– Design in collaborazione con Hot Lab

– A100+ – il primo progetto firmato dal design team di Milano

– Arcadia 2.0 é Yachting Renaissance – La barca torna a “ruotare” attorno all’uomo, a stretto contatto con l’ambiente circostante e nel pieno rispetto della natura

– Per armatori esperti ed esigenti che chiedono qualcosa di radicalmente nuovo

– Yacht capaci di coniugare forma e funzione – in grado di offrire un’esperienza “immersiva”

A 7 anni dalla sua nascita, il cantiere ARCADIA YACHTS – che nel 2010 ha rivoluzionato il mercato nautico internazionale con le sue imbarcazioni dal design unico che annulla il confine tra interni ed esterni creando un solo spazio – ha il piacere di annunciare il suo nuovo “percorso” che è stato presentato il 16 maggio a Milano in occasione del Montenapoleone Yacht Club 2017.

Il cantiere partenopeo ARCADIA YACHTS – punto di riferimento per chi cerca yacht dalla forte personalità, molto marini e capaci di offrire un’esperienza totale e immersiva nell’ambiente circostante, guarda avanti puntando sull’evoluzione del proprio stile nel rispetto dei principi del cantiere e dando vita a un nuovo corso che porterà all’ampliamento e al rinnovo della gamma attuale e a un rinforzato management.

DESIGN IN COLLABORAZIONE CON HOT LAB

Per questo nuovo “corso stilistico” ARCADIA YACHTS affida il design di interni ed esterni allo studio milanese Hot Lab, celebre per il suo approccio raffinato, giovane ed innovativo, capace di conciliare contemporaneità ed eleganza e di esaltare, in tutti i suoi yacht, quella “timeless beauty” che lo ha reso famoso nel mondo.

Ugo Pellegrino, Amministratore Unico di ARCADIA YACHTS ha così commentato la nuova collaborazione: “Siamo convinti che il successo di un cantiere, e quindi anche di ARCADIA, sia legato all’intera esperienza che l’armatore ed il suo entourage vivono dal momento in cui si inizia a pensare ad un nuovo yacht a quando decide di venderlo per comprarne un altro… oltre che ovviamente alla sua possibilità di realizzarlo. In tal senso il ruolo dello studio di design nella primissima fase della relazione gioca un ruolo fondamentale per costruire una relazione cliente – cantiere solida e di massima fiducia. Abbiamo quindi ricercato tra i migliori professionisti dello yacht design chi, oltre a possedere delle ottime competenze tecniche, avesse anche delle capacità di ascolto e di empatia straordinarie. Solo immedesimandosi appieno con l’armatore si riescono a capire le sfumature dei desideri dei clienti e immaginare, disegnare quei dettagli che fanno davvero la differenza di un progetto di pieno successo in ottica semi-custom.

Dopo una scelta estremamente ponderata e qualche progetto “pilota” su cui avevamo già collaborato, abbiamo quindi ritenuto che il miglior partner con cui costruire la ARCADIA2.0 fosse lo studio di design Hot Lab. Sono sicuro che la collaborazione con Hot Lab ci premierà anche alla luce dei primi progetti e soprattutto delle relazioni che si stanno creando e sviluppando sia con armatori ARCADIA sia con nuovi.”

«Il senso del nostro lavoro con ARCADIA sarà quello di contribuire alla continua evoluzione di questo marchio così all’avanguardia», spiega Antonio Romano Partner di Hot Lab.

«L’obiettivo, infatti, è sviluppare con il cantiere le caratteristiche vincenti di ARCADIA alla luce dei brief ricevuti dai clienti. Quella di ARCADIA è una realtà ormai consolidata e vincente alla quale ci siamo accostati con grande rispetto ed enorme piacere perché abbiamo toccato con mano la qualità del prodotto e la professionalità del management e delle maestranze».

