L’industria nautica ha continuato a crescere anche durante la Pandemia, con ordini che sfiorano il tutto esaurito per i prossimi due anni. Questo ha un effetto positivo su tutta la filiera. Ma va messo a regime.

Ne parliamo con il Dott. Marco D’Agliano, Responsabile Nazionale Nautica Settore Studi dell’UNASCA (Unione Nazionale Autoscuole e Studi di Consulenza per la circolazione dei mezzi di trasporto).

D’Agliano, che idea si sta facendo sia come professionista, sia come responsabile UNASCA di questo momento d’oro della Nautica?
Stiamo vivendo un rimbalzo importante che sta dando nuovo slancio al settore con livelli di richiesta per le imbarcazioni nuove che ha superato il 2008.

Le imbarcazioni vengono acquistate per lo più attraverso leasing o più recentemente anche mutui nautici: la fiducia degli istituti bancari nel settore è tornata?
Dal mio punto di vista professionale le banche stanno ritornando a fare la loro parte in maniera importante. Anche se si è ridotto il mercato del Leasing, a causa delle nuove normative introdotte, i mutui nautici, anche per le unità sta conoscendo una certa vivacità.

Come Responsabile Nautica Studi Unasca come vede l’impegno delle Istituzionali per sostenere questa ripresa fondamentale per l’Italia?
Ho partecipato a diversi tavoli tecnici presso Il ministero dei Trasporti per la revisione del Codice della Nautica e devo confermare che si è respirato un’aria di collaborazione fra Ministero, Comando Generale Capitanerie di porto e Associazioni. La collaborazione con Confindustria Nautica ha prodotto richieste che sono state accolte ed inserite nel Regolamento di attuazione al Codice della nautica, che auspichiamo venga presto adottato. Conterrà molte novità per i diportisti, al fine di semplificare ulteriormente la passione per il mare.
La stessa Confindustria Nautica attraverso l’attivazione del Portale delle DCI (Documento di Costruzione ed Importazione) ha segnato un ulteriore balzo in avanti verso la digitalizzazione del sistema Nautico, in unione con il Ministero dei Trasporti che attraverso l’Ucon sta dimezzando i tempi di risposta delle formalità nautiche, riuscendo a rispondere alle esigenze dei diportisti.

Gli STED – Sportelli telematici del diportista, ai quali possiamo rivolgersi per il disbrigo di tutte le pratiche nautiche che ruolo avranno per il comparto del Diporto?
Lo STED è la sintesi di tutte le funzioni adeguate alla risposta degli utenti e riveste il ruolo di pubblico ufficiale che eroga un servizio essenziale con crescente professionalità. Coadiuvando le forze di polizia come Guarda Costiera e Guardia di Finanza al fine di uniformare le procedure e consentire controlli snelli e non invasivi che permettono un uso rilassato dell’imbarcazione e saranno sempre più competitivi in collaborazione con Confindustria Nautica e Ministero dei Trasporti.

La professione del consulente Nautico secondo lei avrà ulteriori sviluppi nell’ottica di nuovi servizi all’utenza?
La strada della digitalizzazione non pone limiti alla possibilità di ampliare i servizi da offrire, sia agli utenti, sia alle stesse istituzioni, penso alla possibilità di erogare direttamente alcuni servizi senza dover passare per la convalida dell’Ucon (Ufficio di conservatoria Nautica). Come i Certificati di sicurezza che dopo la visita dell’ente tecnico dovrebbero essere direttamente convalidati dagli Sted, in quanto l’autorizzazione alla navigazione risiede in capo all’ente tecnico che certifica la visita e che viene consegnata agli Sportelli oggi per l’invio digitale all’Ucon. Potremo evitare un passaggio e accorciare i tempi, ma siamo appena nati e dobbiamo crescere sotto ogni aspetto, sia professionale, sia di fiducia e sono sicuro che il tempo aiuterà a raggiungere questi obiettivi.

Per ulteriori informazioni: UNASCA; Viale di Val Fiorita 88, 00144 Roma; tel. 06 54221986; www.unasca.it[email protected]