LIMONE E CARTA STAGNOLA E IL NOSTRO COLTELLO TORNA A NUOVA VITA

Il coltello multiuso è uno strumento che non dovrebbe mai mancare alla cintola di un marinaio. Ma come ogni strumento di metallo che portiamo a bordo è soggetto all’aggressione del salmastro e della sporcizia. Per evitare ossidazioni e incrostazioni che possono arrivare a bloccarne i componenti, bisognerebbe pulirlo sistematicamente: soffiare via sabbia e residui con una bomboletta di aria coppressa, sciacquarlo con acqua dolce, asciugarlo bene e coprirlo con un velo di olio di vasellina. Infine, evitare di tenerlo nella sua custodia per lunghi periodi di inattività. La pelle o il cuoio di cui sono fatte assorbono salmastro e umidità che contribuiscono a creare ossidazione.

strumenti

Se invece siamo al punto di avere il coltello ormai bloccato dalll-ossido, dobbiamo dotarci di qualche prodotto, come olii detergenti e sbloccanti, carta abrasiva leggera, dai 600 grani in su, una paglietta da cucina o in alternativa della carta stagnola appallottolata, dei semplici cotton fioc. Con queste poche cose, alcune delle quali sempre a portata di mano, e agendo come vi illustriamo nella sequenza fotografica, il nostro coltello multiuso ritornerà in perfetta efficienza. Nei casi di ossidazione leggera, anche del succo di limone invece degli sbloccanti, può funzionare. A patto che si sciacqui immediatamente perché il succo di limone a sua volta crea ossidazione.

COME FARE, PASSO DOPO PASSO

1) Un buon piano d’appoggio e i prodotti necessari a portata di mano sono quanto ci serve per riportare in efficienza il nostro coltello monouso.

coltello

2) Il primo passo è quello di eliminare tracce di sabbia o altri residui utilizzando una bomboletta di aria compressa. Quindi, si spruzza il prodotto detergente sulle parti ossidate. In caso di leggera ossidazione, si può utilizzare del succo di limone, da sciacquare immediatamente perchè a sua volta ossida i metalli. Una volta spruzzato l’olio sbloccante – in questo caso abbiamo usato del WD-40 – a seconda del livello di ossidazione possiamo lasciare agire il prodotto per qualche ora, magari adagiando il coltello in un piccolo contenitore in modo che l’olio ricopra le parti ossidate.

3) Quando l’olio ha fatto il suo lavoro, è il momento di intervenire meccanicamente, utilizzando una semplice paglietta da cucina non troppo abrasiva. Se ne siamo sprovvisti, si può utilizzare della carta stagnola appallottolata. L’alluminio è infatti più tenero dell’acciaio e quindi non si corre il rischio di produrre abrasioni alle lame.

4) Per rimuovere le parti di ossidazione più interne e rintanate fra le viti e i meccanismi di rotazione, si può intervenire con della carta vetrata molto leggera, dai 600 grani in su.

5) A questo punto si può rifinire il lavoro di pulizia utilizzando un cotton fioc con il quale asportare gli ultimi residui di ossidazione. 

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6) Una volta pulito perfettamente l’attrezzo, passiamo alla sua protezione, irrorandolo con olio di vasellina. Ne deve rimanere però soltanto un velo. 

7) Ecco perché è opportuno concludere il lavoro asciugando il coltello multiuso con un panno asciutto.

A questo punto, se non abbiamo in programma un suo immediato utilizzo, possiamo conservarlo possibilmente in un luogo asciutto evitando di ricollocarlo nella custodia che utilizziamo per tenerlo alla cintura. Il cuoio o la pelle sono infatti materiali che hanno assorbito negli anni sporcizia e salmastro, che contribuirebbero a reinnescare un processo di ossidazione.