di Lydia Gaziano Scargiali

A Termini Imerese arriva un nuovo finanziamento e il porto, non più solo commerciale, diventerà anche un importante approdo turistico.

Nell’ottica moderna, un porto deve inserirsi nel tessuto cittadino fino a farne parte. Questa mutata prospettiva, rispetto a un passato che non dava spazio adeguato al turismo nautico, è stata recepita in pieno dall’attuale amministrazione comunale che si è battuta per la riqualificazione del porto e delle sue strutture, in ciò supportata dall’Autorità Portuale di Palermo, da alcuni anni divenuta Autorità di Sistema del Mare Occidentale, estendendo, così, la sua azione anche ai porti di Termini Imerese, Trapani e Porto Empedocle.

Termini Imerese

Per i termitani il porto cittadino ha costituito finora una specie di croce e delizia. Se ha dato lavoro e sviluppo alla città, ha anche creato tanti problemi di ordine ambientale.

Sembra, però, che questa fase stia, finalmente, per essere superata perché i progetti che in questi anni hanno riguardato l’adeguamento del porto alle attuali esigenze sono stati in gran parte realizzati e, uniti alla imminente riqualificazione dell’intera area e delle sue vicinanze, stanno cominciando a dare un volto nuovo alla bella cittadina siciliana. Termini, infatti, è stata a lungo erroneamente trascurata dalle amministrazioni pubbliche. A causa di un processo di industrializzazione iniziato a partire dagli anni Settanta e attuato in modo quantomeno discutibile, la città, dopo un iniziale periodo di sviluppo, attraversò a partire dal secondo decennio del Duemila (con la chiusura dello stabilimento della Fiat) una crisi profonda che la portò verso l’incuria e il degrado. L’errore forse non era stato tanto quello di crearvi un polo industriale, ma soprattutto il modo in cui lo si era realizzato e, successivamente, abbandonato. Un’altra storia siciliana tutta da scrivere.
Oggi, forse, nuove sensibilità impedirebbero certi scempi, ma è almeno confortante vedere risorgere dalle sue ceneri un luogo che era stato popolato fin dall’antichità e che aveva assistito, nella leggendaria battaglia di Himera, allo scontro tra i due popoli che si contendevano, all’epoca, la Sicilia: i Greci e i Fenici.

Il porto, con il completamento delle nuove opere, potrà contribuire a dare nuovo slancio all’economia locale e, in particolare, al settore turistico.
La buona notizia, al riguardo, è, infatti, che per il porto di Termini Imerese è arrivato un nuovo finanziamento. Una cifra pari alla metà dei 9,5 milioni destinati dal governo ai porti di interesse strategico nazionale sarà destinata proprio a Termini Imerese. Servirà per interventi di manutenzione straordinaria e per l’adeguamento dell’infrastruttura. Lo ha reso noto il ministero retto da Matteo Salvini, che ha firmato il decreto con il quale è stato assegnato, sulla base degli accordi di programma, il 10{2e3577d2bd6aebaa150c85c33fcd353783f1aa6c690283591e00ef60b3336fc8} del fondo perequativo alle Autorità di sistema portuale che hanno presentato progetti ad hoc. Gli interventi avranno inizio nel mese di giugno 2023 e avranno una durata di circa 8 mesi.

Dopo la pubblicazione del bando per la gara di appalto dei lavori di riqualificazione della zona nord del sedime portuale nel porto di Termini Imerese, in attesa dell’approvazione della variante al PRP, è stato definito il progetto esecutivo di prima fase, che prevede il rifacimento di tutte le pavimentazioni, la definizione dei parcheggi a servizio delle aree riqualificate e di un sistema di camminamenti attrezzati per l’accesso all’arenile, nonché la sistemazione dell’area estrema della banchina Veniero con la realizzazione di aree verdi e di un parcheggio a raso, infine, la riconnessione urbana tra la spiaggia e le nuove aree verdi riqualificate.

Il porto acquisterà in bellezza e funzionalità. Certo ci sarà anche un terminal contenitori perché la funzione commerciale non può venir meno, ma sarà inserito in un’area non più degradata, bensì all’interno del magnifico progetto presentato alla città e che comporta un notevole volume di investimenti. Una valorizzazione evidente, con la riqualificazione dell’area yachting, che dà finalmente senso alla vocazione turistica dello scalo.

Assieme ai lavori sulla zona nord, si avranno anche altri interventi: la rettifica della banchina del molo turistico con la creazione dei piazzali dedicati alla nautica da diporto. Si tratta della prima fase del progetto di realizzazione dell’edificio a servizio della nautica, finanziato con fondi Pnrr Zes per 14 milioni, nell’ambito dei lavori di completamento del molo di sottoflutto.
I rimanenti interventi di realizzazione dell’edificio da destinare alla nautica, vincolati, però, all’approvazione del Prp, sono:
la costruzione di quattro capannoni da destinare ai cantieri nautici, i lavori per la realizzazione della piattaforma, quelli per la realizzazione del terminal contenitori, cui è stato destinato un finanziamento di 8 milioni – lavori da completare in circa sette mesi – mentre altre opere riguardano, invece, la costruzione di un terminal passeggeri e di un edificio da adibire a uffici presso l’ingresso principale del porto. Anche questo intervento potrà essere avviato nel corso di quest’anno.

Lo yachting sarà sistemato al di fuori dell’attuale diga di sottoflutto che, con il completamento di tutto l’alveo portuale, diverrà, così, un molo e farà da banchina di riva al vero e proprio porto turistico. Questo avrà sistemazioni all’avanguardia progettuale, nel senso che sarà accogliente, completato da sistemazioni a giardino. Per le sistemazioni a terra il progetto include già un grande centro commerciale, una sala conferenze, che nasce piuttosto come auditorium (questo particolare è ancora allo studio). Tutto sarà mirato alla funzionalità, ma anche alla gradevolezza architettonica. Saranno ricavati anche un ristorante e un bar, la cui zona all’aperto sarà riparata dal sole tramite estesi pergolati, volti a proteggere dal sole dell’estate siciliana.

Su una così grande area portuale, poggiata sul lungo sottoflutto di un porto commerciale, ci sarà posto per barche d’ogni genere: il pontile più importante disporrà di 47 posti barca per yacht di grandi dimensioni. L’intero alveo, fra grandi e piccole, è indicativamente provvisto di circa 437 posti barca.

Il porto termitano disporrà, infine, anche di due parcheggi, uno a raso e uno multipiano.