A100+ PER INIZIARE

Il primo progetto firmato Hot Lab sarà il 100+ che, come il nome suggerisce, sarà l’evoluzione del fortunato 30 metri presentato durante lo scorso Cannes Yachting Festival. «In linea di massima rispetteremo le linee “maschili”, sfaccettate e nette che rappresentano il family feeling del cantiere, da noi reinterpretate per sviluppare ulteriormente gli spazi di convivialità e quelli all’aperto che rappresentano la quintessenza ogni yacht ARCADIA” spiega Antonio Romano.

Le finestrature a tutta altezza – con luce naturale anche dall’alto – le generose aree esterne, i pannelli solari di ultima generazione e l’approccio eco-green della gamma saranno quindi mantenuti a fronte di un aumento dei “benefici living” per gli ospiti, che si tradurranno in un ampliamento dell’upper-deck e nell’ottimizzazione della zona prodiera, nel miglioramento dei flussi e degli accessi fino a un posizionamento ancora più efficiente delle scale.

Grande valore è stato dato alla convivialità e al relax a bordo: l’aft deck offre la possibilità di ospitare fino a 10 persone comodamente sedute per una cena formale, così come spazio per altri 12 ospiti nella zona lounge, che può trasformarsi in ulteriore spazio cena, offrendo quindi all’armatore la possibilità di ospitare a tavola oltre 20 persone.

Il medesimo principio è stato seguito nella realizzazione dell’intero ponte superiore, che mescolando sapientemente spazi interni ed esterni diventa un’ulteriore splendida area di relax, dalla quale osservare l’ambiente circostante nella privacy più totale.

La rivisitazione del layout, in particolare degli esterni, ha anche consentito una nuova modalità di comunicazione e passaggio tra i vari ponti sempre a favore di un’esperienza interna-esterna unica.

Hot Lab ha studiato cinque diverse opzioni di layout interno per soddisfare qualsiasi esigenza armatoriale, facilitare le scelte progettuali (e ridurre così le tempistiche di sviluppo), proponendo un decor contemporaneo e minimale che ben si lega a quello esterno, e “giocando” costantemente sull’interscambio dentro – fuori.

Lo stile degli interni è asciutto, pulito eppure ricco di dettagli e materiali. Attira l’attenzione di chi ci si avvicina per la prima volta facendogli scoprire nuove sfaccettature ad ogni sguardo. Un sapiente mix di design contemporaneo e neo-decorativismo, che unisce prodotti tipici del grande design italiano a materiali esotici e poco usati come il legno di Carbalho e i pannelli in resina.

Scatola architettonica e contenuto si fondono insieme, dando sempre l’impressione che ogni dettaglio sia stato pensato con cura e che ci si trovi a bordo di un vero e proprio attico a pelo d’acqua. Materiali più dolci, come pelle, cotone e legni caldi, quali il rovere naturale e piccoli tocchi di ebano, completano la paletta colori, che abbraccia tutto lo spettro dei grigi caldi, del sabbia, del crema chiaro, del nero e bianco. Un ambiente riposante che, pur nel grande lusso della sua composizione, rimane caldo ed avvolgente.

Ulteriori dettagli del A100+ sono stati svelati durate la presentazione, mentre per conoscere le grandi novità che “bollono in pentola” bisognerà aspettare il prossimo Salone Nautico di Cannes…

A YACHTING RENAISSANCE

Quando lo stile incontra la funzione, un oggetto diventa di design; quando un’imbarcazione incontra il design e l’eco-funzionalità, diventa ARCADIA YACHTS. Parlare di yachting rinascimentale può suonare pretenzioso, ma non è del tutto fuori luogo a proposito dell’omonimo cantiere di Pompei (NA) che nel 2010, quando si presentò sul mercato nautico, sconvolse il settore con la forza di una supernova.

ARCADIA nasce infatti dalla volontà di centralizzare la figura dell’armatore, di creare degli spazi che lo avvolgano e che gli permettano di vivere pienamente la natura che lo circonda.

