L’acquisto di un’imbarcazione per uso ricreativo, durante le vacanze estive o in periodi specifici – più o meno prolungati – dell’anno, è un passo da ponderare con attenzione. Non solo per l’esborso pecuniario al momento dell’acquisto, ma anche per tutte le spese vive che periodicamente il possesso di una barca o uno yacht comporta.

A volte, pertanto, limitarsi a noleggiare un’imbarcazione per il periodo effettivo di utilizzo della stessa può rivelarsi una scelta più saggia e lungimirante. Si perderà, forse, il fascino derivante dal fatto stesso di possedere una barca, ma si riuscirà ad amministrare più saggiamente i propri fondi; soprattutto se questi ultimi non sono illimitati, e se da essi dipende un intero bilancio familiare (ovvero la condizione più comune e condivisa dalla maggior parte degli acquirenti di imbarcazioni).

Cerchiamo di essere più pratici e al tempo stesso precisi. Acquistare un’imbarcazione di medie dimensioni costa quasi quanto un piccolo appartamento in centro in una città di medio prestigio (facciamo un esempio: non Firenze ma Siena, non Napoli ma Palermo).

E mantenerla, fra carburante, tasse, assicurazione e manutenzione, risulta ben più oneroso delle spese vive di un’automobile di grossa cilindrata. Non parliamo poi delle imbarcazioni dalle misure oversize, quelle che hanno bisogno di un vero e proprio equipaggio per essere governate: in quei casi, si ha a che fare con beni di lusso che solo una percentuale irrisoria della popolazione mondiale è in grado di permettersi.

Ecco perché il possesso di una barca rimane un privilegio riservato a una porzione relativamente contenuta di potenziali clienti. Per non intaccare in maniera significativa – e pericolosa – le proprie finanze, senza con ciò rinunciare al piacere di andare per mare in piena libertà, una famiglia mediamente benestante ma non ricca non può fare altro che ripiegare sul noleggio.

Fortunatamente, proprio come è successo per la compravendita di natanti, anche il mercato a noleggio dei medesimi mezzi ha subito un’impennata e una contemporanea semplificazione grazie all’introduzione dell’e-commerce.

I siti Internet specializzati sono infatti in grado di mettere immediatamente a disposizione dell’utente un catalogo tanto vasto quanto diversificato, offrendo la possibilità di scegliere tra una molteplicità di opzioni: in questo modo, il potenziale acquirente può avere immediatamente un’idea della soluzione più adatta alle proprie esigenze e del tipo e delle dimensioni dell’imbarcazione che può arrivare a raggiungere, sulla base del budget a disposizione.

Proprio sulla scorta di questi requisiti primari, una moltitudine di aziende del settore si sono orientate sul commercio online di imbarcazioni. E se ormai YouBoat Italia rappresenta un autentico “porto sicuro” (per restare in tema marinaresco) per chi cerca una barca da acquistare, portali come Filovent.com si sono specializzati nel ramo noleggio. Ma sulla scorta di quali requisiti è opportuno scegliere l’una o l’altra opzione? Detto dell’aspetto economico, proviamo a dirimere la questione sulla base di ulteriori parametri.

Se siete tra coloro che sono sempre stati attratti dal mare e dalla navigazione, ma non avete mai avuto un’esperienza diretta a riguardo, sarebbe più saggio partire con un noleggio. Infatti, possedere una barca è sicuramente un privilegio e un piacere, ma anche un impegno non indifferente, che comporta una serie di obblighi ai quali non tutti sono disposti a sottostare volentieri. Dunque è sempre consigliabile testare se stessi con un noleggio sul medio periodo, magari di quelli che possono essere agevolmente convertiti in acquisto.

Frequenza di utilizzo. Conviene acquistare uno yacht da utilizzare per un paio di settimane in estate, per poi lasciarlo ormeggiato per il resto dell’anno? La risposta è scontata, le conseguenze sul piano decisionale anche.

Si tratta di un parametro strettamente connesso alla frequenza di utilizzo. Se risiedo nei pressi di una località di mare, posso ormeggiarvi la mia barca e utilizzarla anche ogni weekend. Al contrario, una distanza notevole dall’imbarcazione rappresenta un chiaro disincentivo all’utilizzo frequente della stessa.

Tipo di imbarcazione. Siete tipo da barca a vela o a motore? O preferite la doppia opzione? La scelta della tipologia di barca condizionerà la vostra esperienza di navigazione, pertanto essa deve essere calibrata sul tipo di escursione per mare che avete in mente e/o che preferite.

Seguendo queste prime direttive, dettate in primis dal buon senso, riuscirete a fare una non trascurabile scrematura iniziale. A quel punto, sarà molto più facile fare la vostra scelta basandovi sui vostri gusti estetici, sugli optional e sulle prestazioni dell’imbarcazione.