Il fascino di una coperta rivestita in teak è indiscutibile. Tuttavia, il reale costo complessivo, in termini di prezzo d’acquisto, di costo ecologico, di cura e di manutenzione, per molti può essere inaccettabile. Una soluzione - peraltro gestibile anche direttamente da un armatore dotato di voglia e capacità - è quella di montare o sostituire il rivestimento della coperta con il cosiddetto teak sintetico.
Tratto di filarotto sintetico con finta gommatura
Questo materiale è realizzato da vari produttori con risultati anche molto differenti. Innanzi tutto dobbiamo ben documentarci sulla sua qualità, sia presso la fabbrica sia chiedendo il parere di chi lo installa e di chi già lo utilizza. Questo perché, nel tempo, alcuni di questi prodotti hanno mostrato alcuni limiti, come il surriscaldamento sotto il sole, bollature e rigonfiamenti, distacchi degli incollaggi eccetera.

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