Fondata nel 1995 dalla famiglia Zucco, HP Watermakers ha rivoluzionato il mercato dei dissalatori per la nautica da diporto e non solo.

Dai primi due esemplari venduti con assegni scoperti agli attuali 400 dissalatori prodotti annualmente, l’azienda milanese ha conquistato il mondo con innovazioni come RP TRONIC, BiBi e Part-NET. Oggi presente in 56 Paesi con filiali a Dubai, Florida e Maldive, HP Watermakers guarda al futuro con partnership strategiche e un forte impegno verso la sostenibilità.

stabilimento HP Watermakers

Un po’ di storia

Tutto è iniziato nel primo dopoguerra in un garage della periferia milanese, dove Defendente Grossi aveva avviato la sua attività di tornitore conto terzi. Difficilmente il nonno avrebbe immaginato che quella piccola officina di meccanica di precisione sarebbe diventata, decenni dopo, HP Watermakers, leader mondiale nella produzione di dissalatori per la nautica da diporto.

La vera svolta arriva negli anni ‘70 con l’ingresso in azienda di Luciano Zucco, che sposa Valeria, figlia di Defendente Grossi.

Insieme strutturano l’azienda, che nel frattempo si è ingrandita e trasferita nell’hinterland milanese a Quinto Stampi sotto la denominazione OMELF (Officina Meccanica Lavorazioni Ferro). È proprio alla fine di quel decennio che iniziano le prime collaborazioni con alcuni costruttori di dissalatori.

Primo impianto con RP TRONIC 2003
Primo impianto con RP TRONIC 2003

“Gli anni ‘80 e la prima metà dei ‘90 sono anni di grande crescita”, racconta Gianni Zucco, co-fondatore di HP Watermakers. “Le forniture di particolari meccanici per i produttori di dissalatori rappresentavano una parte importante del nostro lavoro, ma ci rendevamo conto che le possibilità di migliorare queste macchine erano enormi”. Da questa intuizione nasce nel 1995 HP HIGH PRESSURE SRL e il brand HP Watermakers.

Progetto Mandala Mundi 2003
Progetto Mandala Mundi 2003

Il successo

Gli inizi non sono stati facili. “Il primo anno abbiamo venduto solo due dissalatori, entrambi pagati con assegni scoperti”, ricorda con un sorriso Gianni Zucco. “Fortunatamente l’altra azienda era florida e ci ha permesso di reggere l’avvio”. Una scommessa che si è rivelata vincente: oggi HP Watermakers produce circa 400 dissalatori all’anno nel suo stabilimento di 3.100 metri quadrati a Zibido San Giacomo.

HP Watermakers test
Padre e figlio Test HP

Il successo internazionale è arrivato con lo sviluppo di una rete globale: filiali dirette a Dubai (2009), Maldive (2015), Sud Africa (2018) e Florida (2021), oltre a 56 dealer distribuiti in tutti i continenti. Un’espansione che testimonia la qualità e l’innovazione dei prodotti HP Watermakers.

Una storia di continue innovazioni

Il DNA innovativo dell’azienda si manifesta fin dai primi anni. Nel 1997, quando il mondo nautico si orientava verso imbarcazioni di grandi dimensioni, HP Watermakers introduce il lavaggio automatico delle membrane, rivoluzionando un settore “seduto” sui modelli consolidati. “I dissalatori di allora richiedevano manutenzione continua e presentavano problemi di affidabilità”, spiega Gianni Zucco. “Il nostro sistema evitava al marinaio di dover scendere periodicamente in sala macchine”.

Produzione AP70 2007
Produzione AP70 2007

La vera rivoluzione arriva nel 2002 con RP TRONIC, l’unico sistema di automatizzazione che mantiene pressione costante senza intervento manuale. “Quando si naviga, l’acqua di mare varia in salinità e temperatura, influenzando la densità e quindi la pressione nel dissalatore”, spiega Zucco. “RP TRONIC risolve questi problemi con una valvola automatica motorizzata di precisione”.

Nel 2004 viene introdotto AMCS (Automatic Membrane Conservation System), che previene la proliferazione batterica sulle membrane durante i periodi di inattività. Seguono le membrane 315-40 (2008), di dimensioni esclusive per dissalatori più compatti ed efficienti.

La famiglia Zucco
La famiglia Zucco

Il 2017 segna l’ingresso nell’era digitale con BiBi, la prima interfaccia per dissalatori completamente automatici connessi a Internet. “BiBi consente di controllare ogni processo e invia notifiche in tempo reale sullo smartphone”, evidenzia Zucco. Oggi oltre 400 macchine sono connesse.

Ma il vero salto quantico arriva con Part-NET, compatibile con i plotter Garmin, Raymarine, Furuno, Simrad, B&G e Lowrance. “Il dissalatore è collegato direttamente ai plotter che lo riconoscono automaticamente”, spiega con orgoglio Zucco. “È possibile controllare ogni processo direttamente dalla plancia dello yacht”.

Tra le ultime innovazioni, Sea 0 Spot (2023) per il trattamento delle acque delle marine, e SCA DOUBLE (2024), con due dissalatori indipendenti nello stesso corpo per massima flessibilità d’uso.

Gianni Zucco
Gianni Zucco

Guardando al futuro

L’azienda non si ferma qui. “Oggi come 30 anni fa siamo abituati a guardare avanti”, afferma Gianni Zucco. Un esempio è “Together We Boat”, l’alleanza strategica con Besenzoni, Mapei Marine e Feit Pompe per espandere la presenza sui mercati europeo e americano.

Ma HP Watermakers guarda oltre il business. “L’acqua è un bene prezioso per tutti”, conclude Zucco. “Fin dall’inizio abbiamo mantenuto un’etica che ci porta a essere attenti alla sostenibilità e all’impatto sociale. I nostri dissalatori servono anche resort e comunità, costituendo un aiuto nelle situazioni di emergenza”.

Gianni Zucco al METS Amsterdam 2024
Gianni Zucco al METS Amsterdam 2024

Una storia di imprenditoria italiana che ha saputo trasformare l’intuizione in innovazione, conquistando il mondo con la qualità e la precisione che da sempre contraddistinguono il made in Italy.