il presidente della Crusca, Paolo D’Achille – vogliamo tutelare un patrimonio lessicale unico, che racconta la storia della marineria e della pesca italiana”. All’evento sono intervenuti numerosi esperti, tra cui Francesca Biondo (Federpesca), Maria Lucia de Nicolò(Università di Bologna), Sergio Lubello (Università di Salerno), Nicoletta Maraschio e Giovanni Ruffino, a conferma dell’ampia rete di collaborazioni accademiche e istituzionali attivate dal progetto. Questo articolo ti è piaciuto? Condividilo!
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