La pioggia e i temporali su Marina d’Arechi non hanno fermato la crescita del salone campano, giunto alla sua settima edizione e conclusosi con grande successo di pubblico. Un’eccellente occasione di rivedere molte delle novità presentate ai saloni di settembre.

Agostino Gallozzi, patron del Salerno Boat Show 2023

Solo un meteo decisamente ostile ha remato contro la settima edizione del Salerno Boat Show, il salone allestito nella splendida cornice di Marina d’Arechi, ovvero all’interno di uno dei porti turistici più moderni, attrezzati ed efficienti dell’intero Paese.

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Uno scorcio della flotta a vela

È stato talmente duro il confronto con il maltempo, da costringere gli organizzatori a prorogare di una settimana l’apertura del salone: in programma inizialmente dall’1 al 5 novembre, il Salerno Boat Show è rimasto dunque aperto fino a domenica 12. Una scelta condivisa con gli espositori, che mai prima s’erano presentati così numerosi all’evento fieristico salernitano, impeccabilmente organizzato dalla società di gestione di Marina d’Arechi, con la regia del patron Agostino Gallozzi e il patrocinio di Confindustria Nautica.

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Lo stand di Italian Yacht Store

Del successo del salone salernitano parlano i numeri: 221 le imbarcazioni in mostra (il 47% più dell’anno scorso), 150 i marchi rappresentati, un chilometro di banchina utilizzato per l’esposizione. Più in dettaglio, 91 sono state le unità a motore, 64 i gommoni, 13 i gozzi, 38 le barche a vela, 15 i catamarani. Certo, com’è logico che sia per un salone regionale, non ci sono state anteprime assolute, tuttavia l’evento ha consentito a molti di vedere da vicino alcune delle novità più recenti e alcuni modelli di maggior prestigio.

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Il presidente di Confindustria Nautica Saverio Cecchi a bordo della nuova Lancia 52 di Fratelli Aprea.

È stato questo il caso degli yacht presentati da Italian Yacht Store, dealer esclusivo per i brand Ferretti Yacht, Itama, Pershing e Custom Line, presentatosi a Salerno con due Itama della nuova gamma (45RS e 62RS), due Pershing della serie X (5X e 6X) e un Ferretti 500. Di rilievo, grazie ai distributori locali, la presenza di marchi di prestigio come Azimut, Absolute, Jeanneau, DB Yacht, Prestige, Wellcraft.

Anche la vela ha recitato un ruolo importante, con 38 barche in banchina. Di spicco la presenza di Lagoon e di Beneteau, che ha esibito con Spartivento quasi l’intera flotta, in testa i First 44 e 53, barche di punta della linea più performante, e gli Oceanis da 34 a 54 piedi, più adatte alla crociera. Ha avuto a Salerno un ruolo centrale anche il charter, con svariate proposte di vacanze in crociera a bordo di monocarena e catamarani.

Sul fronte delle barche a motore non sono mancati, sempre grazie ai concessionari di zona, i vari Bavaria, Cayman, Invictus, ma il ruolo più importante l’hanno recitato i produttori locali. Tra questi s’è guadagnato ammirazione incondizionata il cantiere sorrentino di Fratelli Aprea che, dopo le trionfali passerelle a Cannes e a Genova, ha esposto per la prima volta “in casa” la nuova Lancia 52 progettata in collaborazione con Brunello Acampora: un autentico capolavoro di stile, che ha richiamato anche l’attenzione del presidente di Confindustria Nautica Cecchi, salito a bordo per toccare con mano le qualità di questa imbarcazione destinata a rilanciare, in chiave moderna, le storiche lance, così come avvenne negli anni ‘80 per i gozzi, grazie all’altro ramo della famiglia Aprea.

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Lungo un chilometro di banchina, anche tanti motori fuoribordo

Tra i “padroni di casa”, quasi tutti focalizzati su prodotti classificabili come natanti, non tutti hanno esposto la produzione più recente: è il caso di Fiart, che non ha portato a Salerno il nuovo Seawalker 43 Panorama, limitandosi a proporre i noti SW 35 e 39. Reduce dalle passerelle a Cannes, Genova e Fort Lauderdale, EVO Yacht ha invece esposto l’EVO R4WA, day cruiser di 13 metri caratterizzato dalle sponde laterali XTension.

Tra i marchi emergenti si è rivelata interessante la proposta di Orange Yacht, cantiere di Torre Annunziata che, dopo l’anteprima a Genova, ha portato a Salerno (accanto al 38 già prodotto in 20 unità) il nuovo Italyure 35, barca di 9,40 metri che può adottare motorizzazioni entrobordo, entrofuoribordo e fuoribordo, assicurando varie soluzioni di layout anche per gli spazi all’aperto e sottocoperta. Al debutto assoluto “in casa” si è fatto vedere (e apprezzare) l’America 35, reinterpretazione in chiave moderna, e con motorizzazione fuoribordo “immersa” nella plancetta di poppa, dell’indimenticabile America di Conam, disegnata dal medesimo progettista (Giuseppe Cimino) ma questa volta per conto del neonato cantiere napoletano Echo Yachts.

