Scriveva nel lontano 1874 Jules Verne nel suo romanzo L’Isola Misteriosa “… l’acqua sarà usata come combustibile, l’idrogeno e l’ossigeno che la costituiscono, usati da soli o simultaneamente, forniranno una fonte di calore e di luce inesauribile e di un’intensità che il carbone non può avere”. Chi vivrà vedrà, si dice in queste occasioni. Allo stesso tempo è però certo che, anno dopo anno, le parole di Verne diventano incredibilmente sempre più verosimili. Tanto da sembrare la premessa ai nuovi piani per la sostenibilità energetica e ambientale con cui la Commissione Europea punta ad azzerare le emissioni di carbonio dell’Unione entro il 2050. La notizia è di luglio. Presentando il documento “A hydrogen strategy for a climate-neutral Europe” (strategia sull’idrogeno per il clima), l’Europa ha infatti scommesso sull’idrogeno per un futuro sostenibile. Il piano, voluto dalla commissaria UE all’energia del team di Ursula Von Der Leyen, l’estone Kadri Simson, è uno dei capisaldi del green deal europeo e ha un duplice obiettivo. Da un lato mira a estendere l’uso dell’idrogeno in sostituzione dei combustibili fossili, dall’altro a decarbonizzarne la produzione.

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