Statisticamente parlando, il periodo tra ottobre e novembre risulta ideale per l’acquisto dell’usato. I principali motivi sono i seguenti:

  •  è il periodo successivo a molti saloni nautici e quindi sono state comprate numerose barche nuove con potenziali vendite di usato;
  • molte delle imbarcazioni in vendita sono a mare, dunque è possibile vederle e provarle in navigazione senza troppe formalità;
  • è probabile che si possa sfruttare il probabile alaggio di fine stagione per far esaminare lo scafo (dal nostro consulente di fiducia) anche in secco, senza costi e complicazioni di movimentazioni;
  • il potenziale venditore può essere più propenso a concludere prima di doversi impegnare con i costi rimessaggio o di ormeggio invernale, dando più spazio alla contrattazione;

una volta deciso e perfezionato l’acquisto, si ha tutto il tempo di programmare con calma i lavori di manutenzione, potendo anche valutare più offerte e quindi risparmiando sui costi, nonché ottenendo in tal modo un servizio migliore. Si tenga conto che tutto può diventare più complicato e caro da febbraio in poi.

bulbo danneggiato
bulbo danneggiato

Ovviamente la scelta non deve essere troppo avventata ed è estremamente utile e necessario farsi assistere da un buon esperto (un ingegnere o architetto navale di esperienza non solo teorica, con l’assistenza di tecnici meccanici o impiantisti), diffidando – con le dovute e rare eccezioni – dell’amico “praticone” o del marinaio di banchina o dei consulenti proposti dal venditore.

infiltrazioni doccia
infiltrazioni piano doccia

Poiché è necessario un autentico esperto in grado di verificare il complesso dell’imbarcazione, la sola assistenza di un pur ottimo meccanico potrebbe essere insufficiente se ci si vuole mettere al riparo da future sorprese.

Quelli che seguono sono i principi generali che possono variare in base alla tipologia e al materiale di costruzione dell’imbarcazione.

oblò
Guarnizioni degli oblò usurate

A. Individuata la barca che ci interessa, scegliamo il consulente al quale chiedere un parere anche circa l’ubicazione, tenuto conto da essa dipende la disponibilità di tecnici per le verifiche.

B. Senza scomodare consulenti o tecnici (che devono essere pagati) svolgiamo un paio di visite a bordo con la famiglia per capire se la scelta è condivisa.

C. Se la barca piace a tutti (o quasi), fissiamo una prima prova a mare (meglio se con famiglia ma anche senza tecnici) per verificare se lo scafo si comporta come desideriamo (assetto, schizzi, rollio, rumore anche a fermo con aria condizionata o generatore acceso) e se non presenta problematiche meccaniche macroscopiche (motori che fanno molto fumo, velocità massima nettamente inferiore a quella dichiarata, eccessivo surriscaldamento eccetera). Approfittiamo di questa occasione per fare molte foto anche della strumentazione, che potremo riesaminare a mente fresca e fornire al nostro consulente per un parere iniziale. Informiamoci se l’imbarcazione è stata impiegata per il charter, circostanza che indica una maggior usura.

sentine
Sentine

D. Se l’imbarcazione è a vela, esaminiamo le manovre fisse e correnti verificandone lo stato e l’eventuale presenza di corrosioni o rotture. Organizziamo un’uscita a vela utilizzando winch, avvolgifiocco, avvolgiranda e sistemi vari, analizzando con cura la quantità e lo stato delle vele.

E. Stabilito che le richieste sono compatibili col nostro budget, possiamo procedere a richiedere l’assistenza a un consulente (ingegnere o architetto e/o avvocato specializzato) PRIMA di procedere con un’offerta firmata, evitando modelli contrattuali di broker o altri precompilati che sono molto spesso generici, insufficienti e potenzialmente pericolosi. Ricordiamoci che tutto ciò che scriviamo in una proposta, una volta che questa viene accettata, diventa il nostro compromesso e poi contratto. Inoltre, chiediamo sempre prima al nostro consulente di approfondire l’analisi dettagliata della barca e delle sue singole componenti.

sentine
Sentine del locale motori

F. Preparata l’offerta, dove tra le tante cose dobbiamo prevedere una serie di verifiche tecniche e amministrative e attribuire i potenziali costi in base ai risultati che otterremo, possiamo inoltrarla al broker o al venditore prevedendo per ogni obbligazione una tempistica ben precisa ed eventuali penali. È importante preparare una lista completa di tutti gli accessori e attrezzature che faranno parte della vendita, nonché prevedere l’attribuzione dei costi di ormeggio e/o rimessaggio e assicurativi fino alla vendita definitiva.

G. Una volta accettata dall’acquirente la nostra proposta, possiamo procedere – sempre con l’ausilio del nostro architetto o ingegnere – a predisporre una prova a mare (meglio se con eliche e carena pulite e almeno metà carico) dell’imbarcazione, concentrandoci su motori, ausiliari e impianti. Tale prova, a seconda della grandezza dell’imbarcazione, potrà richiedere anche più di un giorno. Una volta superato con esito positivo il test in mare, organizziamo un controllo a terra dell’opera viva e delle varie appendici (eliche, timoni, flap, gruppi poppieri, pod, trasmissioni immerse, bow truster, deriva/bulbo, prese a mare, stato zinchi ecc.). Il nostro consulente potrà anche richiedere controlli specifici a tecnici specializzati qualora si accorga di potenziali problematiche che potrebbero anche richiedere alcuni smontaggi (da prevedere nell’ offerta/compromesso).

motore
Trafilaggi nel locale motore

H. Nello stesso tempo, sempre con l’ausilio del consulente, svolgiamo le verifiche amministrative sull’imbarcazione, verificando la corrispondenza dei dati di libretto con il CIN (Craft Identification Number), le matricole dei motori, se ci sono eventuali problematiche o gravami sull’unità, se vi sono pagamenti non onorati a ormeggi, rimessaggi, tecnici, marinai, nonché se si sono verificate denunce di eventi straordinari o problematiche realmente importanti. Possiamo anche chiedere al cantiere costruttore se in passato, su quel modello specifico, sono state apportate modifiche rilevanti e per quali motivi. Ricordiamoci che in tale settore non tutto è documentato e che molte voci “di banchina” possono essere non veritiere.

I. Richiediamo al nostro consulente una relazione nella quale ci elenchi le problematiche principali riscontrate in sede di perizia tecnica, meglio ancora se con una stima costi. Se tale elenco di problematiche risultasse importante (tale caso lo dovremmo aver previsto nell’ offerta) dobbiamo esaminarlo con il venditore per valutare a chi spetti risolverle sostenendo i relativi costi.

J. Controlliamo tutta la documentazione necessaria e obbligatoria in base all’abilitazione alla navigazione prevista e la validità delle dotazioni di sicurezza, ricordandoci che il rinnovo di un autogonfiabile o di un Epirb è piuttosto costoso.

prese a mare
Prese a mare ostruite

K. Valutiamo ancora una volta chi è il venditore/broker/cantiere anche per eventuali garanzie connesse alla vendita. Se vi è ancora un leasing informiamoci bene sulle clausole dello stesso e preferibilmente chiediamo al venditore di estinguerlo prima della vendita per evitare incomprensioni sull’importo finale e problematiche sullo stesso e comunque nel caso fossimo interessati a proseguirlo verifichiamo con un esperto il potenziale subentro con i rischi e costi connessi (da prevedere sempre anche nell’ offerta di acquisto iniziale).

L. Verifichiamo la disponibilità di ormeggio e sosta per il nostro futuro acquisto.