In uno yacht ARCADIA il navigare per mare cambia completamente di significato e di sensazioni: non è più solo un’occasione di godere del dolce cullare dell’acqua e del calore del sole, ma consente di entrare a stretto contatto con il paesaggio circostante.

Gli ampi spazi aperti permettono di immergersi nell’ambiente marino, gli aft-deck di gran lunga più spaziosi della media creano un tutt’uno tra lo yacht e il mare, quasi questo fosse un naturale prolungamento dell’imbarcazione. Le grandi finestrature e aperture laterali generano degli spazi in cui il confine tra esterno ed interno diventa impercettibile, gli spazi chiusi si dissolvono e vengono assimilati dalla natura circostante. Il profumo del mare, i suoi suoni e i suoi riflessi inondano gli spazi interni creando un solo elemento.

L’ambiente naturale negli yacht ARCADIA non viene solamente esaltato, ma anche, e forse soprattutto, rispettato. Le ampie aperture limitano l’uso dell’aria condizionata grazie al beneficio delle piacevoli brezze marine che possono circolare liberamente nello yacht; i pannelli solari integrati nella sovrastruttura permettono di ridurre l’uso dei generatori esaltando i suoni della natura quando in rada e l’ampio utilizzo di soluzioni vetrate all’avanguardia ad altissimo isolamento termico testimonia la volontà del cantiere di restare fedele ai suoi valori ecologici.

Con grande lungimiranza – e un pizzico di fortuna – ARCADIA YACHTS anticipò quindi i bisogni che stavano nascendo, o per meglio dire “rinascendo”, in quel periodo.

Il mondo stava rapidamente cambiando e la crisi di quegli anni avrebbe modificato il corso della nautica per sempre. Gli armatori iniziavano ad affacciarsi sul mercato con esigenze diverse da quelle soddisfatte dai player storici. Chiedevano di tornare a un navigare lento e consapevole, a stretto contatto con l’acqua, di sentire la brezza marina sul viso e di godersi la parte più piacevole di una crociera: la navigazione. Armatori esperti ed esigenti che, da un lato chiedevano qualcosa di radicalmente nuovo, ma dall’altro non avrebbero mai barattato sicurezza e comfort per un semplice esercizio di stile privo di contenuti. Bisognava sviluppare nuove forme in grado di soddisfare al meglio le rinate aspettative.

Partendo dal principio che la barca dovesse tornare a “ruotare” attorno all’uomo, a stretto contatto con l’ambiente circostante e nel pieno rispetto della natura, il cantiere propose un progetto di totale rottura con la tipologia d’imbarcazioni in voga all’epoca: mentre il trend imponeva scafi filanti, aggressivi e rumorosi, per armatori che amavano ostentare, ARCADIA YACHTS presentò uno yacht dalle ampie superfici vetrate – in larghezza e in altezza – basso sull’acqua, largo, senza flybridge e dall’aria forte e sicura, con una carena pensata per viaggiare intorno al Mediterraneo o ai Caraibi ad una velocità più soft (15 / 18 nodi), senza rumore, sbalzi, vibrazioni. In una parola, l’ARCADIA 85 – oggi A85.

Fu un incredibile successo, come dimostra la nutrita serie di unità e modelli prodotti fino a oggi (A85, A85s, A100, A115, Sherpa) e la rapida crescita sul mercato, che vede il cantiere in questi anni assestarsi su una quota di mercato nei propri segmenti di riferimento intorno al 15{2e3577d2bd6aebaa150c85c33fcd353783f1aa6c690283591e00ef60b3336fc8}.

Sono barche dalla forte e ineguagliata personalità, che colpiscono non solo per il look innovativo, ma anche per la straordinaria ottimizzazione dello spazio – concepito per essere vissuto e goduto a 360 gradi 24 ore al giorno – per l’eccellente tenuta di mare, e per il fatto di essere rispettose dell’ambiente circostante e soprattutto, capaci di offrire un’esperienza “immersiva” e interattiva con l’universo mare.

