È un acquisto che si fa spesso a cuor leggero, senza troppo soffermarsi su quelle caratteristiche che diventeranno invece importanti al momento di utilizzarlo. Pram o tender che dir si voglia, il “gommino” è oggi l’irrinunciabile appendice delle nostre crociere. Che sia un gommoncino di due metri o un center console superfuoribordato al servizio di un megayacht, il tender è per definizione un mezzo di appoggio alla nave madre, e se il suo utilizzo a prescindere dalle dimensioni può essere per certi versi simile, nel senso di facilitare gli spostamenti da barca a terra, nella realtà è molto più vario e complesso tanto da essere diventato, soprattutto per le barche da diporto di dimensione umana, un accessorio indispensabile per il benessere della crociera. Non a caso, in questi ultimi anni, il mondo dei tender, o pram che dir si voglia, ha visto una grande evoluzione e l’impegno di tutti i grandi brand. tender Appurata quindi la sua indiscussa utilità, a prescindere come detto dalle dimensioni, proviamo a entrare nel dettaglio per verificarne il perché, ovvero vediamo perché un tender può rendere più piacevole la nostra crociera, fermo restando che prenderemo in considerazione soprattutto quelle barche di medie dimensioni che costituiscono la stragrande parte delle imbarcazioni utilizzate nelle crociere estive. In estate c’è chi alle quattro di pomeriggio salpa l’ancora e si avvia verso il porto per avere la certezza di mettere la poppa in banchina, il che non è neanche detto perché spesso i posti disponibili oltre quelli prenotati sono pochi. Chi ha un ormeggio fisso o prenotato segue comunque poco dopo...

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