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Anche a Salerno catamarani in aumento

A distanza di un anno dalla passerella del 2022, è stato riproposto l’originale walkaround cabinato Nassima di 11,75, in grado di distinguersi soprattutto per il posizionamento dei due motori fuoribordo (da 350 o 400 HP) sotto il prendisole di poppa. È il frutto dell’estro creativo di Sebastiano Caldarella, titolare di Cabes Yacht, studio di progettazione molto attivo in Campania, al quale si è rivolta anche Nautica Esposito per il progetto della nuova ammiraglia della linea gozzi Positano: un’imbarcazione di 15 metri che potrebbe essere varata tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025. “Sarà un gozzo con 3 cabine, 6 posti letto, 2 bagni e motori Yanmar da 440 o 550 cavalli” ha anticipato Sebastiano Esposito, rivelando che in lista d’attesa c’è già un compratore: lo showmen Stefano De Martino.

Curiosando tra le quinte di Marina d’Arechi sono emerse novità in arrivo anche nel campo dei gommoni. Allo stand di Salpa (il più ricco, con 9 unità esposte tra spazi a terra e in acqua) ha conquistato la scena il nuovo Soleil 24.5, al debutto “in casa” dopo le anteprime a Cannes e a Genova; ma la novità più interessante arriverà nei primi mesi del 2024, e sarà un maxi RIB di 15,50 metri progettato con il contributo di Adam Youngher per la carena e Francesco Guida per il resto, destinato a recitare il ruolo di ammiraglia della flotta prodotta a Vitulazio, in provincia di Caserta. Una new entry importante è prevista anche in casa MV Marine, che a Salerno ha esposto i noti Mito 29, 40 e 45, ma ha in avanzata fase di progettazione il nuovo Mito 36, che sostituirà il 35, distinguendosi per la dinette di poppa in sostituzione del prendisole.

Tra i battelli pneumatici Made in Campania hanno recitato un ruolo significativo, a Marina d’Arechi, anche Oro Marine, Panamera, Python, Sea Prop, 2bar e Starmar. Quest’ultimo ha esposto tre modelli già noti, ma uno dei titolari, Roberto Salvi, ha anticipato che al Nauticsud (10-18 febbraio 2024) verrà presentato lo Starmar 10.5 Two Cabin, nuova ammiraglia del cantiere con 4 posti letto e motori fuoribordo fino a 700 HP.

Intanto si sono fatte apprezzare, nel salone salernitano, alcune proposte di gommoncini utilizzabili con motori da 40 HP, dunque senza obbligo di patente, in gran parte prodotti nel polo nautico di Castel Volturno (Caserta). Tra i tanti, vale la pena ricordare il D7.0 di Domare, battello di 7 metri disponibile nelle versioni Sport e Classic, motorizzabile sia con un piccolo fuoribordo da 40 HP, sia con propulsori fino a 250 HP; alla stessa categoria appartengono i gommoni di Mirimare, che ha presentato la gamma Sunrise, formata da interessanti battelli tra i 6 e i 10 metri, e i gioiellini Gagliò 62.5 (prodotto in Campania) e Stradivarius (prodotto in Sicilia), capaci di distinguersi per gli allestimenti particolarmente eleganti.

 

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Lo stand di Nautica Esposito, specialista in gozzi sorrentini

La Campania e l’economia del mare

Il Mezzogiorno (30%) e il Centro (31,1%) contribuiscono per il 61,1% alla formazione del valore aggiunto dell’intera economia del mare in Italia. In Campania, in particolare, il totale della filiera è di 12,9 miliardi di valore aggiunto, con una performance percentuale più elevata della media nazionale e con 32.449 imprese e 94.023 occupati. Sono questi i dati illustrati a Salerno, in occasione della settima edizione del Boat Show di Marina d’Arechi, dal coordinatore di OsserMare (l’Osservatorio Nazionale di Informare),

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Lo Stradivarius, costruito ad Alcamo, in Sicila

Antonello Testa, uno dei massimi esperti italiani della materia. Il focus sulla Campania, estrapolato dal Rapporto Nazionale di Unioncamere a cura di Informare, Assonautica Italiana, OsserMare e Blue Forum Italia Network, ha offerto l’occasione ad Agostino Gallozzi, l’imprenditore salernitano che gestisce Marina d’Arechi e organizza il Salerno Boat Show, di sottolineare la centralità del ruolo dei porti turistici in territori che possono proporre rilevanti attrattori culturali, paesaggistici e architettonici. Valori che hanno un potenziale di crescita notevole, a Salerno come a Napoli, com’è stato ricordato nel corso del convegno svoltosi nell’ambito del Salerno Boat Show. “Gli importanti investimenti del Pnrr sui porti della Campania, 600 milioni di euro per i porti di Napoli e Salerno – ha tenuto a ricordare Testa – rappresentano un’opportunità di sviluppo senza precedenti”.

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Il Gagliò di Nautica Gaglione, motorizzabile con fuoribordo da 40 a 150 HP

Nell’occasione è stato ricordato anche che l’estensione territoriale dell’economia blu in Campania coinvolge 131 comuni definiti come zone costiere; di cui 60 litoranei e 71 prossimi al mare; il 55,5% della popolazione; il 59% del valore aggiunto complessivo e 1.089 abitanti per km quadrato, a fronte dei 230 degli altri Comuni italiani. Inoltre il 48,4% delle imprese dell’economia del mare si trova nel Mezzogiorno (11.492), che è anche l’area con la performance migliore, avendo registrato un incremento del 2,7% delle imprese blu tra il 2021 e il 2022, al di sopra del valore medio nazionale (+1,6%).