Carlo la leggenda, Riva il mito
La storia continua (II)

di Piero Maria Gibellini

PIEM Editore, distribuzione Rizzoli

274 pagine, EUR 75,00

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della recensione sulla Rivista Nautica

E’ la seconda parte della storia del cantiere che, nato verso la metà dell’Ottocento sull’Oglio, subito a sud del lago d’Iseo, ebbe il suo momento di massimo splendore quando, nella testa di Carlo Riva iniziò a prendere forma l’idea di costruire motoscafi da diporto in serie. Ciò avrebbe permesso agli scafi di essere più belli, longevi, affidabili, ma anche esclusivi. Per questo si costruirono prototipi che furono a lungo provati, furono scelti legnami di grande qualità, metalli resistenti alla corrosione, con tappezzerie robuste e poco attaccabili dal sole. Ma la peculiarità che rese il prodotto esclusivo fu la realizzazione di particolari, disegnati e costruiti appositamente, che rendevano la produzione Riva completamente diversa da quella della concorrenza. Così nacque la leggenda dei runaboat Riva, con rifiniture esclusive come le maniglie a filo coperta, le bitte a siluro i cappelli di prua e i variopinti volanti, ispirati a quelli a calice delle fantasiose macchine americane dell’epoca.