Dai 700 ingegneri e tecnici del centro di ingegneria PUNCH Torino, già General Motors Global Propulsion Systems, le visioni e i progetti per dare nuova vita ai motori Diesel. Torino, capitale italiana dell’automobile, verissimo. Ma Torino è la città dove si guarda anche al futuro dei motori Diesel, compresi quelli utilizzati in barca. E dove si guarda anche all’idrogeno. Infatti, nel campus universitario del Politecnico esiste un centro di ingegneria che studia dal disegno del motore all’elettronica, fino a tutte le fasi di verifica e collaudo sui prototipi.
PUNCH
L’AD DI PUNCH Pierpaolo Antonioli.
Parliamo di oltre 700 persone, quasi tutti ingegneri, informatici, fisici e matematici, che lavorano giorno e notte in costante collegamento con gli altri siti produttivi della General Motors, GM, il colosso mondiale dei motori del quale il centro di ingegneria di Torino è stato parte integrante. E, di fatto, continua ad esserlo anche dopo che, lo scorso anno, è stato acquisito dalla multinazionale Belga PUNCH Group per farne una “azienda leader nell’integrazione e produzione di sistemi di propulsione”, come afferma Guido Dumarey, fondatore e CEO di Punch Group, che continua: “L’obiettivo sarà fornire servizi di ingegneria di alto livello a GM e a nuovi clienti, così come lo sviluppo e la produzione di motori e trasmissioni sul mercato globale”.

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