I venti del Mediterraneo
Ugo Mursia Editore – www.mursia.com – 166 pagine – 15 euro

Attraverso precisi riferimenti alla letteratura, all’etimologia, alla storia, alla musica e alla mitologia, Fabio Fiori ci racconta i venti che nel Mediterraneo hanno un nome proprio, da sempre protagonisti della sua storia. Hanno riempito le vele di Odisseo, di Diomede, di Giasone e di tutti gli antichi marinai.

Senza la forza del vento Enea non avrebbe mai raggiunto l’Italia e la cultura greca non avrebbe fecondato la civiltà occidentale. Tramontana e Ostro, Levante e Ponente, insieme agli altri quattro fratelli, sono artefici e testimoni delle civiltà che hanno attraversato il Mare Nostrum.

Così la rosa dei venti non è solo un prezioso strumento nautico, ma anche un caleidoscopio di favole e leggende. “Bora, chiara o scura vertiginosa Bora odor silvestre…”. “Soffia con maggior violenza e frequenza nel semestre invernale, quando può durare anche due settimane, con alti e bassi diversamente modulati. Ha pure i suoi ritmi circadiani; normalmente sale in tarda mattinata per diminuire al tramonto. Può essere chiara e scura, a seconda delle condizioni meteorologiche. Tutti questi caratteri influenzano gli umori di Trieste e della sua gente…”.