Gli armatori, soprattutto quelli delle imbarcazioni della fascia compresa tra i 100.000 euro e il milione, stanno incontrando molti ostacoli nel proteggere il loro amato bene. Troppe clausole particolari, difficili da soddisfare. Approfondiamo il tema con l’aiuto di una grande esperta. La nautica italiana, come tutti sappiamo, è in buona salute. Ma c’è un problema che affligge i diportisti: in molti casi le compagnie di assicurazione sono restie a stipulare polizze. Un problema di non poco conto, considerando che il bene da assicurare può essere di valore anche molto alto. E il problema – vale la pena sottolinearlo - riguarda anche i natanti, cioè le barche fino a 10 metri che rappresentano la parte più cospicua del parco navigante. Come si spiega tutto ciò? Lo abbiamo chiesto a Sabrina Della Penna, Head of Yachts and Shipyards Division di Assiteca SpA, il primo gruppo italiano nella gestione dei rischi d’impresa e nel brokeraggio assicurativo, quotato su Euronext Growth Milan, che possiede una divisione specializzata sul mercato nautico.

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