Nasce in Italia la prima infrastruttura al mondo di rifornimento a idrogeno verde

Nasce in Italia la prima infrastruttura al mondo di rifornimento a idrogeno verde per la nautica da diporto. Si tratta di un progetto sviluppato da NatPower H, società del gruppo NatPower, che ha raggiunto un accordo triennale con Assomarinas, Associazione Italiana Porti Turistici, per la diffusione di un network di stazioni di rifornimento nelle aree portuali che aderiscono all’associazione.

Attualmente il progetto vede coinvolte già 25 marine e porti italiane, ma l’investimento di 100 milioni di euro ha l’obiettivo di raggiungere almeno 100 stazioni di rifornimento entro il 2030.

“Siamo lieti di poter annunciare la nuova partnership con Assomarinas”, ha dichiarato Andrea Minerdo, CEO di NatPower H.
“L’Associazione Italiana Porti Turistici si è da sempre distinta nel sostenere la ricerca nel campo della transizione energetica delle imbarcazioni da diporto. Per questa ragione siamo fiduciosi che la nostra collaborazione consentirà una significativa accelerazione nel percorso di decarbonizzazione delle marine italiane. Riteniamo infatti che l’idrogeno rappresenti una delle soluzioni più efficaci
per dare impulso alla transizione verso la completa sostenibilità di tutto il settore della nautica da diporto e dello yachting. In particolare, l’uso dell’idrogeno come vettore energetico, attraverso celle a combustibile e motori elettrici, si sta rivelando una delle opzioni più promettenti, offrendo prestazioni ottimali nel rispetto dell’ambiente”.

L’obiettivo

L’obiettivo di NatPower H è quello di posizionare hub energetici sostenibili nelle principali marine italiane e mettere in atto le condizioni ideali per agevolare lo sviluppo e l’utilizzo delle imbarcazioni alimentate a idrogeno.

“Nel mondo, l’industria cantieristica italiana è al primo posto per numero di imbarcazioni prodotte e l’obiettivo che ci poniamo è quello di favorire la transizione energetica di questo importante mercato, abilitando la diffusione di yacht e natanti alimentati a idrogeno”, ha proseguito Andrea Minerdo. “Pur avendo appena avviato il progetto, abbiamo già una pipeline di 25 accordi con marine e porti italiani che ci consentirà di avviare la creazione di una rete di stazioni di rifornimento a idrogeno capillare a livello globale”.

A queste dichiarazioni si è aggiunto il commento di Roberto Perocchio, presidente di Assomarinas: “L’Associazione ritiene che anche i porti turistici debbano essere preparati alla transizione energetica che, come indicato dagli studi di Icomia, l’organizzazione mondiale delle industrie nautiche, comporterà in futuro l’uso di molteplici forme di energie non fossili.

Tra queste, l’idrogeno, utilizzato sia in motori termici sia attraverso sistemi elettrochimici definiti ‘fuel cells’, è destinato a svolgere un ruolo primario, e siamo dunque grati a Natpower per aver tempestivamente provveduto a elaborare delle tipologie di rete distributiva perfettamente compatibili con le esigenze della portualità turistica, ponendosi all’avanguardia internazionale dell’offerta. Alcuni nostri associati hanno immediatamente colto l’importanza di questa nuova prospettiva e hanno già definito gli accordi per preparare le banchine a questo nuovo sviluppo”.

Quando averrà la prima installazione?

La prima installazione prenderà il via entro l’estate del 2024 e sarà caratterizzata dal design sostenibile dello studio Zaha Hadid Architects, con l’utilizzo di materiali locali come sabbia e suolo, insieme a cemento a basso impatto di carbonio. Le stazioni saranno realizzate con tecniche all’avanguardia nel posizionamento automatico dei materiali e saranno completamente riciclabili.

“Le stazioni di rifornimento di idrogeno disegnate da ZHA saranno costruite con calcestruzzo digitale a basso consumo energetico e non rinforzato. Con la resistenza strutturale derivante dalla geometria piuttosto che dai materiali ingegnerizzati, abbiamo trovato un collegamento tra il passato consolidato delle antiche tecniche di costruzione e le avanzate tecnologie sostenibili e circolari.

Questo riflette l’impegno di NatPower H per un futuro ecologicamente sostenibile”, ha dichiarato Filippo Innocenti, direttore di Zaha Hadid
Architects.

Per ulteriori informazioni www.natpower.com