Presentato il nuovo tender lift a movimentazione elettrica, novità che va ad ampliare la serie BeElecrict, l’ultima rivoluzionaria gamma di un’azienda che da 55 anni arricchisce la componentistica nautica grazie a una mentalità industriale sempre in grado di rinnovarsi senza mai tradire l’etica artigianale delle origini.

Presentato oggi, giovedì 16 dicembre IlTenderLIft a movimentazione elettrica, l’ultimo tecnologico prodotto che va ad arricchire la serie BeElectric dell’azienda di Sarnico, proprio nel giorno in cui Besenzoni apre le porte dei suoi stabilimenti alla stampa internazionale per far conoscere l’ultima gamma nata ma anche tutti i prodotti e le innovazioni realizzati in 55 anni di attività per l’industria nautica e navale.  

La nuova gamma di componenti a movimentazione elettrica nata a dicembre del 2020 – che vede oggi già in produzione LaPassarella, LaScala e IlSalpAncora – si completa quindi de IlTenderLift, dedicato alla gestione di tutte le operazioni necessarie all’alaggio/varo di tender e jet ski garantendo all’equipaggio un controllo ottimale di questa fase tecnica gestibile da un singolo operatore, senza il minimo disturbo per l’armatore.  

IlTenderLift rappresenta lo sforzo di Besenzoni di semplificare e rendere sempre più ecosostenibile la vita a bordo con componenti fondamentali che si servono di un sistema semplice, quello elettrico, sviluppati ed arricchiti con nuovi contenuti di stile e tecnologia.

Il progetto nella sua prima proposta ha una portata da 850 kg comprensiva del peso della piattaforma, ma la produzione prevede altre versioni con capacità di sollevamento da 400 a 1200 kg oltre a soluzioni totalmente personalizzabili – le soluzioni custom sono infatti un altro fiore all’occhiello dell’azienda, che ha fatto della sua capacità di adattarsi perfettamente alle esigenze di armatore e cantiere un punto fondamentale del suo business. 

La totale alimentazione elettrica che caratterizza la gamma BeElectric di Besenzoni comporta numerosi vantaggi sia per le imbarcazioni sulle quali è montata sia per l’ambiente.  Innanzitutto, l’assenza della centralina idraulica e dell’olio rende i sistemi più silenziosi e le imbarcazioni più leggere. La riduzione del peso porta a una serie di “risparmi”, avendo minor chili a bordo e minori costi di installazione e manutenzione. A questo si aggiunge anche una riduzione automatica del carburante con un minor impatto sull’ambiente marino. Anche il consumo di energia a bordo è ridotto, senza avere la necessità della potenza idraulica del motore. L’energia stessa è ottimizzata, partendo dal controllo elettronico dello sforzo con meno corrente per evitare sollecitazioni eccessive al sistema e alla struttura: la gestione avviene con 24Vdc.

Giorgio Besenzoni, Presidente della Besenzoni SpA, affermaAccanto alla produzione tradizionale, che rimane ancora il nostro core business, stiamo affrontando con molto entusiasmo importanti passi verso la progettazione e la costruzione di prodotti sempre più ecocompatibili, perché riteniamo che il tema della sostenibilità sia diventato imprescindibile. Proprio per questo, da molti anni e su più livelli il nostro intento di agire in modo socialmente responsabile si rivolge non solo alla produzione di nuovi articoli ma anche ai processi aziendali. Prestiamo attenzione all’utilizzo delle risorse limitando il più possibile l’impatto sull’ambiente. Dalla più banale ma comunque drastica riduzione dell’uso della carta negli uffici, fino alla scelta di ripensare completamente i materiali di imballaggio, che sono stati sostituiti con alternative più sostenibili altrettanto valide, la nostra azienda continua il suo percorso verso una gestione quotidiana e una produzione sempre più green. Abbiamo fatto aggiornamenti e sostituzioni di macchinari con nuove soluzioni meno impattanti: per esempio utilizziamo un nuovo impianto di taglio ad acqua che non si serve olio minerale ma pompe elettriche per evitare inquinamento e dispersioni”. 

Sempre in quest’ottica, Besenzoni sta anche portando avanti soluzioni per una gestione più efficiente del riscaldamento degli ambienti di lavoro attraverso lo studio di un pozzo geotermico e, parallelamente, insieme a Regione Lombardia, ha avviato il progetto per la realizzazione di uno scambiatore di calore per sfruttare il caldo prodotto dall’impianto forno, utilizzato nella verniciatura, recuperandolo per riscaldare i vari reparti. 

“Il modo più concreto per progredire in modo sostanziale verso approcci effettivamente sostenibili passa attraverso un dialogo e una collaborazione con le istituzioni ma soprattutto tramite le singole specifiche azioni di ognuno di noi che mirano ad un obiettivo comune fondamentale come il rispetto dell’ambiente e delle sue risorse.”