Il devastante maltempo che ha colpito il Tirreno la scorsa estate è stato un fatto mai accaduto prima. E il rischio che si ripeta è concreto. Ci spiega il perché Leone Cavicchia, fisico, climatologo e studioso di cicloni e fenomeni estremi. Quello che si è scatenato fra la Corsica e la Toscana poco dopo l’alba del 18 agosto 2022 è stato, per la violenza dei fenomeni, devastante come un vero e proprio uragano. Venti oltre i 200 chilometri orari, nubifragi e un’intensa attività elettrica hanno devastato una fascia di Mediterraneo che, lunga oltre 1500 chilometri, dalle Baleari si è estesa fino all’Austria colpendo in modo più duro fra la Corsica, l’alta Toscana e la Liguria, causando lungo tutto il percorso 13 vittime e danni per centinaia di milioni di euro. Un fenomeno così violento e devastante non si era mai verificato e il suo nome è “Derecho”.

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