Capo Horn

di Réanne Hemingway Douglass

Mursia Editore

392 pagine, LIT 28.000

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della recensione sulla Rivista Nautica

Certamente ispirati da Bernard Moitessier e dal suo passaggio di Horn in viaggio di nozze, l’autrice ed il suo compagno decidono di circumnavigare il capo più meridionale del mondo. Un’idea nata quasi per caso, ma maturata e preparata con cura. Non è solo la storia di un viaggio in barca a vela, ma di come una donna abbia vissuto questa avventura, in alcuni momenti ai limiti della sopravvivenza. Di donne prima di lei ce n’erano state, ma dei loro sentimenti non se ne trovava traccia. Soprattutto per quelle che non erano partite da sole e che si erano limitate ad accompagnare il grande navigatore in qualità di mogli. Nessuna aveva descritto insomma ciò che aveva provato una che non navigava, nel corso di un viaggio in mare della durata di due anni. Nasce così un resoconto veritiero di un’avventurea vera di mare. La storia di un uomo ed una donna che decidono di sfidare insieme gli oceani, il vento, le onde e le burrasche. E Capo Horn, l’assoluto, impassabile, il testro Capo Horn, non è solo il luogo dove il vento ed il mare infuriano, ma l’apice del sogno della vita.