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Riprendendo l’argomento già trattato nei numeri precedenti continuiamo ad analizzare l’attuale esperienza che lo Studio sta seguendo in tema di contratto di refitting.

Come avevamo detto nel numero di gennaio, in questi primi giorni dell’anno sono iniziate in cantiere le opere di demolizione ma anche di smontaggio e stoccaggio delle attrezzature che necessariamente devono essere sbarcate e custodite così come prevedono anche i formulari internazionali. Nello specifico si è deciso, così come da preventivo che costituisce parte integrante dell’accordo, di stabilire una data essenziale ai fini negoziali, entro la quale saranno terminate tutte le opere di demolizione e smontaggio. Questo termine concordato sarà necessario al fine di poter confermare definitivamente da parte del cantiere l’effettiva data di consegna della barca.

Nel contratto infatti si è stabilito che le voci di spesa relative a interventi che necessitano di ulteriore attività – e che quindi non potevano essere quantificate alla firma dell’accordo – dovranno essere dettagliate entro un preciso termine che dovrà coincidere con la data ultima per il completamento delle opere di demolizione e smontaggio. Nello specifico vi sono dei punti dello scafo che non possono essere ben ispezionati se non si procederà con lo smontaggio e sbarco dei serbatoi di acqua e gasolio. Nello stesso tempo si dovrà procedere entro la medesima data alla demolizione totale del ponte in teak al fine di poter ispezionare le lamiere sottostanti e decidere quindi in quali punti effettuarne la sostituzione.

Altrettanto dovrà essere fatto in sala macchine al fine di capire definitivamente se sarà necessario o no procedere con lo sbarco dei motori, operazione che potrebbe evidentemente incidere sul termine finale della consegna.
Analizzati tutti questi punti aleatori, per precisione non determinabili in termine temporali e di conseguenza di spesa al momento della stipula, entro questa data certa già stabilita si dovrà, come deciso contrattualmente, confermare la data finale di consegna nonché gli importi relativi a queste voci che non era possibile dettagliare prima.

In quella stessa data si potrà quindi confermare il criterio di applicazione delle penali, l’importo delle stesse, nonché la data esatta a partire dalla quale potranno essere richieste. Sempre a partire da tale data avrà inizio il periodo relativo al computo dello stato di avanzamento dei lavori e, di conseguenza, avranno corso i relativi progressivi pagamenti subordinati al parere positivo del suveyor incaricato dall’armatore committente.

In questo senso è giusto rilevare che, a differenza di un contratto di costruzione, tecnicamente definibile fattispecie a formazione progressiva determinabile, in questo caso il cantiere non è in grado di poter stabilire tempi certi in quanto vi sono delle variabili, sopra elencate, non sussistenti nel fenomeno contrattuale della nuova costruzione. Nel prossimo numero continueremo ulteriormente l’analisi di questa interessante fattispecie contrattuale, dettagliando nuovamente l’evoluzione del rapporto negoziale, ma anche confrontando questo caso specifico con la prassi internazionale alla quale bisogna necessariamente fare sempre riferimento.

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