ARCADIA YACHTS COME OGGETTO DI STILE

Le imbarcazioni semi-dislocanti e semi-custom del cantiere differiscono nelle misure (dai 58 ai 115 piedi), nel layout e nel decor (concordati con il cliente), ma tutte – compreso l’entry level “Sherpa”, uno dei progetti più innovativi e ammirati degli ultimi anni – rispecchiano la volontà di coniugare forma e funzione attraverso un “involucro” che non solo “ospita” i migliori brand di design al mondo (Cassina, B&B, Cappellini, Alias, Olivari, Zucchetti, PoltronaFrau; Molteni, Sunbrella, Pamar, Fontana arte, Flos, Nahoor, BCM…), ma è lui stesso un oggetto di stile, incarnazione di un “design strutturale”, capace di esaltare tutto quello che gli ruota attorno.

Una “forma”, insomma, costruita intorno all’uomo e al mare che gioca sulle trasparenze, sui tagli di luce, sull’interscambio continuo tra dentro e fuori – grazie alle innovative vetrate che si alzano e si abbassano come i vetri di un’automobile – sugli spazi enormi esterni e interni e sulla cura maniacale nella scelta dei materiali e delle finiture: basti dire che su uno yacht ARCADIA anche i corridoi e il disimpegno sono luoghi gradevolissimi, dove gli armatori hanno ampia facoltà di personalizzazione e di espressione.

I pannelli solari in vetrocamera integrati nella sovrastruttura che permettono di ricaricare le batterie riducendo l’uso (e il rumore) dei generatori, i doppi vetri con gas Krypton, per avere elevato coefficiente termo-isolante (fino a 18° di differenziale termico tra le temperature interne ed esterne), i sistemi anti vibrazione e anti-rollio o quelli per il trattamento delle acque reflue sono altri plus che rendono uno yacht ARCADIA unico nel suo genere.

La zona attorno a Pompei diventa presto il polo di assemblaggio delle eccellenze europee: dal Regno Unito arrivano i disegni delle carene dislocanti NPL sviluppate negli anni Settanta dal Royal Institution of Naval Architects di Londra per assicurare – grazie al ginocchio tondo e alle buone caratteristiche di resistenza al moto a velocità medio basse – un’ottima tenuta di mare in qualsiasi condizione alle imbarcazioni da lavoro; dal Nord Europa provengono i doppi vetri con ottime caratteristiche di isolamento termico – l’elemento preponderante delle imbarcazioni, dagli Usa i sistemi di stabilizzazione dinamica ABT TRAC e dalla Germania i pannelli solari di ultima generazione che forniscono energia sufficiente ad alimentare molte attrezzature e sistemi di bordo, assicurando al contempo un comfort acustico impareggiabile in rada, un risparmio notevole in termini di consumi e un conseguente un limitato impatto ambientale.

Ultime ma non ultime le maestranze artigiane della Campania e dell’Italia in generale, con le quali il cantiere collabora con enorme soddisfazione.

NON SOLO LO STILE – ANCHE IL MANAGEMENT SI RINNOVA

Forte della consolidata presenza sul mercato internazionale, con 20 imbarcazioni prodotte e consegnate, ed una quota nel segmento di riferimento di oltre il 15{2e3577d2bd6aebaa150c85c33fcd353783f1aa6c690283591e00ef60b3336fc8} – Ugo Pellegrino, Amministratore Unico di ARCADIA YACHTS, ha in questi mesi deciso di ampliare il management del cantiere nominando Francesco Ansalone responsabile dell’area Marketing & Comunicazione, e Mario De Camillis “After Sales & Service Manager”.

Con l’ingresso di questi nuovi professionisti il management ARCADIA YACHTS è certo di riuscire a migliorarsi sempre più.