Zodiac X10CC, RIB o barca a motore? di Redazione Nautica il 26 Apr 2024 RIB o barca a motore? “La nostra idea è nata ascoltando le richieste dei diportisti, le cui necessità sono cambiate con l’avvento dei RIB. Attualmente sono alla ricerca di barche in grado di offrire maggiore abitabilità ma allo stesso tempo prestazioni superiori e bassi consumi. Era arrivato dunque il tempo di dare una svolta al mercato”, ha detto Fanny Revert-Ciavattini, marketing director di Zodiac. Con l’X10CC il costruttore francese ha riunito dunque i pregi delle imbarcazioni center console e dei gommoni in un solo prodotto, rispondendo alle esigenze di quei diportisti che lamentavano una scarsa sicurezza negli spostamenti a bordo, introducendo uno scafo in vetroresina particolarmente sviluppato in altezza in modo da garantire, grazie alle sue impavesate, protezione intorno ai camminamenti. Inoltre, lo scafo a doppio step promette alte prestazioni a fronte di consumi ridotti fino al 30% rispetto alle carene a “V” convenzionali. Nel perimetro troviamo i classici tubolari, che non hanno però forma decorativa come i bottazzi delle barche, come spiega infatti Fanny Revert-Ciavattini: “Questi tubolari ci hanno permesso di omologare la barca come RIB e quindi di avere una portata di 20 persone invece delle 10 circa ospitabili su una barca rigida. Inoltre forniscono protezione dagli urti e assicurano una stabilità superiore rispetto a una barca in vetroresina di pari dimensioni, specialmente nelle accostate”. Anche in termini di spazi, Zodiac si è impegnata nella ricerca di abitabilità ed ergonomia sviluppando un layout della coperta che, sfruttando anche la larghezza di poco inferiore ai 4 metri, offre ben due zone relax distinte a prua e a poppa, con quest’ultima dotata di mobile cucina e di sedute modulari, e una cabina interna con matrimoniale e locale toilette separato. L’aspetto generale dell’X10CC è accattivante, con un look sportivo ma allo stesso tempo chic grazie alla qualità delle finiture. Per ulteriori informazioni www.zodiac-nautic.com Questo articolo ti è piaciuto? Condividilo!