Capo Horn alla vela

di Bernard Moitessier

Mursia Editore

312 pagine, LIT 28.000

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della recensione sulla Rivista Nautica

Qui nasce la storia degli uccelli d’alto mare, qui nasce tutta la filosofia del grande navigatore. Tornato in Francia, dopo il naufragio alla Martinica, si sposa e si costruisce finalmente una barca solida: lo “Joshua”, un ketch di ferro di 12 metri, con cui decide di portare in uno splendido viaggio di nozze la moglie Francoise. Dalle Canarie alla Martinica, dal Canale di Panama alle Galapagos, dalle isole Marchesi a Tahiti, si svolge questo viaggio comodo, beato. Intanto però matura la volontà di tornare passando per Capo Horn. Francoise si rivela, anche nell’impresa mai tentata da nessuna altra donna, un’ottima compagna di bordo per il marito, affrontando con coraggio le 14.000 miglia del percorso, tra burrasche e rotte estreme. La personalità di Moitessier si rivela eccezionale nelle sue annotazioni, da cui traspare la sua carica vitale e l’impegno morale che lo animano, ma soprattutto i primi barlumi dell’idea, attuata in seguito, quando, dopo aver praticamente vinto la regata intorno al mondo, preferì continuare a navigare nei Quaranta Ruggenti piuttosto che andare a tagliare il traguardo.